- “Hai appena incendiato una biblioteca?”
- “Sì. L’ho messa a fuoco.”
[…]
- “Il libro è la tua medicina, la tua guida, il tuo difensore.
Il tuo odio guarisce; leva la tua demenza.
Ecco ciò che perdi, e per tua colpa!
Il libro è la tua ricchezza! È il tuo sapere,
il diritto, la verità, la virtù, il dovere.
Il progresso, la ragione che dissipa tutti i deliri.
E tu, tu lo distruggi!”
- “Non so leggere.”
Brano tratto da: “Di chi è la Colpa?”, componimento in versi alessandrini tratto dalla raccolta di poesie [un autentico “Giornale di Guerra” - quella franco-prussiana - dalla Disfatta di Sedan (Secondo Impero - Terza Repubblica), per mano del Regno di Prussia, alla repressione della Comune - socialista - di Parigi] “l'Année Terrible” di Victor Hugo del 1872.
Mappe, mappe, mappe!!!
D&D hanno condensato lo schema narrativo passato loro da GrrM...senz'avere a disposizione la progressione psicologica che i romanzi avrebbero dispiegato: una lunga narrazione che avrebbe, “paradossalmente”, creato delle scorciatoie narrative migliori di quelle costruite così da “zero”, che spesso snaturano la coerenza comportamentale dei caratteri (seriali, non letterari), difetto ben maggiore della non congruenza temporale a elastico delle linee narrative parallele-incrociate.
Detto questo, il bagaglio-cargo di 6 stagioni passate è tanto ricco quanto leggero, e la progressione iconica funziona a meraviglia.
Frittella - “Hai mai preparato un pasticcio di carne?”
Arya - “Una volta o due.”
Non è il sorriso isterico dell'8° ep. della 4a stag. (forse l'ultima vera Grande annata di GoT), ma è pur sempre finzione... Per fortuna che ci son Frittella (HotPie) e Brienne a tirarle un po' su il morale...
A volte, però (e per l'appunto), bastano due righe di dialogo:
- HotPie ad Arya: “What happened to you, Arry?”
- Arya a Nymeria: “That's Not You.”
[Dalla stag. 1: Arya a suo padre Eddard, sul diventare una dolce e gentile signorina: “That's Not Me.”]
Nymeria non la sbrana ma nemmeno può stare con lei (d'altronde la sua padroncina enne-stagioni prima le aveva detto addio – per il suo bene – a suon di sassaiola dell'ingiuria), e Arya dal canto suo aveva appena compiuto un ulteriore passo evolutivo, rinunciando – anche solo momentaneamente – alla strada per Approdo del Re e Cersei e girando il cavallo verso Nord, verso Casa.
O una sola, virata in varie gradazioni.
“Noi costituiamo la memoria di questo mondo, Samwell Tarly. Senza di noi, gli uomini sarebbero appena migliori dei cani, che non ricordano alcun pasto tranne l'ultimo, e non riescono a pensare a nient'altro che al successivo. E ogni volta che esci di casa e chiudi la porta ululano come se li stessi abbandonando per sempre.”
L'ArciMaestro Ebrose (Jim Broadbent) - G.R.R.Martin - a Samwell Tarly (John Bradley) - D.Benioff e D.B.Weiss – sul ruolo della Cittadella.
1.
“DragonStone”.
Scritto da D.Benioff e D.B.Weiss e diretto da Jeremy Podeswa.
I titoli di testa sono digitali ma richiamano nella realizzazione tridimensionale un'artigianalità meccanica: anche in questo svolgono la loro funzione di meta-paratesto orientativo.
Gli spettri intabardati dai loro stessi putridi brandelli di lacera carne ghiacciata avanzano da nord controvento inglobando il mondo.
Ottima interpretazione (il cambio di sguardo, espressione, indole rispetto alle passate stagioni, quando lui era...lui) di David Bradley nei panni di Walder Frey / Arya Stark.
Il contesto sociale rientra prepotentemente in gioco (non che l'avesse mai lasciato, ma era per lo meno dai tempi degl'incontri (contadini, viandanti, ocandieri) durante il girovagare di Arya e il Mastino che non si palava del popolo a Westeros) : Arya e i soldatini Lannister, il Mastino nella baracca coi suicidati(si).
Splendida, poi, la scelta di non farci vedere ciò cui Sandor Clegane sta assistendo nel fuoco.
“Ch'Vyalthan era un pessimo scrittore, ma un eccellente ricercatore. Il Maestro Faull era l'opposto: aveva un grande stile...ed inventava metà delle storie che raccontava. Se vuoi scrivere la Storia, Tarly, prima devi fare ricerche. Se vuoi che la gente legga le tue storie, hai bisogno di un po' di stile. Non scrivo “le Cronache delle Guerre dopo la Morte di Re Robert I” perché resti ad impolverarsi su uno scaffale! Cosa c'è...? Non ti piace il titolo? Tu come lo chiameresti?”
Maestro Ebros a Samwell Tarly
2.
“StormBorn”.
Scritto da Bryan Cogman e diretto da Mark Mylod.
Piero Angela - “Ma...è solo una balestra! E sarebbe questa l'arma misteriosa frutto delle vostri grandi ricerche, Maestro Qyburn?”
Qyburn - “Oh, non sono maestro, non più. E si, è solo una balestra... Ma è GRANDE!”
Daenerys Targaryen (la cui passione - come già rimarcato - per la farina di ceci sbriciolati con le ginocchia ha raggiunto livelli di guardia), da brava Regina in erba/divenire/essere, ruba le battute migliori (“Queen of the Ashes”) del suo Primo Cavaliere / Ghost Writer / Gran Consigliere Tyryon Lannister, manco fossimo in un revival di “Fracchia, la Belva Umana” sulle orme del Commissario Auricchio (Lino Banfi) e dell'Appuntato De Simone (Sandro Ghiani) : del resto poco prima Varys da una parte e Missandei [la “Debolezza”, che, poco dopo, renderà Verme Grigio l'anellide-sprovvisto più felice sulla faccia d (i qu) el pianeta] dall'altra le avevano appena rifilato due lezioncine: una di real politik, ovvero: ecco com'è che va il mondo, e l'altra (per la seconda volta, ma è per l'appunto parte del suo lavoro) di Alto Valyriano-base, che persino i bambini westerosi di terza elementare conoscono, matita rossa, e pure blu!
I due indiscussi campioni di simpatia di GoT7 ↑↓
Nel frattempo Euron, l'Olandese Volante, al comando della silence (nomen-omen, o meglio: nomen-naven) dopo aver ordinato ai suoi di (ri)costruirgli (per lo meno in parte: Yara gliene aveva fregata un po', mica tutta) una flotta (“Ma, signore, non c'è più un solo albero in tutte le Isole di Ferro!” - “E voi usate la Canapa! Ce n'è un'intera piantagione che feci seminare prima di andarmene in India a ritorvar me stesso” : e così, ridendo e scherzando...), piomba quatto quatto su Nata dalla Tempesta Eccetera Eccetera sfilandole un pezzo di Nord e uno di Sud.
Daenerys - “Riporteremo la pace nel continente Occidentale”
Olenna - “La pace? Credete che ci fosse la pace quando vostro padre era al comando? O quando lo era vostro nonno? O suo padre? La pace non dura, mai, mia cara. --- Be a Dragon!”
3.
“the Queen's Justice”.
Scritto da D.Benioff e D.B.Weiss e diretto da Mark Mylod.
Missandei a Davos e Jon Snow - “Siete alla presenza di Daenerys, Nata dalla Tempesta, di Casa Targaryen, legittima erede al Trono di Spade, legittima Regina degli Andali e dei Primi Uomini, Protettrice dei Sette regni, Madre dei Draghi, Khaleesi del Grande Mare d'Erba, la Non-Bruciata (aka l'imbrusciabile), la Distruttrice di Catene, Amante dei Ceci in sulle Ginocchia, 'nguala la cucchiaccara come fosse Antani.”
Ser Davos a Daenerys Targaryen - “Lui è Jon Snow, e gli manca pure un'acca”.
E ci rimane pure male, passando da così ↑ a così ↓
Cersei a “Mycroft” Banchiere del Ferro:
“Mi è parso di capire che Daenerys si considera più una rivoluzionaria che una monarca. Tu hai esperienza: i banchieri si fidano dei rivoluzionari?”.
LittleFinger a Sansa:
“Tutti sono tuoi nemici, e tutti sono tuoi amici. Ogni possibile combinazione di eventi deve essere presente nella tua mente. Vivi così, e non avrai sorprese. Tutto ciò che accadrà sarà qualcosa che avrai già affrontato prima”.
"I read the books and followed the instructions" - Samwell Tarly.
Jaime a Olenna (un Osanna non spoilerante per la sua, di lei, ultima tag-line: etrnamente imperitura stima):
“Quando avremo vinto, e non avremo più alcun nemico, quando la gente vivrà in pace nel mondo che Cersei avrà costruito, credi davvero che la maledirà per come sarà avvenuto?”
Impagabile Ser Davos (Liam Cunningham) che broccola un ep. si e l'altro pure Missandei (Nathalie Emmanuel):
Ma lei preferisce (oltre a correggere Daenerys, giustamente, ogni volta che sbaglia un congiuntivo) un altro utilizzo della lingua (passando da un dito mozzo a un...ci siam capiti)...
Intermezzo (pausa di riflessione, 'ché ci vuole...). Lo scrivo qua, dovrebbe scaramanticamente passare inosservato: se Gendry praticamente ritornerà certamente quasi sicuramente, e se la Sfera di Dyson è chiedere troppo, lo ripeto: aridatece Syrio Forel...
E per finire, almeno un doveroso accenno per Lyanna “Cazzimma” Mormont, che quando è calma...
...sembra solo volerti sbranare...
...ma se poi s'incazza...
4.
“the Spoils of War”.
Scritto da D.Benioff e D.B.Weiss e diretto da Matt Shakman.
Il Western è arrivato a Westeros.
E il Sole è Ovunque, alle spalle dei Dothraki (il loro arrivo sul campo di battaglia - il renderlo tale - preannunciato dal risuonante rombo sordo di migliaia e migliaia di zoccoli dei loro destrieri cavalcati all'assalto calpestanti il terreno al galoppo: l'Orda), controluce all'attacco da qualsiasi parte li si inquadri, mentre la Rosa dei Venti perde la bussola.
“Mycroft” Banchiere del Ferro a Cersei:
“Alcuni, alla Banca di Ferro, resteranno delusi. Si erano affezionati ai vostri pagamenti d'interessi...”.
Campo-controcampo in pp.p.:
LittleFinger: “...chaos, in the world... I can immaginat...”
Brandon Stark: “Chaos...is a Ladder”
Arya che, assecondando per ora la comprensibile incredulità della sorella maggiore, sorride e abbassa gli occhi (un simulato “imbarazzo divertito”) quando amorevolmente Sansa la prende in giro a proposito della sua Kill List scoppiandole a ridere in faccia.
Toccherà poi a Sansa restituire alla sorellina il sorriso, abbassando lo sguardo (un reale “imbarazzo rispettoso”), quando Brandon citerà, inverandola agli occhi di Lady Stark di WinterFell, la Lista di Arya.
[Presto, i fratelli Stark (compresi i bastardi e gli adottivi / in prestito / comodato d'suo / usucapiti / usato sicuro) riuniti, tutti, a WinterFell, orfani degli estremi: padre, madre e fratello maggiore da una parte, e fratello minore dall'altra.]
Daenerys restituisce a Jon [mentre, carsica e risorgente, scorre tensione sessuale: un pensierino ad Ygritte (per la grotta)..., e uno pure a Daario (per il pennello)...] quel che Jon aveva detto a Mance Rider, mentre una semplice, stilizzata, iconica, spelonchevole scena è sufficiente a contribuire alla mitopoiesi di 8 stagioni (DragonStone / Lascaux).
Oh, beh, poi, il piacere del tutto personale e particolare di sussurrare dolcemente all'orecchio di un drago, cavalcandolo per la groppa tenendosi con i muscoli di gambe e cosce e aggrappata alle scaglie del collo: “Dracarys” (trad.: “Vrusciali!”).
Contraerea!
Grandiosa la scena in pur breve piano sequenza con camera a mano a seguire Bronn tra i fuochi da campo umani…
Sotto (e lontano d) agli occhi del fratello Tyrion, che osserva dall'alto l'iconoca scena irreversibilmente dispiegarsi, Jaime decide di pareggiare i conti con la (sua, personale, propria, scelta di) vita: dopo aver fatto una cosa terribile e giusta (kingslayer) ed una tremendamente terrificante e basta [l'aver buttato giù da una torre un (possibile e probabile futuro) rEgazzino - che ora può arrampicarsi solo sui falso piani inclinati - per proteggere il suo stato di gran trombatore di sorelle] finalmente ne fa una giusta (e stupida: come il suicidio...): si lancia al galoppo lancia in resta (non è un'espressione figurata) contro la Madre dei Draghi...col cucciolone [la minuscola Daenerys sta cercando di estrarre dalla spalla di Drogon il freccione del balestrone: n. di serie "Qyburn (revival: DaVinci) 114": produzione su larga scala (pre)industriale di balestre giganti e baliste multiple] al fianco...in cerca di un poco di decenza. Risparmiatagli dal compiersi da Bronn, in sella a un destriero bianco, un tuffo nel blu profondo.
"Il cosmo è mutamento, la vita è opinione che si adegua." - Democrito, fr.115 ⇒⇒⇒
* * * ¾ (* * * *)
PS. L'immagine di copertina è una fanfiction ("""spoilerosa""": suvvia...) che, ora come ora (e per ora s'intende, qui, "dalla 5a stag. compresa in avanti"), è ben difficile distinguere dalla realtà: qualcosa, "non" so bene cosa, vorrà pur dire...
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