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Rughe Sì, Rughe No...
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Dalle mie parti, in Toscana, quando si dice “ruga” si indica spesso e volentieri una piccola strada dall'impiantito in pietra, chiusa da vecchie case, in cui il sole a fatica riesce ad affacciarsi.

“Si entra” in ruga per attraversare più velocemente il paese o per raggiungere la piazzetta del borgo.

Purtroppo da qualche anno a questa parte ho imparato a conoscere anche le rughe del mio viso, che si sta avvicinando alla cinquantina e che impietosamente non lo vuole nascondere.

Non mi sono mai preoccupata del tempo che passa, e non mi è mai saltato per la testa di fare uso di chirurgia estetica per mettere un freno ai segni del tempo. Cerco così di “far pace” con l'inevitabile e mi guardo intorno per vedere cosa succede alle donne di spettacolo che hanno “pasticciato” con il botulino e litigato con il bisturi, oppure con quelle che in passato si sono svelate anno dopo anno senza mascherarsi o nascondersi dietro a trucchi pesanti.

Meryl Streep

Il matrimonio che vorrei (2012): Meryl Streep

Da vent'anni a questa parte bisogna dire che tutte o quasi tutte le donne dello spettacolo hanno fanno ricorso al “ritocchino”, penso che per chi fa cinema, teatro o tv sia inevitabile doversi sottoporre a certi servizi estetici. Purtroppo spesso molte attrici bellissime si sono fatte prendere la mano con il botox rendendosi quasi irriconoscibili. Il pubblico è spietato e cattivo in ogni caso, pronto a giudicare in modo implacabile un aumento di peso così come una ruga intorno agli occhi, piuttosto che uno paio di zigomi troppo gonfi o le labbra a canotto.

I giornali e soprattutto i social sul web fanno il resto: uno scatto rubato in un momento inaspettato o una fotografia troppo ritoccata e falsata possono scatenare polemiche infinite e in alcuni casi vere e proprie aggressioni nei riguardi dell'attrice in causa. Ultima pentita tra le celebrità hollywoodiane è Melanie Griffith, che ha ammesso di avere esagerato con le punture di botox, stravolgendo i lineamenti del suo volto e non riconoscendosi più allo specchio. Melanie Griffith e prima di lei Nicole Kidman  hanno ammesso una sorta di dipendenza dalla chirurgia estetica e dalle iniezioni di botox. Superato lo step del primo intervento, si rischia di utilizzare bisturi e siringa a mo' di scalpello e pennello per poter delineare i lineamenti del viso, perdendo di vista quelli che sono i canoni di una bellezza più naturale.

E' possibile fare retromarcia? Tornare sui propri passi e riprendersi quelli chi sono i propri connotati e (ahimè) i propri anni? Pare di sì. Courteney Cox e Cameron Diaz sono tra le pentite del botox, hanno preferito stoppare con ritocchi e ritocchini e prediligere un atteggiamento più zen. Dice a questo riguardo Cameron Diaz “Ho provato il botox, ma mi ha cambiato la faccia in un modo talmente strano che non mi piaceva. Preferisco vedere la mia faccia che invecchia piuttosto di una che non mi appartiene”.

 

 

Ci sono anche le radicali anti ritocco e anti botox. Kate Winslet ha fondato la Britisch Anti-Cosmetic Surgery League, l'indimenticabile protagonista di Titanic insieme ad altre due prestigiose colleghe (Emma Thompson e Rachel Weisz), hanno fondato questa sorta di lega “anti ritocchino”: “La mia intenzione è quella di invecchiare naturalmente (…) - afferma la Winslet - “sono un'attrice, e non voglio che l'espressione sul mio viso risulti congelata”. Certo ora la Winslet ha solo 37 anni (che per un'attrice ad Hollywood sono già molti), bisognerà capire come affronterà la situazione tra una ventina di anni. Certo è che la nuova lega pare avere illustri seguaci, una fra tutte Meryl Streep, che ancora oggi sfoggia un viso radioso e ha ruoli di un certo prestigio, pari a quelli maschili della sua età.

Per continuare questa sorta di percorso consolatorio, mi guardo ancora più indietro, quando le cure di bellezza erano lasciate solo ad impiastri naturali a mo' di pomata, ad una dura disciplina salutare: 8 ore di sonno, dieta ipocalorica, niente alcool, esercizio fisico. Ci sono volti di attrici che hanno fatto la storia del cinema e non solo nel loro periodo giovanile, e sapete cosa vi dico? Anche da donne mature, con tutte le loro rughe, i loro segni, i loro tremori...le trovo tutt'ora bellissime e piene di fascino e carisma. Quello che colpisce in questi ritratti è proprio la grande sicurezza che esprimono in ogni sguardo. Non è questo che le ha rese immortali?

Katharine Hepburn

Le troiane (1971): Katharine Hepburn

Bette Davis

Assassinio allo specchio (1985): Bette Davis

Simone Signoret

Police Python 357 (1976): Simone Signoret

Virna Lisi

Latin Lover (2015): Virna Lisi

Clara Calamai

Profondo rosso (1975): Clara Calamai

 

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