Il primetime è sopravvalutato. Prima di tutto dalle reti che si dannano per attirare la nostra attenzione dandosi battaglia e cambiando i titoli dei film fino all'ultimo momento (e mettendo noi di FilmTv.it, che dobbiamo prestare un servizio a voi, gli spettatori, in condizione di non essere precisi come dovremmo, come vorremmo). Ma se ci pensate bene, il primetime è sopravvalutato anche da noi spettatori e si potrebbe cambiare paradigma completamente.
Abbiamo lavorato tutto il giorno, siamo tornati a casa di fretta con una cena da preparare, eventuali figli da sfamare, lo stato della casa che grida vendetta. Apparecchiamo, cuciniamo, mangiamo, sparecchiamo, mettiamo a letto i bambini, riordiniamo le idee per il giorno dopo e alla fine di questo vero e proprio tour de force arriviamo a depositarci sul divano, proprio sulla soglia del mitico primetime, completamente sfatti. A meno che il film non sia un thriller irresistibile, lo sguardo si annebbia e comincia una specie di resistenza ad oltranza e, se siete in coppia, un teatrino. A quel punto ci sono solo due possibilità nello Sliding Doors appena contemplato.
Scenario 1
La testa è rigida, l'occhio cede ma in uno stato di semiveglia ci si controlla a vicenda tipo polizia:
“Stai dormendo.”
“No, figurati! E tu?”
“No, ma va, sto benissimo.”
”Ti ho visto, avevi gli occhi chiusi.”
“Nono, stavo solo assaporando e memorizzando questo bel dialogo.”
"..."
Ci si sfibra a vicenda negandosi il sonnellino fino ad arrivare apparentemente svegli alla fine del film del quale ci si ricorda distintamente solo i titoli di testa, esiste l’impressione di essere stato sveglio e di avere visto delle immagini ma sarebbe impossibile richiamare alla memoria dati sufficienti anche solo per scrivere una sinossi per VeroTv. Devastati, spegniamo la tv e andiamo a letto. Barcollando e svuotati. Quel che è peggio è che la sensazione di vuoto non si scolla neanche la mattina dopo. È il senso di colpa del cinefilo, bruttissima bestia.
Scenario 2
Avreste voluto domare il temuto abbiocco ma quando è arrivato avete deciso di non contrastarlo. Vi siete detti "solo mezz’ora" e invece quando vi risvegliate l’orologio della tv in standby è lì che lampeggia senza pietà. È mezzanotte. Sono passate tre ore. Avreste potuto guardare un film di Bela Tarr, due film normali, tre puntate di una serie e invece niente.
Il dilemma, di nuovo, si (s)compone come segue in un secondo livello della storia in cui avete guadagnato altre due possibilità: imbestialendovi per il tempo perso, il film mancato, gli orari sfasati, vi alzate dal divano con passi malfermi, la mente è annebbiata, cedete a questo apparente malessere e andate a letto di pessimo umore, bestemmiando contro la vostra mancanza di volontà, la vostra disorganizzazione, la stanchezza, l'ufficio, il capo, i bambini, le cavallette.
L’alternativa è lasciare che qualche minuto dissipi la nebbia per poter cavalcare la situazione (tanto ormai la stanchezza è superata e le ore piccole sono vicine) e trasformare la serata in qualcosa di rilassante, godurioso e appagante. È allora che date la svolta: vi alzate, fate uno spuntino, vi fate un caffè e vi piazzate sul divano.
E guardate un film dopo l’altro fino alle quattro di mattina. Perché a quel punto i film hanno un gusto particolare, un senso di esclusività, un valore aggiunto. Lo sapete bene voi nottambuli, cinefili insonni, animali notturni, e non solo perché Ghezzi vi costringe a fare le ore piccole nel weekend. Voi sapete che i film visti di notte, per dare un senso all'insonnia, guardati nel silenzio della città e nella più totale libertà hanno un sapore diverso e danno un piacere particolare.
Prendete sonno alle quattro, dormite altre tre ore, che sommate a quelle tre sottratte alla tirannide del primetime sono sufficienti a darvi la netta impressione di essere riposati e pronti per iniziare la giornata. Possibilmente una splendida giornata.
Quante sorprese vi ha regalato la notte? Agli insonni di professione e a quelli occasionali? Quante scoperte avete collezionato e avete spacciato agli amici? Ma soprattutto, i film della notte sono un piacere strettamente cinefilo o quel mix particolare di elementi che rende le visioni notturne speciali è patrimonio di tutti? A noi quest’ultima notte ha regalato un vorticoso, preciso, prezioso ritratto delle differenze e delle similitudini tra un vero amore ed un’infatuazione. Un film che riesce ad essere al tempo stesso libero e compatto e che non smette di rilasciare la sua verità:
- Sometimes I just want something new, you know? New things are shining.
- New things get old.
Take This Waltz (2011)
E se volete partecipare al movimento per la liberazione dal giogo del primetime condividendo e spacciando le vostre scoperte della notte, potete farlo commentando proprio qui sotto, quando volete. Durante il primetime siamo chiusi, ma dopo mezzanotte è meglio.
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