Siamo in un’epoca in cui grazie ai migliori “trucchi” (intesi sia come make up che come manipolazione informatica delle immagini) ogni viso, anche il meno bello, il meno perfetto, può trasformarsi in un viso almeno guardabile.
Per alcuni è una benedizione e questi passano il tempo a photoshoppare le loro foto, per vivere un attimo di bellezza.
Ma vi è mai capitato di vedere una ragazza o un ragazzo che stavano meglio al naturale piuttosto che con quintali di trucco addosso o con mille effetti sulle loro immagini virtuali?
Che sembravano più belli con il viso un po’ stanco, provato dalla giornata, con tutta la gamma di espressioni ben disegnate sul volto?
A me è capitato di recente, vedendo la metamorfosi di Gaspard Ulliel, attore e modello francese, protagonista dell’ultimo film di Xavier Dolan, E’ solo la fine del mondo, e volto della pubblicità del profumo Bleu de Chanel. Ammetto che non lo avevo mai visto recitare in un film prima di E’ solo la fine del mondo e ne avevo solo sentito parlare perché idolo di alcune mie amiche, le quali mi mostravano solo foto in cui era estremamente curato: corpo, viso, capelli. A me era sembrato subito troppo ingessato e “ingellato”, poco vero e quindi, per me, poco interessante. Anche nello spot di Chanel, gli hanno voluto dare un finto (fintissimo) aspetto trasandato, perché dovevano dare l’impressione di un uomo in fuga (verso cosa o chi o da cosa o chi non lo so , non mi ricordo e non mi interessa), ma non ci sono ben riusciti se l’effetto ultimo è un perfetto damerino col viso luminoso e nemmeno un capello fuori posto.
Passiamo invece al film di Dolan. Non lo avevo nemmeno riconosciuto, con tutte quelle espressioni che gli “sporcano” il viso. Non parla molto il personaggio di Ulliel, ma al posto delle parole sono le espressioni a delineare il carattere, le emozioni e i sentimenti del personaggio.
A me è sembrato molto più bello, perché più vero, perché non subrettina muta (nel caso della pubblicità a me non arriva nulla da quelle quattro mossettine del viso che si vorrebbero espressioni).
Questo è (o dovrebbe essere) il bello del mestiere d’attore: mettersi in gioco, mostrarsi anche nel peggio di sé per sacrificarsi interamente al film. Senza aver paura di mostrare le occhiaie e tutte le altre piccole imperfezioni che però fanno di un viso, una verità.
E insomma, quanto è bello Gaspard Ulliel in E’ solo la fine del mondo?
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