Espandi menu
cerca
Sulla newsletter di FIlmTv.it
di Database
post
creato il

L'autore

Database

Database

Iscritto dal 31 gennaio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 209
  • Post 227
  • Recensioni 8
  • Playlist 32
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

 

Voglio raccontarvi una cosa e chiedervi consiglio. Non so quanti anni siano che scrivo la newsletter. Abbiamo perso alcuni pezzi e non trovo più le tracce. Sicuramente lo è dal 2011, ma penso anche da alcuni anni prima, anche se il formato era diverso.
Da qualche anno - e anche qui non so da quanti - abbiamo iniziato ad alternarci io, Database, e End User (e questo chi ci segue lo sa bene).
Provate a immaginare cosa voglia dire scrivere una mail che viene mandata a 66 mila persone (in realtà il numero reale di chi la legge non è noto, sappiamo solo quante ne vengono mandate), direttamente nella loro casella di posta. Che non è - sia ben chiaro - come scrivere un articolo (che magari se il media lo consente arriva anche a molti più lettori). È assai diverso: un articolo ha un tema preciso (un fatto, una notizia, un commento) e di solito si sceglie di leggerlo (dal titolo, in primis). Questo oggetto invece arriva nelle vostre casella di posta ogni settimana e non avete scelto di leggerla. Se l’aprite potete farlo, ma già quel click ha dietro di sé una scelta.
Ora provate a immaginare: cosa scrivereste a 66 mila persone che si aspettano di leggere - se se l’aspettano - una newsletter inviata dal sito di cinema cui sono registrati?
Questo problema è, ogni settimana, vagamente inquietante. Noi abbiamo fatto una scelta: poiché FilmTv.it è un sito di cinema in cui tutti possono scrivere - non solo recensioni, ma anche post liberi purché in qualche modo pertinenti - abbiamo scelto di scrivere spesso in prima persona, raccontando non grandi fatti del mondo del cinema o notizie esclusive (che non abbiamo), ma uniformando questo che sembra un po’ un editoriale (in definitiva lo scrivono le persone che hanno fondato il sito 14 anni fa e che ancora oggi lo dirigono) allo stile dei post degli utenti. Del resto lo diciamo spesso: siamo noi stessi i primi utenti del nostro stesso sito.
In qualche modo abbiamo all’inizio pensato che volevamo anche dare un po’ l’esempio, il “la”: abbiamo pensato di scrivere così - in modo informale, in prima persona, raccogliendo pensieri a volte o spesso trasversali più o meno legati alla cronaca cinematografica ma anche spesso legati alla cronaca “interiore” - per mostrare anche che questa scrittura era possibile e ben accetta su FilmTv.it. Per mostrare che non bisogna essere giornalisti provetti o parlare di macroeventi: per rendere evidente che il commento sui fatti ritenuti interessanti è una possibilità aperta a tutti.
Il dubbio resta a ogni invio tuttavia. Un dubbio che ha un punto critico finale, un climax, nel momento in cui salviamo il nostro scritto, lo depositiamo nel backend del sito e selezioniamo un casellina “pronta, da spedire”. E quel dubbio è determinante, cruciale: “ma questa cosa interesserà a qualcuno”?
Ogni tanto qualcuno ci aiuta a toglierci il tremendo dubbio. Ci scrive dicendoci: "grazie, vi seguo sempre". Non sapete quanto aiutino quei grazie. Addirittura capita, è capitato, che se manchiamo un invio o se qualcosa va storto ci sia chi scrive: “ma la newsletter?” Quei messaggi francamente scaldano il cuore. E aiutano a superare le difficoltà.
Allora così, un po’ per fare l’appello, un po’ per riattivare i pensieri, mi viene da chiedervi: ci siete? va tutto bene? Avevate compreso il nostro intento? Avreste voglia di un cambiamento? Vi siete mai chiesti: “ma che diamine vogliono questi e perché ci raccontano sempre i fatti loro?”.
Commenti, suggerimenti, ipotesi di cambiamento, critiche: non c’è nulla che non sia ben accetto. 

 

PS 1 Non siamo stati selezionati per il premio Macchianera. Per una volta che chiediamo di votarci non entriamo manco nelle cinquine. Lo sapevo: chiedere porta sfiga.

PS 2 Permettetemi di dire che questo è un giorno particolare: muore Dario Fo, un grande Nobel per la letteratura e lo stesso premio proprio oggi va finalmente a Bob Dylan, un’altro grandissimo. È difficile scegliere se essere tristi o felici.

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati