Era un maestro di ikebana, specializzato nelle composizioni con il bambù. Ed un appassionato di scultura. Ed anche, e soprattutto, un uomo di cinema, autore di un documentario su Antoni GaudÍ, regista di un film candidato a due Oscar e vincitore del Premio Speciale della Giuria a Cannes, e di un telefilm in grado di ispirare Akira Kurosawa.
Hiroshi Teshigahara nasce a Tokyo nel 1927, e ivi muore nel 2001. Consegue la sua formazione artistica presso l'università della capitale giapponese, ma la creatività, per lui, è un dono geneticamente trasmesso. La sua famiglia è, da generazioni, titolare della scuola Sogetsu di ikebana e lui stesso, nel 1980, ne diventa gran maestro, subentrando alla sorella Kasumi, prematuramente scomparsa all'età di soli 47 anni, e a sua volta succeduta al padre Sofu.
La sua filmografia include, oltre a diverse opere dedicate alle arti figurative, quattro film scritti dal romanziere Kôbô Abe: Pitfall (1962), Woman in the Dunes (1964), The Face of Another (1966) e The Man Without a Map (1968). È il secondo di questi ad aver ottenuto i citati riconoscimenti internazionali.
Nel 1979 è chiamato a dirigere due episodi della popolare serie televisiva Zatôichi monogatari, il cui protagonista è il famoso samurai cieco. Molto dell'atmosfera onirica di quello intitolato The Dream Journey confluirà in Kagemusha - L'ombra del guerriero (1980).
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