Il Cineturismo è soprattutto Memoria Storica (appunto dei luoghi location di film) e più il film(ato) è antico, più è piacevole confrontarlo con le sue immagini odierne (Archeologia del Cinema? Eh già!!!).
Allora chiudiamo gli occhi e lasciamoci trasportare dalle immagini del Canavese di una volta…
Forse non tutti sanno che Giorgio Ferroni, celebre regista sia di interessanti drammi neorealisti specchio della sua epoca, il secondo dopoguerra, come TOMBOLO PARADISO NERO o PIAN DI STELLE e documentari con il quale filmava l’Italia per poi passare ad affrontare con ottimi risultati quasi tutti i generi cinematografici (IL MULINO DELLE DONNE DI PIETRA è un cult!), sia capitato anche in Canavese. La cosa succedeva nel 1950 e il film in questione s’intitola SERENITA’ CANAVESANA.
Nel film assistiamo al racconto per immagini (e parole) di un grande lago estinto del quale rimangono piccoli specchi (i laghi morenici di Ivrea), dei castelli adiacenti (ad esempio il plurisfruttato dal cinema Castello di Montalto Dora) poi ci spostiamo lungo tutta la conca morenica e giungiamo ad Agliè, alla Villa Meleto dove ha vissuto il poeta Guido Gozzano e, attraverso le parole della sua arte, respiriamo gli ultimi alberi fioriti perché adesso arriva l’autunno… Proprio questo dice lo scrittore e intanto sentiamo i racconti di Re Arduino, del Barbarossa, delle chiese della zona.
Il Canavese ha un che di magico… ottima location per un cinema poetico!!!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta