
Era il 1966 e le strade cominciavano ad essere trafficate, ci si trovava nel mezzo di quello che poi venne chiamato il miracolo italiano, cioè il boom economico. Era il 1966 e la Cynar in una di quelle strade trafficate e frenetiche ci piazzò Ernesto Calindri intento a leggere il suo quotidiano e, ovviamente, a sorseggiare un bicchierino di liquore. Contro il logorio della vita moderna era lo slogan, che entrò prepotentemente nel linguaggio comune.
In 50 anni la vita da moderna è diventata postmoderna, il traffico non si è fermato e probabilmente siamo logorati ma non abbiamo neanche il tempo per fermare l'informazione, già affiancata, sorpassata, adombrata da altre informazioni nel frattempo pervenute. La mancanza di tempo diventa cronica, la mancanza di tempo diventa un concept.
Non hai avuto tempo per vedere 5 stagioni di Breaking Bad? Non c'è problema qualcuno ti ha fatto un mashup per riassumere 2790 minuti in soli 120. Vedere un film intero di due ore è un'utopia? Ci pensa Film&Clips (Minerva Pictures) che qualche giorno fa ha lanciato sul suo canale YouTube *Movie Zip* con un comunicato stampa tanto agghiacciante quanto disgraziatamente vero, questo: in una società sempre più movimentata in cui il tempo a disposizione per se stessi è molto limitato, Film&Clips con Movie Zip si pone l’obiettivo di riadattare il modello di consumo dei prodotti cinematografici via web allo stile di vita moderno. Ogni settimana un film in dieci minuti da guardare dove e quando si vuole.
A causa di quei meccanismi interni e presumo inconsci da cui siamo segretamente governati, devo aver boicottato a tal punto questo concept che l'ultimo film che ho guardato è durato sei ore. Non il film, specifico, la mia visione. Ottenere questo miracoloso risultato è stato relativamente semplice e vi riporto qui le istruzioni dettagliate qualora anche voi vogliate adottare il sistema come eventuale forma di protesta.
Prima di tutto il film: va scelto bene. Io ho scelto La signora di Shanghai di Orson Welles. Bisogna iniziare la visione alla fine di una giornata molto faticosa, quando l'unica cosa che desiderate è lanciarvi sul divano. Meglio se prima di iniziare il film vi riempite di carboidrati (250 grammi vanno benissimo). L'andamento a spirale del film, nel mio caso, ha fatto il resto. In breve tempo mi sono ritrovato completamente ipnotizzato (chi ha detto addormentato è pregato di calibrare meglio le sue parole). Ad un certo punto, come in seguito ad uno schiocco di dita, sono tornato in me (ancora, per cortesia, risvegliato non è la parola giusta). Siccome avevo la "sensazione" di non ricordarmi proprio bene proprio tutto, sono tornato indietro per recuperare l'ultimo fotogramma di cui avevo un ricordo definito. Ho ripetuto l'operazione varie volte perché invariabilmente dopo un po' quell'infame di Orson Welles faceva della mia mente quello che voleva. Avanti in stato di ipnosi e poi indietro in stato di veglia, avanti di nuovo e poi indietro. Fino alla scena finale, quella che si svolge nel parco giochi deserto, in cui allo stato di ipnosi si sostituisce quello di meraviglia. Risultato della visione: sei ore tonde tonde.
E poi ditemi che non sono un impegnato attivista e che non lotto per le cose in cui credo!
Se volete aderire alla protesta contro il logorio della vita moderna, potete firmare la petizione.
Io ci metto il Cynar ed anche il film da vedere in dieci minuti.
Poi scegliete voi.
Contro il logorio della vita moderna
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Il logorio della vita moderna
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Dovete ammettere che una stragrande maggioranza di film(!?) è visibile già da tempo, ed in maniera più che esaustiva, a mezzo trailer. I quali durano ancor meno dei famigerati dieci minuti promessi su YouTube. Verità innegabile. Purtroppo.
Lo so. Ne vedo decine e decine al mese. Anche se mi sono ormai allenato a vederli con una parte del cervello in cui non c'è spazio su disco e così rimuovo quasi tutto, subito.
pericolosissimo: ormai l'abitudine é quella di infilare nel trailer spezzoni delle scene migliori del film...
Ci sono i maghi del trailer.. iniziarono con Matrix.. un trailer = tutto il film !!
Ci sono i maghi del trailer.. iniziarono con Matrix.. un trailer = tutto il film !!
Ci sono i maghi del trailer.. iniziarono con Matrix.. un trailer = tutto il film !!
Era logico aspettarsi un'edizione Bignami (andiamo sul classico anche con le definizioni visto che ci proponiamo antagonisti della moderna velocità) anche per quanto riguarda la cinematografia. I professori ci dicevano - non ho ancora capito se per scoraggiarci, o perché lo credessero davvero - che studiare in quel modo significava non capire nulla di ciò che si stava studiando; qualcuno poi proseguiva con aria vissuta: "ho studiato storia su quelli, e sono stato bocciato". Al rogo dunque...
Si dirà cosa centra il mondo scolastico passato, con l'attualità mediatica? Che ci azzecca?
In verità, i due elementi, così contestualmente sfalsati, si assomigliano: il confronto continuo ipertrofizzato dai media contemporanei impone sempre un confronto, un cosa ne pensi, e, quindi, una forma sottile di interrogazione (con preparazione soggiacente). Vi è poi specularmente la necessità di imporre un giudizio o di fabbricarlo sia anche su un terreno assai esile.
Eh si, e poi c'è sempre il fascino dell'escamotage tecnologico - io non sono nato o cresciuto lanciando link agli amici e pertanto non ne afferro la portata compulsiva, ma questo aspetto delle moderne generazioni (Dio, come sono/suono vetusto!) non va trascurato; come non va trascurata la sensazione fallace di potere agguantare tutto lo scibile visto perché lo portiamo in tasca.
Già lentezza...
E se ti/vi dicessi che un film io lo guardo anche in più giorni. Se dicessi che vado avanti e indietro anche prima di conoscere il finale, meriterei forse una rampogna dall'angolatura opposta?
Io sarei un pochino più cauto nei giudizi negativi o, per dir meglio, valuterei anche le istanze positive del fenomeno. Dipende, come sempre, dall’uso che si fa di ciò che si ha a disposizione. Il postulato alla base dei giudizi negativi sembra essere quello di una semplice sostituzione: ho visto la versione breve e penso di aver avuto un’esperienza equivalente a quella della visione completa. Voglio rimanere al paragone scolastico: qualcuno ha già fatto riferimento ai Bignami condannandoli, senza sospettare, sbagliando, che se ne potesse fare un uso intelligente. Aggiungiamo alla lista dell’Indice anche i traduttori interlineari e il Pechenino (libercolo preziosissimo, indicato sempre e solo con il nome dell’autore, al quale dovrà essere riconosciuta sempiterna gratitudine da parte di chi ha frequentato il Classico come il sottoscritto e che al momento della traduzione doveva impazzire sui pazzi verbi greci).
Ma se ci si pensa con attenzione, anche lo studio “serio” seguiva quello schema: chi ha letto per intero quel meraviglioso e divertentissimo poema che è l’Orlando furioso? In fondo sono solo 38.736 versi… che ci vuole! Io ci sono riuscito solo grazie all’avvento dei lettori di libri. Ma a scuola, che succedeva: un primo inquadramento storico-letterario da parte del docente, lettura di una “critica seria” dal libro di Letteratura italiana e poi di un pezzo “carino”, come «Oh gran bontà de’ cavallieri antiqui!» o l’episodio di «Cloridano e Medoro» o qualche altro ugualmente notevole (ad esempio, Astolfo sulla luna), ma non troppi che il programma non lo consentiva. Che ci volete fare, in fondo abbiamo la sventura (almeno a scuola) di essere un popolo che ha prodotto molta arte… Uno sforzo in più la scuola lo riservava per la Divina Commedia e per i I promessi sposi, ma si trattava sempre di una lettura parziale.
Il succo del discorso vuole essere che dobbiamo sempre sperare nell’intelligenza di chi usa quegli strumenti e nella curiosità inattesa che può cogliere chiunque. In fondo nessuno legge o va ad uno spettacolo se non ha un’idea di cosa l’attenda.
Per cui non capisco perché dovremmo prendercela con i trailer i quali hanno proprio lo scopo di allettare a vedere il film intero e che, come tutte le pubblicità, spesso barano, ma rimangono essenziali. Ma ormai dovremmo essere sufficientemente scafati.
Naturalmente, considero come tutti voi dei barbari coloro che pensano di poter sostituire il riassunto all’opera originale, ma ho qualche speranza in più.
P.S. per alfbester: per favore! Mi chiedo cosa ti abbia creato la “dipendenza” dalla parola “addiction”? Naturalmente vale per tutti coloro che usano il finto inglese e poi storcono il naso sugli errori culturali degli altri, come il film in dieci minuti (senza offesa, spero).
Oddio il Pechenino !!!! Chi se lo ricordava piu'. Perdonate l'osservazione fuori dal bicchiere ma la mia attenzione si è fermata lì. Credo il mio fosse verdino. Può essere ? Beh, come strumento confermo l'utilita' anche se mi pare fosse ammesso solo per le versioni di compito a cada. Per il resto ci si basava sulla memoria, la comprensione ed il Rocci. Non mi preoccuperei molto dei trailer. O di come siano percepiti ed usati : in fondo dire che il nostro tempo è il tempo della mancanza di tempo mi pare un'ovvieta'. La perplessita' nasce quando si guarda un trailer e non si capisce nulla del film (perché la capacità di sintesi non è proprio sottintesa). O, peggio del peggio, quando il film e' solo un gigantesco costoso e noioso trailer. Matrix docet.........
Sul Pechenino: non è che non ce l'avrebbero vietato anche a casa, ma ovviamente con risultato nullo. Tranne che nel mio caso che avevo il raro "privilegio" di avere la madre professoressa di Greco. Mi toccava tenerlo nascosto, neanche fosse una rivista pornografica! Ma lo usavo sia a casa che a scuola…
Non credo che interessi ad altri, ma comunque, per chi si chiedesse dove fosse il problema: la situazione era più o meno equiparabile a quella di un traduttore dall'italiano che s'imbattesse nell'espressione verbale "io vado" e sul vocabolario cercasse il verbo "vadare". Non lo troverebbe. Ma, mentre in italiano in questo momento non mi viene in mente un altro verbo così "capriccioso", in greco sono una moltitudine.
Anche il mio Pechenino era verdino. Ora mi sono incuriosito e ho trovato un'edizione del 1995 di color rosso mattone. Mi sa che, con una botta di nostalgia, me lo compro… il titolo: "Verbi e forme verbali della lingua greca"; il link di Amazon:
https://www.amazon.it/Verbi-verbali-difficili-irregolari-lingua/dp/8805051039?SubscriptionId=AKIAILSHYYTFIVPWUY6Q&tag=duc01-21&linkCode=xm2&camp=2025&creative=165953&creativeASIN=8805051039
Sono per la masima libertà di ciascuno di fruire di quel che piace, di seguire le mode, di vedere gli estratti o gli integrali dei film , su smart o su schermo gigante, in 2d o 3d, a ognuno il suo.Mi ritengo un contaminato con i propri gusti . Mi chiedo però se è possibile vedere e apprezzare Heimat di E Reitz o i film dei grandi spazi naturali in formato ridotto.Su you tube si possono vedere estratti o selezioni di film con grande piacere, ma si tratta di un'altra esperienza diversa dalla visione di un film.
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