Anno Horribilis il 2016, con tanti lutti nel mondo dello spettacolo, la homepage del nostro sito non mancava ogni mese (se non ogni settimana in qualche caso) di annunciare la morte di attori o cantanti o uomini di spettacolo famosi e famosissimi, che hanno contribuito a rendere più bello il nostro mondo. Persone di fama internazionale, nomi che hanno rimbalzato sulle labbra di tutti. Da qualche giorno è cominciato il 2017 e un “piccolo” attore ci ha lasciato. Il suo nome non ha rimbalzato per i tg, non ci sono dubbi o misteri sulle cause della sua morte, non lascerà eredità milionarie e nemmeno inediti da far pubblicare post mortem.
E' morto un “piccolo” attore, un comico di cabaret che aveva trovato fortuna prima nelle tv locali e poi in quelle nazionali facendo imitazioni e piccole gag. Niki Giustini non era un grande comico, né un grande attore, faceva parte di quella categoria di persone dotate di una grande simpatia mescolata ad una buona dose di tenacia che gli aveva permesso di affacciarsi nel mondo dello spettacolo inizialmente quasi per scherzo, per stare insieme agli amici, in seguito in maniera più seria all'interno di spettacoli e produzioni di una certa importanza. Niki Giustini ha cominciato la sua carriera accanto a comici toscani come Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, e pur non avendo poi la loro stessa fortuna lavorativa, ha continuato la sua carriera nel mondo dello spettacolo in maniera dignitosa. Il suo momento d'oro è stato sicuramente negli anni '90 dove fa molta televisione in Rai e Mediaset dove i suoi personaggi e le sue imitazioni (Silvan su tutti) sono apprezzate dal grande pubblico.
Ma la legge dello spettacolo è spietata, si sa. Giustini non fa molta più strada da allora, il suo volto si vede sempre di mene in tv, più spesso nei film dei suoi amici di sempre come il Pieraccioni che lo vuole in “Io & Marilyn” nel 2009. Giustini rimane un comico legato alla sua terra, in coppia fissa con Graziano Salvadori, lavora con Gaetano Gennai, i compagni di una vita continuano a portare avanti progetti e idee. I comici come Giustini sono quelli che riescono ancora a riempire le sale dei teatri di provincia, che fanno le serate nei locali, che non mancano mai una ospitata nelle sagre di paese facendo ridere di cuore la gente nelle calde serate estive. Quello che rendeva simpatico, ma veramente simpatico il Giustini, era quella luce maliziosa che gli veniva negli occhi quando si rendeva conto che il pubblico cominciava a scaldarsi. Più la gente cominciava a ridere, più il Giustini si gasava, e la gag (nonostante fosse nota ai più) ritornava ad essere nuova e divertente come la prima volta, arricchita di improvvisazioni del momento.
Le gag del Giustini potevano durare così un tempo illimitato a seconda del rapporto che instaurava con il suo pubblico. La notizia della morte di comici e di attori come Niki Giustini non riempiono le testate dei quotidiani, non fanno notizia sui tg, ma fanno fare comunella tra la gente nei supermercati o alla posta, quella gente che spesso e volentieri è stata il pubblico affezionato di Giustini nelle sagre di paese o a qualche serata di veglione.
Voglio lasciare il mio ricordo personale su Giustini (sì...proprio come si fa per i grandi nomi) con la sua gag più famosa e forse quella alla quale era più affezionato, la gag della Prinz.
Ebbi il piacere di ridere fino alle lacrime a questo sketch un paio di anni fa. Mi trovavo mio malgrado all'interno di una piccola manifestazione locale molto sgradevole, dove premiavano tutta una serie di personaggi dello spettacolo alquanto altezzosi e poco socievoli. Niki Giustini arrivò bello pacioso, senza troppe cerimonie portò una ventata di aria fresca (tanto per citare il nome del programma che gli diede i primi successi) e attaccò con “La Prinz”. Anche quelli con la puzza sotto il naso non seppero resistere agli ammicchi del Giustini, che non c'era verso...quando era in forma faceva ridere di cuore, come si fa con un caro amico quando imita i vecchi professori o che racconta le disavventure estive.
Oggi si celebravano i funerali di Niki Giustini, morto a soli 52 anni per una pancreatite.
“Questa non ci ha fatto ridere”, hanno commentato Giorgio e Panariello e Graziano Salvadori (che non ha mancato di stargli accanto fino alla fine, proprio come nelle grandi coppie delle spettacolo)
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