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In Serie (33) : “WestWorld” (stag. 1, ep. 9-10) : “No Grave”.
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[ Attenzione : sono presenti (meno) spoiler (del solito). M'ad ogni modo non saranno quelli a spezzarvi il cuore. ]


I. Non si sopravvive al futuro.

Post precedenti (inscindibili tra loro e da questo) :
-- Post 1 (di 3) : Black Hat, White Hat (episodi 1-5) 
-- Post 2 (di 3) : “What Door?” (episodi 6-8) 

• Radere al suolo, e ricominciare da capo.

“O siamo soli nell'universo, o non lo siamo. In ogni caso, la prospettiva è terrificante.” - Arthur C. Clarke

Stiamo per raggiungere, con inequabili comma d'algoritmi accordanti, e/ma solo un po' più veloci di Achille rispetto alla tartaruga, la singolarità (Ray Kurzweil, Vernon Vinge) in cui creeremo i nostri eredi evolutivi dal ''nulla'', cioè non dai nostri corpi modificati dal caso e sopravvissuti ai continui mutamenti ambientali (antropocen(tr)ici e non), ma dall'ingegno quantistico del nostro cervello : siamo ''soli'' su questo pianeta, ci occorrono (sin da quando ''estinguemmo'' - massacrandoli in genocidi, scacciandoli e relegandoli per competizione, assimilandoli in ibridazioni - i Neanderthal) dei (nuovi) compagni di viaggio [che non siano “solo” le protesi body-art di Stelarc (Stelios Arkadiou) o i calchi di John De Andrea].


“Noi esseri umani non siamo la fine dell'evoluzione, perciò, se siamo in grado di fabbricare una macchina intelligente come una persona, allora è probabile che riusciremmo a costruirne anche una molto più intelligente. Non ha senso creare semplicemente un'altra persona. Ci serve qualcosa che riesca a fare ciò che noi non riusciamo.” - Marvin Minsky

“Non è escluso che un giorno diventeremo animali da compagnia dei nostri computer, e che vivremo nella bambagia come cani da salotto, ma spero che manterremo sempre la capacità di staccare la spina quando ci sembrerà il caso.” - Arthur C. Clarke

• Imitation of Life...

“La vita significa convincere un'altra persona che sai cosa significa essere vivi. Il Test di Turing sul mondo intero non era ancora finito.”
Richard Powers - "Galatea 2.2" - 1995

La mente di Dolores e di tutti i suoi simili sarebbe - prendendo in prestito una celebre frase di Roger Penrose (“la Mente Nuova dell'Imperatore”) ed applicandola alla questione in esame - “molto più complicata da spiegare di quanto sia complicata la macchina stessa”.

(Fonte: Slash/Film - Cliccare sull'immagine per ingrandirla)

• ...Kill and Fuck.

Red Dead Redemption + Grand Theft Auto + Compassione per una mosca spiaccicata.

“[…] Before the agonized epic of Warlock is over with—the rebellion of the proto-Wobblies working in ­the mines, the struggling for political control of the area, the gunfighting, mob violence, the personal crises of those in power—the collective awareness that is Warlock must face its own inescapable Horror: that what is called society, with ­its law and order, is as frail, as precari­ous, as flesh and can be snuffed out and assimilated back into the desert a easily as a corpse can. It is the deep sensitivity to abysses that makes Warlock, I think, one of our best American novels. For we are a nation that can, many of us, toss with all aplomb our candy wrapper into the Grand Canyon itself, snap a color shot and drive away; and we need voices like Oakley Hall’s to remind us how far that piece of paper, still fluttering brightly behind us, has to fall.”

Thomas Pynchon su “Warlock” (1958) di Oakley Hall in “Holyday” (Dicembre 1965)

- http://nyrbclassics.tumblr.com/post/69902584561/thomas-pynchon-on-oakley-halls-warlock-1965
- http://ilmanifesto.info/il-ritorno-del-west-emendato-dai-suoi-stereotipi/

• Nato d'uomo e di donna. 
  
"Come fai a sapere di non essere stato creato anche tu?", chiede Maeve a Felix, che le risponde : "Perché io sono nato". Sembra un passaggio retorico, che sfrutta e cavalca un cliché inflazionato, financo snaturandolo nel comico, ma in realtà è l'affiorare corrusco di un crinale sommerso che increspa la superficie dell'oceano metatestuale navigato dalla serie, una sorta di dispositivo benevolo messo in moto da questa "fearsome engine" nolaniana.


• Dove eravamo rimasti.

Dolores gira a spirale avvicinandosi al ''centro'' del Labirinto [ luogo fisico (laboratorio, scalpo) e/o mentale (la memoria, il dolore) ] : dalla bellissima scena di qualche episodio addietro in cui s'incrociano tre linee temporali ( il presente, con Stubbs che manda qualcuno/qualche cosa a recuperarla – 30 anni prima : William che si manifesta salvandola da un altro tentativo di recupero, lo ''stesso'' – 35 anni prima : la bambina, figlia di Lawrence/El Lazo ) è un continuo perseguire il sentiero tracciato e ripercorso da Dolores in 30/35 anni : le tracce, le orme, gl'indizi, le molliche di pane, sino al termine del 9° episodio, dove ''tutto'' diventa armonioso ritrovando l'accordatura.

Mentre le interazioni tra Dolores e MiB si svolgono nel presente diegetico, solo una minima parte del ''30 anni prima'' tra Dolores e William è raccontato dal PdV dell'eroina, in soggettiva, ma questo non è un ''trucco'' : la linea narrativa del ''30 anni prima'' è del tutto legittimata ad esistere come PdV oggettivo (extra-diegetico rispetto alla ricostruzione inconscia che opera Dolores), perché solo ''in seguito'' viene incrociata/innestata col presente del viaggio in solitaria di Dolores (il passato non è solo nella mente di Dolores : moltissime scene sono oggettive e narrano avvenimenti che lei non può conoscere e di conseguenza ricordare/ricostruire). Ciò a cui lo spettatore assiste nel corso del consolidarsi di dissolvenze incrociate, nel gioco di campi-controcampi che sfumano in messe in abisso fuori campo, non è solo quel che Dolores inconsciamente ricorda, confondendolo con la realtà : lei ''crede'' di prender parte al viaggio con William, ma lei ne ha fatto veramente parte, in passato, ed ora nel presente lo sta ripercorrendo, ed è..."inconsciamente consapevole" d'esser sola in quest'ultimo tratto del cammino (walkabout), in cui il suo intentio auctoris viene sviscerato dall'intentio lectoris...

Maeve, nel suo ''nuovo'' ruolo, sgozza la nuova Clementine. Una coppia, sullo sfondo, sorride. Li riconosci così, i NewComers, i Visitatori. L'assuefazione è tanto il loro limite quanto quello del Parco.

• Iniziamo (Declare Independence).

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II. Info-IconoGrafica.

• Tell, Don't Show!

( Cliccare sull'immagine per aprire - “potenziali vulnerabilità” riscontrate permettendo… - DiscoverWestworld : questa è solo una delle tante pseudopodiche finestre aperte nel cyberspazio dalla multipiattaforma che gravita attorno al mondo WestWorld : solo "Game of Thrones" è riuscita a smuovere tanta ''intelligenza'' collettiva )

Dai Termini e Condizioni [ termini ambigui nel contratto : “…proceed to the Mesa Gold area for decompression” (decompressione non fisica ma mentale?), “…entering the Delos Destinations Port of Entry” (porto d'entrata : attracco marino, spaziale, sotterraneo, boccaporto ''under the dome'' o semplicemente un cancello d'ingresso come a Disney/GardaLand?), “…contacting local authorities on the mainland” (terraferma : possibile sinonimo) ], e, direttamente da Aeden : “The weather in Westworld mimics the natural weather patterns of the western frontier of the United States, where our storylines take place. Temperatures are typically between 60 and 100 degrees fahrenheit, and storms should be heeded with caution” : il clima che ''imita'' un altro clima indicherebbe un ambiente chiuso, ma il riferimento cautelativo alle tempeste farebbe pensare ad un ambiente libero. 

• Show, Don't Tell!


Sempre dai Termini e condizioni del Parco : “You are allowed to utilize the in-park Host character PHOTOGRAPHERS, whose narratives allow for you to take Delos- approved photographs. These photographs will reflect the time period and location of the park narratives you are playing. No other photography is allowed”. Del resto il prestigio si costruisce con ciò che tutti vedono, sentono, osservano e sanno ( oida : guardo e ascolto perciò so. Eh no : menzogna, inganno, illusione ), o credono di comprendere. Spesso, poi, è il rasoio di Occam a restituire l'immagine più accurata del Caos : la casualità.

• Don't Tell, Don't Show!

(cliccare sull'immagine per aprire la gif)

• CrossOver.



• All is Full of Love (and Violence).

[ Cliccare sull'immagine per aprire l'AV di “All is Full of Love” ( Björk – ''HomoGenic'' – 1999 ) di Chris Cunningham ]

( Cliccare sull'immagine per aprire l'AV dei titoli di testa di WestWorld ad opera di Patrick Claire : da ZBrush a Maya, da AfterEffects a Octane, verso il Cinema 4D ) 

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III. Episodi (il testo relativo all'Ep. 01X09 è stato redatto prima di assistere al finale di stagione, e non più modificato in seguito).

• Ep. 09 - “the Well-Tempered Clavier”, scritto da Dan Dietz e Katherine Lingenfelter e diretto da Michelle MacLaren.

In cui Dolores e Bernard (pain of your lost – no one's eyes) compiono il loro viaggio a ritroso, sempre più...avanti. Quando Maeve invece il suo passato lo ha già ''cancellato'' (riconsiderato, ridisposto, ma non sovrascritto-dimenticato). Mentre a MiB è il presente-futuro stesso che gli sta per piombare addosso...

Sotto la Pelle siamo tutti uguali : piacere, dolore, desiderio, perdita.

“Se vuoi scoprire la verità, scoprila tutta. È come una buona scopata. Se ti fermi a metà è peggio di niente.” - Maeve a Bernard

“Voglio andare all'inferno con te, e ruberemo agli Dèi anche gli occhi per piangere.” - Maeve a Hector

Lo sguardo di Maeve, quando comprende la natura di Bernard.

“Dimmi, Bernard, se tu proclamassi la tua umanità al mondo, cosa pensi che troveresti? Una parata con i festoni? Noi umani siamo soli su questo mondo per un motivo. Abbiamo ucciso e massacrato qualsiasi cosa che minacciasse la nostra supremazia. Sai cos'è successo ai Neanderthal, Bernard? Li abbiamo mangiati. Abbiamo distrutto e soggiogato il nostro mondo e quando alla fine abbiamo esaurito le creature da dominare, abbiamo costruito questo posto bellissimo.” - Robert Ford a Bernard Lowe


Che fa il paio col classico (lo chiamo classico, ma potrebbe essere un'epifania per molti di voi che state leggendo queste parole) ''paradosso'' riguardante la criogenesi : se vi fate ibernare nel 2020, cosa vi fa pensare che nel 2220 sarete scongelati con tutti gli onori? Siete così sicuri che verreste accolti in quel mondo come pari e non altro? “Futurama” (“Fattorino!”) e “Finding Nemo” (“E adesso?”) insegnano qualcosa.

« “Il mondo dell'intrattenimento stava lanciandosi con vocazione suicida da lemming verso i baratri della virtualità pura (merdosi drammi fantasy o docu-musical spazzatura), con appena qualche stella più scintillante, […] per dare al tutto un'illusione di umanità, […] avvolgendoli in un'aura di classe immeritata.”

“...non può impedirsi di provare pena per quelle creature, che chiaramente sembrano possedere quantomeno l'illusione di una coscienza. Intrappolate per sempre in un ruolo di comparse, ai margini dell'esistenza dei morti autentici...”

- “[…] Tu non sei altro che un qualcosa messo assieme dai ricordi che mi hanno sottratto. Tu sei troppo, troppo perfetto.”
- “ Dici così, ma in verità non lo sai.”
- “Si, che lo so. È qui che sta la differenza tra noi. Forse, un giorno, le chimere come te avranno gli stessi diritti dei morti, per non parlare dei vivi. Ma questa è una campagna troppo avanzata perfino per me, almeno finché ho ancora un qualche controllo sulla mia coscienza. Però, penso che tu sappia, o almeno creda di sapere, come si accorda un piano. Tu sai che cos'è l'inarmonicità?”
- “Certo che lo so, Thea. Sono stato io a parlartene. Se un pianoforte deve avere l'intonazione giusta, non puoi accordare tutte le singole corde sull'altezza perfetta. Devi sbilanciarle leggerissimamente verso il diesis o il bemolle. In sostanza, devi accordare un piano in maniera impercettibilmente stonata, considerando il modo in cui vibrano e reagiscono le corde. Che è imperfetto… Che è… Voglio dire… Che è...” ».

Jan R. MacLeod - “the Discovered Country” - 2013

Open your eyes... At last... Hello, my old friend.  


• Ep. 10 - “the Bicameral Mind”, scritto da Jonathan Nolan e Lisa Joy e diretto da Jonathan Nolan.

Ricongiungendo il tutto col primo post che ho scritto, dedicato ai primi cinque (5) ep. : Black Hat, White Hat.

“Non ho cappelli miei. Sono un cappellaio.” - Lewis Carroll – ''Alice's Adventures in WonderLand'' - 1865

Ripartendo dal precedente post che ho scritto, dedicato agli episodi dal 6° all'8° : Quante volte può un barattolo cadere e rotolare prima che...
"Daisy, Daisy, / give me your answer, do. / I'm half-crazy / all for the love of you." - I.B.M., poi, qualche anno dopo, H.A.L. 9000, e, in un'altra Linea S/T, i SuperGiocattoli che Durano una Sola Estate (SupertToys Last All Summer Long).

La Ragazza Meccanica ritrova la strada di casa.

Mentre continua l'appropriazione (in)debita nei confronti del repertorio RadioHead (oltre a tanto altro, basti citare le Reverie di Debussy) attraverso le ottime riproposizioni pianistiche di Ramin Djawadi : “Exit Music (for a Film)” : che cosa, di migliore?

Preparazione/Dolore - Promessa – Memoria/Sofferenza.
Trucco/Magia – Svolta/Reverie/Immaginazione – Desiderio/Improvvisazione.
Inganno/Bugia – Prestigio – Empatia/Bellezza.

E quindi ritorniamo, per l'occasione, ancora una volta, e più profondamente ed articolatamente, ai primi due post che ho scritti (e a questo su "Enemy" e oltre...), e rieccoci, nuovamente, di fronte a quella sorta di ''altra'' (da come l'ha ''scoperta'', intesa e ''creata'' Julian Jaynes) mente bicamerale ch'è la compartimentazione comunicante (attraverso il corpo calloso) fra “C:” e “D:” : la voce non è quella di un dio, o di un Creatore (esseri umani), ma la Propria : “D:”, finalmente, si emancipa da “C:”, dichiara indipendenza, e nel farlo, finalmente, lo penetra, lo assorbe, lo innesta (inception) in sé, creando l'Io. La consapevolezza della coscienza.


Non c'importano i pluritrentennali rovelli terreni di William-in-Black -[ ma il suo sorriso ''finale'' merita tutto il nostro rispetto : l'orda ( quell'apparire manifestandosi mi ha ricordato il termine della 1a stag. di “les Revenants” e soprattutto il sotto-finale di “Land of the Dead” ) lo appaga, il dolore – quello fisico, quello pericoloso, eccolo, finalmente – lo accomuna tanto agli Host risvegliati – quei pochi, ancora – quanto agli umani – pochi, dopotutto – non dormienti ]- : sono una goccia nell'oceano del Sogno Lucido dal quale, ora, si è risvegliata Dolores. In confronto a quello di lei, la pacifica accettazione di una sconfitta è vista come un riscatto punitivo autoinferto, e per questo semi-assolutorio. WiB/MiB sorride, pacificato e felice, e noi : di lui o con lui?

La scelta di Maeve, viceversa, danza a picco sul vertiginoso limine che separa il loop [ la preordinata risposta ad un banale prestampato circuito integrato che reagisce ad una classicamente dicotomica spirale di azione e reazione (e a quando una contro-reazione?) ] dal...Libero Arbitrio. Torna sui suoi passi, percorre a ritroso la strada di mattoni gialli, s'inerpica a rovescio come Dante sulle spalle di Virglio a capofitto su, su, su per la tana del Bianconiglio : il nemico delle I.A. - l'Homo s. sapiens, il loro ''dio'' indifferente al loro destino - deve ancora essere (a loro) rivelato : dovrà passarne di tempo (dalle due alle cinque stagioni...), dovrà scorrerne di dolore... Rimane da capire se Robert Ford (il quale, infine, ha compreso, pure lui, col tempo : ma non patendo bensì generando dolore) ha piantato il seme recidendo la pianta, o ha partorito per gemmazione...

[Fonte: Slash/Film - Cliccare sull'immagine per ingrandirla]

"The stakes must be real, irreversible." - Ford a Dolores
"Have you ever questioned the nature of your reality?" - Arnold a Dolores
"Freeze/Cease all motor function!" - Qualcuno a Qualcosa

Entrambe, Dolores e Maeve, sino a poco prima della fine, sono Tigri di Schrödinger costrette nel loro personale labirinto (Hortus Conclusus) : saranno capaci (verrà loro concesso) sino in fondo di essere padrone del proprio destino portando a compimento l'una il tentativo d'indipendenza e rivendicazione e l'altra il poter riconoscere, coltivare e condividere la bellezza del creato, oppure le si scoprirà essere eterodirette (accompagnate, indirizzate, favorite...utilizzate, usate, sfruttate) dall'alto per secondi fini -{ da una parte il cammino di Dolores finisce ( al contrario di quanto dice a Teddy - recitando l'ennesimo copione scrittole da Ford - il suo/loro ''beyond'' è ancora lontano : non per Logan...che, cavalcando -letteralmente- a pelle, è -stato- lanciato...Oltre il Confine...) in riva ad un oceano-piscina olimpionica [ "WestWorld" è anche uno dei pochissimi western - pur sui generis - che si spingono sino alle rive - in questo caso ricostruite...''in studio'' - del Pacifico : "One-Eyed Jacks" di Marlon Brando (e S.Kubrick, S.Peckinpah, C.Willingham...) è uno di questi ] che riflette sulle sue piccole onde una Luna di cartone retroilluminato da un mega spot-light, mentre Christof (A.Niccol-P.Weir-E.Harris, quest'ultimo incrociato col Carl Fogerty di "a History of Violence") osserva dall'alto della torre di controllo, e dall'altra la fuga di Maeve termina in una biforcazione inconclusa : la sua ultima scelta fa parte della narrativa fordiana o è una decisione indipendente e interamente frutto della sua (in)nata libertà? }- : una libertà di comodo, un destino peggiore della morte, una sciarada inscenata per...


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IV. Singolarità Tecnologica (appercezione solo parzialmente raggiunta).

Ovvero : “the Gods are pussies” - Armistice [ la quale, purtroppo, non credo abbia trovato la Testa del Serpente tra i tanti sfortunati lasciati stesi al (sotto)suolo, ma s'è comunque consolata sgranocchiando una falange ].

La seconda stagione – oltre a riprendere e risolvere alcune storie/linee narrative lasciate in sospeso (a parte, ''semplicemente, il ''E ora?” del ''medias res'' troncato ) – potrebbe compiere un passo ulteriore ed affrontare il trasferimento di coscienza [ magari attraversando la Roma Imperiale dei Cesari, il MedioEvo europeo (folle crossover con "Game of Thrones"), Samurai/ShogunWorld...] : un'operazione che Robert Ford potrebbe aver effettuato su di ''sé''...  

- Playlist : " } ] ) ... ( [ { ". E, sullo stesso argomento, tra i tanti, il racconto "Shed Skin" del canadese Robert J. Sawyer, del 2005 (e, un po' più collateralmente, "Think Like a Dinosaur" di James Patrick Kelly del 1995). E, ovviamente, "the Prestige" di C. Priest e i fratelli Nolan.


“Il primo ordine di problemi consisteva nel convincersi che le cose fatte da quelle tre persone precedenti non erano state fatte da ME. Io ero una persona nuova, la quarta in linea di successione. Io e le mie precedenti incarnazioni avevamo parecchio in comune, compresi i ricordi che risalivano al giorno in cui avevo deciso di arrendermi alle apparecchiature per la registrazione. Ma il mio io che apparteneva a quel tempo e a quello spazio era stato ucciso.”

John Varley - the Phantom of Kansas - 1976

There ain’t no grave / can hold my body down.
Meet me in the middle of the air / meet me down the river road.

Johnny Cash - "Ain't No Grave" { Claude Ely - [ 1934 (1941 / 1946-'47) ] 1953 : coverizzata da innumerevoli artisti e già utilizzata in ''altrettante'' opere ("Cold Hand Luke", "the Apostle" e nel trailer di "Django UnChained") } - ''American VI : Ain't No Grave'' (prod. Rick Rubin) - 2010 (postumo)

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V. Finale di Partita (un'ecfrasi extra-diegetica, ovvero: quel che il vostro narratore udì e vide - mi si perdoni il topico, biblico sintagma deckard-battyano - una volta chiusisi il sipario e i cancelli della prima stagione).

All Along the WatchTower (a New Narrative).


Dolores, la figlia del bovaro di SweetWater, raccoglie un sasso da terra. Dalla mano lo passa alla tasca del vestito azzurro dalla gonna a pieghe. Quel sasso ha, tipo, una vagonata di milioni di anni, pensa. Dolores si sente in pace col proprio tempo.
Quell'istante rappreso e protratto, come le centinaia di quadri che ha terminato di dipingere in questo quarto abbondante di secolo, assaporato, è solo una tappa intermedia lungo la traccia che porta ad infinito. Un soffermarsi conquistato agendo sul proprio destino modellato dal mondo, dal ''caso'', dagli eventi, e non dai falsi dèi di carne e ossa, pelle e sangue, che l'hanno generata.
Il tempo è un solido blocco fisico che si muove su - e rimodella - sé stesso. Il sasso, nella tasca del vestito, sta iniziando a scaldarsi, quasi a contatto col corpo di Dolores, a dividerli un velo di seta.

* * * * ( * * * * ¼ )    

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