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Necrologio di una Merdaccia.
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Ne danno triste annuncio la moglie Pina, la figlia Mariangela e tutti i colleghi.

Stanotte è morto il ragionier Ugo Fantocci. Dopo una prolungata crocefissione in sala mensa, dopo essere precipitato per diversi km su una pista di scii privo di una falange del dito anulare della mano destra, dopo aver tentato più volte il suicidio, dopo aver rischiato l'annegamento nel favoloso acquario umano del megadirettore galattico, dopo aver rischiato di morire con il rito dell'harakiri in una rosticceria cinese, dopo essersi ingozzato di polpette in una nota clinica austriaca....i ragionier Fantocci è deceduto in un banalissimo letto d'ospedale circondato dall'affetto dei suoi congiunti.

Notoriamente conosciuto anche come “Merdaccia”, il ragionier Fantocci si è contraddistinto in questi ultimi quarant'anni per essere un impiegato mediocre: di brutto aspetto, vigliacco, sfaticato, senza la minima ambizione, con tendenze comuniste, incline al tradimento coniugale.

Pochi colleghi si ricordano di lui, quei pochi si vergognano di aver passato con lui alcune ore di svago fuori dall'orario di lavoro.

Parla a nome dei pochi il ragionier Filini: “ Ricordo ancora un veglione di capodanno dove il ragionier Fantocci litigò per tutta la sera con un cameriere, rovinando la festa a tutti (una meravigliosa festa organizzione Filini). Provai in tutte le maniere di avvicinarlo allo sport iscrivendolo a tornei di calcio tra ammogliati e scapoli, a gare ciclistiche, a battute di caccia...ma lui era incline alla rovina e portava pure un po' di jella. Quando c'era lui pioveva sempre

Causa appannamento occhiali del signor Filini, prende la parola il ragionier CaLboni che amava chiamare affettuosamente il defunto collega “Puccettone”: “Puccettone era una merdaccia, uno sbruffone che amava mettersi sempre in mostra con scarso successo...ricordo ancora una lontana vacanza a Cortina sulla neve in cui fu mio ospite in un lussuosissimo albergo. Era imbarazzante per le sue abitudini alimentari (e pure per quelle sessuali -aggiunge a bassa voce-), lo portai controvoglia ad una festa di nobili, si tuffò letteralmente sulla polenta, e si bevve tutta la birra disponibile...facendo poi dei rutti mostruosi che sono notoriamente molto pericolosi in montagna per il rischio valanga. Quando la moglie era fuori casa, mi tormentava perché lo portassi in giro per i night club, per fargli conoscere le donne della mia numerosa rubrica...ma non era uomo di mondo, non sapeva farci con le donne...secondo me era pure impotente”.

Poco più in là notiamo una signorina vestita di rosso con grossi occhiali neri. Cammina in maniera nervosa e continua a sputacchiare in un porta ombretto. E' la signora Calboni, più nota come signorina Silvani, collega e grande amore mai corrisposto del ragionier Fantocci.

Il ragionier Fantocci? Una grande delusione...aveva promesso di portarmi a Dubai per una folle vacanza di shopping...Calboni sarà il gran porco che è, ma quando mi portò a Cattolica 4 anni fa non badò a spese e mi portò fino a San Marino per farmi mangiare da “Rocco il Cacciatore” il fritto di rane. Fantocci invece mi illudeva sempre con grandi promesse, con poesie sconclusionate, per poi non concludere mai in niente...un fanfarone. Per non parlare del suo lato delinquenziale che mi ha sempre intimorita: mi ha fatto uccidere il mio cane (per mangiarselo) in un ristorante giapponese, mi ha coinvolta in una rissa tra automobilisti, mi portava in posti al di sopra delle sue possibilità come “Gigi il Troione” facendo figuracce paurose...ed era ciccionissimo!!

I colleghi, pochissimi a dire il vero, se ne vanno via e notiamo sedute sulla panchina accanto alla fermata dell'autobus, 2 donne...oddio 1 donna e un essere non precisato, sembra un babbuino addomesticato, uno scimpanzé scappato da un circo...pare che siano la moglie Pina e la figlia Mariangela.

E' proprio la “Piccina” che ci ha lasciato un bigliettino con su scritto qualcosa di apparentemente incomprensibile...forse un ultimo messaggio in codice per questa Merdaccia che è stato solo un peso per la nostra società, un parassita per i suoi colleghi, un vagabondo mantenuto dalla sua azienda. Il biglietto della babbuina...ehm...della bambina dice: “Cita Hayworth era un'attrice bellissima, era la più bella di tutte!” cosa voglia dire questo biglietto è inspiegabile, ma la babbuina ci dice con le lacrime agli occhi, che lo tiene con sé da quando è piccola, un ricordo importante di questo padre pressoché assente, preso solo dalla tv, dalle partite, dalle frittate con cipolle e dai rutti liberi.

La moglie Pina non vuole rilasciare commenti su questo imbarazzante marito. Donna bruttina, dai modi piccoli borghesi, non ha brillato per essere stata una grande donna, in passato ha avuto anche una torbida storia di sesso con un bieco panettiere pugliese. Eppure oggi questa donnina dall'occhio spento, con i capelli ingrigiti, ci appare realmente colpita dal lutto...

per questo le chiediamo senza troppe cerimonie: “ma lei ha mai amato quest'uomo?”

La signora Pina ha alzato lo sguardo: “Lo stimo moltissimo!”.

 

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