Dopo il lungo discorso del suo amico Gordon Bloomfeld che aveva provato il tutto per tutto per difenderlo dimostrando che questa forma d’inganno era innocente di fronte alle ipocrisie e discriminazioni che avevano spinto il giovane ad attuarla Mark Watson non potè che provare una immensa gioia quando il Consiglio di Istituto di Harvard decise di non attuare provvedimenti giudiziari nei suoi confronti e neanche di espellerlo. D’ora in poi avrebbe dovuto lavorare per rimanere al prestigioso college ma in fondo era meglio così. Il severo (ma buono e leale) professore lo chiamò nel suo studio dicendogli “Signor Watson, penso che lei abbia imparato molto più di quel che pensa sui neri!”. Il significato di queste parole era appunto che vivendo questa esperienza aveva recepito tutto quello che provano le persone di colore nel bene e nel male. E la cosa lo riempiva di orgoglio e felicità! Quel giorno era diventato un altro uomo! Adesso vedeva il Mondo con occhi differenti! C’era solo una cosa che poteva renderlo ancora più felice! Chissà come aveva preso la cosa Sarah? Davvero non voleva più vederlo? Suvvia tutto passa! E dopo che lui uscì dal luogo di lavoro arrivò appunto Sarah che disse: “Mark, ho riflettuto su quello che mi hai chiesto! Cosa ne penso dei rapporti interrazziali! Secondo me se due persone si vogliono bene non importa se hanno la pelle di colore differente per stare insieme!” e a quel punto lo abbracciò e i due andarono via assieme incontro a un Mondo dove in mezzo a tante brutture c’è anche posto per una sincera gioia e felicità…
….basta volerlo!!!
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