Diario di Bordo di Venezia : giorno 4

Giornata nuvolosa, migliorerà? Oggi la mattinata si apre con Paolo sorrentino e il suo The young Pope fuori concorso e Brimstone di Martin Koolhoven in concorso, entrambi alle 8.30. Il gruppo perciò si divide in 2, io con Spaggy e Supa optiamo decisamente per Brimstone e il suo folle predicatore.

Avevo caricato di aspettative questo film, o forse mi aspettavo qualcosa di differente, o forse non sono più adatta per film che superano i 120 minuti, ma alla fine della proiezione rimango delusa, nonostante capisca dentro di me che il film è fatto benissimo, che tratti una tematica interessante e che lo fa in maniera intelligente e originale, ma rimango delusa. Ascolto i commenti dei miei due compagni che invece hanno apprezzato molto il film, e condivido praticamente tutto delle loro ragioni, eppure c'è qualcosa che non mi ha convinto che mi ha lasciato perplessa, come quando si va a comprare un vestito molto bello, che ci sta in maniera esemplare, ma che ha un orlo troppo alto o un asola cucita male. Come spesso accade si discute molto, ma si ha poco tempo per farlo, dopo solo mezz'ora dalla fine del primo inizia il secondo film in programma : "Indivisibili" di Edoardo De Angelis per la Giornata degli Autori.

Ho capito una cosa in questi 4 giorni di festival: per la scelta dei posti in sala devo lasciare andare in avanscoperta Spaggy,. Se infatti nella sala Centrale per Brimstone aveva occupato posti centralissimi e comodissimi (vista la durata del film), per "Indivisibili" individua 3 poltroncine strategiche per eventuali fotografie con il cast del film. Cast che in questa occasione non è presente, ma comunque guardiamo la proiezione in compagnia di Sonia Bergamasco (madrina del festival di quest'anno) e di Fabrizio Gifuni.

Di "Indivisibili" mi aveva intrigato soprattutto la trama: sorelle siamesi che decidono di dividersi per vivere il loro aspetto sentimentale senza condivisioni. Essendo amante dei processi di mutamento, ero curiosa di vedere cosa avrebbe combinato un regista italiano a riguardo. Cosa ne penso l'ho scritto sulla mia re ensione, ma anche su questo film ho avuto opinioni più o meno contrastanti con i miei compagni di visione. Andare ad un festival è bello anche per questo, confrontarsi anche con toni accesi mentre si mangia un panino sul significato di un personaggio piuttosto che sulla riuscita di una scena o sulla trovata per il finale. Le discussioni potrebbero andare avanti all'infinito se non ci venisse poi da ridtere per qualche situazione disagevole o per la fretta di andare ad altre proiezioni.

Oggi però la giornata rimane nuvolosa, un po' in tutti i sensi. Cerco di ottimizzare i tempi inserendo la visione nel mezzo del pomeriggio in sala Darsena con "King of the belgians" di Peter Brosens e Jessica Woodworth per Orizzonti. C'è una calca pazzesca non riesco a stare con Supa ed Eight, mi perdo e faccio tesoro degli insegnamenti di Spaggy per il posto. Ne trovo uno strategico per fotografare il cast presente in sala. La sala straripa di gente, la proiezione è aperta anche al pubblico con il biglietto oltre che agli accreditati, mi manca l'aria è sono letteralmente strizzata tra gli sconosciuti accanto a me.

( 1° Tutto il cast del film , 2° foto i due registi in piedi per ricevere gli applausi del pubblico )

Esco perciò sollevata alla fine del film dalla sala Darsena, nonostante il film sia stato molto carino e divertente, non avrei resistito un minuto in più.

Mi riunisco con Spaggy con il quale mi ritrovo a fare le file per ogni cosa oggi. È sabato e c'è veramente troppa gente per i miei gusti.

Sono contenta quindi di entrare nuovamente in sala Darsena per "Spira Mirabilis" di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, primo film italiano in concorso. Un documentario ipnotico che mi ha rapito ma che ancora devo ben metabolizzare.

Anche stasera non si mangia, nemmeno la pizza come ieri (che ora un pezzetto mi ci andrebbe anche). Al volo un gelato confezionato cercando di non fare l'ennesima fila.

Per stasera andrei a letto ma voglio finire in completa leggerezza con il film di animazione "The secret life of pets " (3D) per Cinema nel giardino. Avevo bisogno di qualcosa che fosse pure svago, ma la stanchezza mi prende senza fare sconti anche in questo caso facendomi ritrovare una punta di malinconia che avevo completamente lasciato il giorno prima.

Oggi mi è mancato l'appuntamento del "cicaleccio" davanti al Grand Hotel Excelsior, saltato per tutta una serie di circostanze, peccato.