Appena uscito dalla visione di Rogue One di Gareth Edwards. Che dire, bellissimo. Sono rimasto felicemente colpito da questo piccolo grande film, una sorpresa che mai mi sarei aspettato dati i trascorsi del da me poco amato Il Risveglio della Forza. L'idea di creare una nuova trilogia che andasse a scomodare le vicende narrate nei sei film precedenti e, in questo caso, annullasse tristemente i contenuti narrati nell'arco di trent'anni mi sembrava un'offesa ai danni della più grande saga cinematografica di tutti i tempi. Chiariamoci, non giudico tanto la qualità dei film in quanto tale (il film di Abrams è visivamente eccellente così come penso lo saranno i prossimi) quanto la questione che sta alla base del tutto: un operazione meramente commerciale che ha il solo scopo di incassare quanti più soldi possibili.

Tornando a Rogue One, non nutrivo grandi speranze. Sono entrato in sala leggermente contro voglia convinto che avrei ricevuto un'altra delusione come quella dell'anno scorso. Mentre guardavo il film non potevo fare a meno di pensare ai sei capitoli della saga, al loro grande impatto sulla cultura generale, agli intrecci narrativi che la compongono e a come quest'ultima pellicola si colleghi in particolar modo al primo episodio uscito al cinema nel lontano 1977. Una storia nella storia, la storia di come la ribellione sia riuscita a rubare le informazioni segrete riguardanti la distruzione della Morte Nera. Tra i tanti aspetti positivi di questo Rogue One sono tre le cose che ho amato particolarmente. Uno, non è un film pretenzioso e non pecca nel tentativo di strafare così come fece Il Risveglio della Forza. Pur riprendendo ampiamente le atmosfere e lo spirito tipici di Star Wars, questo film sembra costituire una cosa a parte. Due, tutti i protagonisti del film muoiono. È raro che nel cinema gli eroi della storia periscano uno dopo l'altro ma in Rogue One era l'unica maniera sensata di portare a termine il racconto. In questo caso era possibile farlo dal momento che si presuppone che lo spettatore conosca a priori la storia di Star Wars e che sia quindi più disposto ad accettare la morte degli eroi. Tre, Darth Vader. Non mi serve aggiungere altro. Resta in scena si e no per tre minuti ma la sua massiccia presenza schiaccia quella di tutti gli altri e si fa pesantemente sentire. All'inizio temevo si trattasse di una tamarrata ma Ewards lo ha messo in scena talmente bene da risultare a dir poco spaventoso. Il finale in cui la sua entrata in scena è preceduta dal rumore dell'inconfondibile respiro è qualcosa di maestoso.

Sappiamo tutti che alla fine della fiera ogni film di Star Wars ha più o meno la stessa struttura di base. Di mezzo c'è sempre uno scudo deflettore da distruggere, una guerra da combattere, una rischiosissima missione da portare a termine e il montaggio finale alternato a due o tre sequenze. Rogue One ha quel pizzico di originalità che forse mancava ai precedenti film. I personaggi non sono mai troppo buoni né troppo cattivi. La ribellione stessa mette in dubbio la sua esistenza di combattenti che combattono per una giusta causa, il più delle volte senza sapere cosa sia davvero giusto. Guerre intestine all'interno della ribellione stessa, persone incerte, corrotte e problematiche. Tutti aspetti interessanti che nei capitoli precedenti non venivano mostrati. Questa è l'originalità di cui parlavo, questa è l'idea per una bella sceneggiatura e complimenti non solo a Gareth Edwards, per aver dato quel tocco da war-movie al tutto senza esasperare lo spettatore con virtuosismi registici a cui è facile abbandonarsi, ma anche a Chris Weitz e Tony Gilroy per aver scritto una storia nella storia davvero ma davvero bella. Dimenticavo, per tutti questi anni mi sono sempre domandato dove i ribelli avessero rubato le informazioni sulla Morte Nera divertendomi ad immaginare il mondo di Star Wars prima ancora dell'entrata in scena del torpediniere stellare che apre le danze dell'intera saga ideata da George Lucas. Ora mi piace pensare che Una Nuova Speranza inizi esattamente 5 minuti dopo la fine di Rogue One, con Leia che annuncia indirettamente l'avvento della salvazione. Pollice in su per questo spin-off. Voto 8