
Voglio raccontarvi una cosa e chiedervi consiglio. Non so quanti anni siano che scrivo la newsletter. Abbiamo perso alcuni pezzi e non trovo più le tracce. Sicuramente lo è dal 2011, ma penso anche da alcuni anni prima, anche se il formato era diverso.
Da qualche anno - e anche qui non so da quanti - abbiamo iniziato ad alternarci io, Database, e End User (e questo chi ci segue lo sa bene).
Provate a immaginare cosa voglia dire scrivere una mail che viene mandata a 66 mila persone (in realtà il numero reale di chi la legge non è noto, sappiamo solo quante ne vengono mandate), direttamente nella loro casella di posta. Che non è - sia ben chiaro - come scrivere un articolo (che magari se il media lo consente arriva anche a molti più lettori). È assai diverso: un articolo ha un tema preciso (un fatto, una notizia, un commento) e di solito si sceglie di leggerlo (dal titolo, in primis). Questo oggetto invece arriva nelle vostre casella di posta ogni settimana e non avete scelto di leggerla. Se l’aprite potete farlo, ma già quel click ha dietro di sé una scelta.
Ora provate a immaginare: cosa scrivereste a 66 mila persone che si aspettano di leggere - se se l’aspettano - una newsletter inviata dal sito di cinema cui sono registrati?
Questo problema è, ogni settimana, vagamente inquietante. Noi abbiamo fatto una scelta: poiché FilmTv.it è un sito di cinema in cui tutti possono scrivere - non solo recensioni, ma anche post liberi purché in qualche modo pertinenti - abbiamo scelto di scrivere spesso in prima persona, raccontando non grandi fatti del mondo del cinema o notizie esclusive (che non abbiamo), ma uniformando questo che sembra un po’ un editoriale (in definitiva lo scrivono le persone che hanno fondato il sito 14 anni fa e che ancora oggi lo dirigono) allo stile dei post degli utenti. Del resto lo diciamo spesso: siamo noi stessi i primi utenti del nostro stesso sito.
In qualche modo abbiamo all’inizio pensato che volevamo anche dare un po’ l’esempio, il “la”: abbiamo pensato di scrivere così - in modo informale, in prima persona, raccogliendo pensieri a volte o spesso trasversali più o meno legati alla cronaca cinematografica ma anche spesso legati alla cronaca “interiore” - per mostrare anche che questa scrittura era possibile e ben accetta su FilmTv.it. Per mostrare che non bisogna essere giornalisti provetti o parlare di macroeventi: per rendere evidente che il commento sui fatti ritenuti interessanti è una possibilità aperta a tutti.
Il dubbio resta a ogni invio tuttavia. Un dubbio che ha un punto critico finale, un climax, nel momento in cui salviamo il nostro scritto, lo depositiamo nel backend del sito e selezioniamo un casellina “pronta, da spedire”. E quel dubbio è determinante, cruciale: “ma questa cosa interesserà a qualcuno”?
Ogni tanto qualcuno ci aiuta a toglierci il tremendo dubbio. Ci scrive dicendoci: "grazie, vi seguo sempre". Non sapete quanto aiutino quei grazie. Addirittura capita, è capitato, che se manchiamo un invio o se qualcosa va storto ci sia chi scrive: “ma la newsletter?” Quei messaggi francamente scaldano il cuore. E aiutano a superare le difficoltà.
Allora così, un po’ per fare l’appello, un po’ per riattivare i pensieri, mi viene da chiedervi: ci siete? va tutto bene? Avevate compreso il nostro intento? Avreste voglia di un cambiamento? Vi siete mai chiesti: “ma che diamine vogliono questi e perché ci raccontano sempre i fatti loro?”.
Commenti, suggerimenti, ipotesi di cambiamento, critiche: non c’è nulla che non sia ben accetto.
PS 1 Non siamo stati selezionati per il premio Macchianera. Per una volta che chiediamo di votarci non entriamo manco nelle cinquine. Lo sapevo: chiedere porta sfiga.
PS 2 Permettetemi di dire che questo è un giorno particolare: muore Dario Fo, un grande Nobel per la letteratura e lo stesso premio proprio oggi va finalmente a Bob Dylan, un’altro grandissimo. È difficile scegliere se essere tristi o felici.
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Ultimi commenti Segui questa conversazione
Ogni tanto scorro la sezione delle "Promozioni" della mia mail e mi ritrovo davanti una lista infinita di "FilmTV" tra i mittenti.
Leggo e conservo tutte le newsletter e ogni tanto magari, a quelle che preferisco, do anche una rilettura.
Mi ricordo tra le migliori "Se ride o se piagne?" oppure quella di cui non mi ricordo il titolo, in cui Database finse di essere rimasto in stato catatonico per diversi giorni davanti alla televisione, catturando stralci della programmazione di La7.
In genere quando ricevo una newsletter l'opzione a è fare unsubscribe, l'opzione b è darle una scorsa e cestinarla. Le vostre invece le trovo interessantissime: le leggo con attenzione da cima a fondo e poi non ho cuore di eliminarle e le tengo lì perché magari poi le rileggerò. Questo sito è grandioso e la newsletter mi piace molto.
Grandi! L'unica newsletter che leggo sempre...e ne ricevo tante! Trasmettete passione! Bravi
Non vedo il problema, visto che coinvolgere e rendere partecipi in qualcosa che si condivide come il cinema è un privilegio, direi anche doveroso visto che, sul sito, lo scambio culturale è all'ordine del giorno.
L'importante è rimanere sempre rispettosi, interessati, originali.
Far capire, poi, che ci si tiene non è sbalgiato, per quanto mi riguarda...
Poi ognuno decide se leggere la newletter o meno, ma i rapporti a senso unico non portano nulla di buono: la cultura è dialogo, prima di tutto.
Continuate pure, nulla in contrario!
O Capitano ! Mio Capitano !
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