Ma la vera notizia di stamani qual'è? Forse i 7 Golden Globe a “La La Land” di Damien Chazelle? Può darsi, per qualcuno sicuramente sì, per altri no...bla bla bla il solito chiacchiericcio su chi sì e chi no... tutto spianato secondo copione per la grande serata degli Oscar che nessuno mancherà di seguire, nemmeno i più parrucconi che asseriscono di non vederla mai, ma che puntualmente sono informati su tutto, anche sul menù servito al gran galà. Per quanto mi riguarda la notizia più appetitosa sulla 74esima edizione dell'assegnazione dei Golden Globe consegnati dalla Hollywood Foreign Press association è stata la scenata di Meryl Streep.
L'attrice, forse amareggiata per non aver ricevuto nessun premio per la sua interpretazione in “Florence” la commedia di Stephen Frears (premiata però con il “Cecili B. DeMille Award”), ha pensato bene di buttarla in politica e di attaccare senza mezze misure Donald Trump, niente po' po' di meno che il nuovo presidente degli Stati Uniti (si sa che la Streep punta sempre in alto).
Così, quando è salita sul palco non ha usato mezze parole o frasi diplomatiche: “Hollywood è solo un gruppo di persone che arrivano da altri posti. Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali, che non sono propriamente arte”, ha aggiunto in seguito“quando l'istinto ad umiliare, viene espresso da un uomo potente, entra nella vita di tutti perché è come dare il permesso a tutti di farlo” riferendosi a quando Trump insultò, scimmiottandolo, un giornalista disabile, una delle tante cadute di stile di Trump durante la sua campagna elettorale. La Streep si è voluta levare qualche sassolino dalla scarpa? Ha voluto ribadire la sua coscienza democratica? Ha avuto un momento di “semplice” sclero? Personalmente l'adoro, e questo piccolo episodio mi fa pensare a quanto si sia distanti (per fortuna o no) dall'America.
Trump non da peso a queste cose, si sa...forse non ha nemmeno ben compreso su cosa sia stato attaccato e soprattutto perché, in attesa che qualcuno glielo spieghi si è limitato a rispondere con un laconico e criptico “la Streep? Una Hillary lover”, e con questo l'ha pagata (come si dice dalle mie parti). Una premiazione al pepe, quindi, come aperitivo per gli Oscar, che naturalmente aspetto in gloria.
Per la cronaca il premio come miglior attrice drammatica protagonista è stato dato ad un altro “mostro sacro” del cinema: “Isabelle Huppert” per “Elle” di Paul Verhoeven.
Mentre il premio "soffiato" alla Streep per l'attrice protagonista di genere commedia è stato uno dei 7 assegnati a "La La Land", vinto dalla brava Emma Stone.
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