Espandi menu
cerca
Rivalutare l'animazione: condivisioni e termini a confronto
di Genga009 ultimo aggiornamento
post
creato il

L'autore

Genga009

Genga009

Iscritto dal 1 giugno 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 85
  • Post 23
  • Recensioni 116
  • Playlist 18
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Migliaia di appassionati, milioni di "esperti"! Questo stile cinematografico ha, da sempre, avuto gente chenedovevasaperedipiù di qualcun'altro. Questo vale più per l'animazione che per qualunque altro genere... perché?

Perché, essendo un mondo parallelo al cinema fotografico/tradizionale, invoglia le persone a studiarne le caratteristiche in modo differente confronto la settima arte classica. Diciamo, in maniera più dettagliata-impersonale. Paradossalmente, lo stumento per eccellenza che permette di plasmare, concretizzare la fantasia deve essere analizzato spesso con estrema cautela e, talvolta, freddezza, senza lasciare spazio ad alcuna possibile interpretazione. Quello che colpisce questo meraviglioso mondo, e qui ringrazio a malincuore la Disney, quella che odio, è ancora la sua visione infantile che ha il mondo; perciò, quando ci si deve esprimere su un qualsiasi film - perché film sono! - o lo si deve fare puntando sul lato emotivo/riflessivo dell'opera in questione oppure, per farne risaltare magari lo stile, puntando, invece, sul lato più tecnico. Insomma, bisogna essere o letterati o scienziati, se no si è banali. Questo pensa la media!

Del Giappone poi non ne parliamo. Ho dovuto lottare anni per far capire ad alcuni che l'animazione nipponica non è solo propaganda sessuale e violenza aggratis, ANZI... ma niente. Anche adesso faccio fatica a farlo capire, e internet, per esempio, su questo (non) aiuta. E' una bolla di mediocrità da questo punto di vista. Vedo persone, anzi, personaggi che osannano se stessi nominandosi portavoci dell'arte animata: << Prima di me non c'era nessuno che lo faceva... >> e avanti con porcate del genere, attraverso giullari che fanno i caritatevoli ma traboccano saccenza da ogni singolo loro poro, o pixel, va beh... lasciando perdere i perdenti, internet per altri motivi è spettacolare: l'informazione che finalmente si può avere del mondo dell'animazione, prima introvabile nella sua interezza (vuoi anche per ragioni politiche); la facilità nel recuperare opere nascoste, sconosciute che sono, invece, di una bellezza inimmaginabile (parlo di tutti quei cortometraggi, migliaia, introvabili se non in rete); la possibilità di condivisione fuori da ogni schema, senza spazio ne tempo. E qua mi ricollego al discorso di prima, poiché non ho fatto la "bimba arrabbiata" tanto per sfogarmi. Il discorso è questo: come mai per parlare di animazione, e a questo punto di qualunque altra cosa, su internet ci si deve scannare oppure, peggio, elevarsi a santoni perché il parere degli altri conti di meno? Fortunatamente questo sito è serio e, probabilmente, chi mi leggerà starà dicendo "boh... che paranoie ha questo!?" e ha perfettamente ragione ma, e qua la chiudo, quello che in questo articolo ho deciso di buttare giù pesantemente è il mio astio nei confronti dell'arroganza, detto proprio in generale.

 

 

Hayao Miyazaki

Si alza il vento (2013): Hayao Miyazaki

 

 

Il baffone lo conosciamo tutti ormai, non ha bisogno di presentazioni. Lui, ad esempio, negli ultimi due anni in Italia è stato il regista che probabilmente ha visto più crescita in fatto di pubblico. Di contro, ovviamente, molti ora lo screditano arrivando a descriverlo come "noioso" e "banale". Sul serio!? Hayao Miyazaki? Qui la gente, una volta che capisce di aver detto quella della giornata, si ritira dietro la frase più odiosa, insulsa, pusillanime che un appassionato di cinema possa sentire: << ... ehh ma sai, sono gusti! >> Questa frase mi fa venire nervi/vene/TUTTO a fior di pelle, neanche avessi un laccio emostatico a mo' di bandana e braccialetti. Non la posso sopportare! Miyazaki è riconosciuto da mezzo mondo come il più grande regista della storia dell'animazione, e questo non certo per l'Oscar alla carriera! Allora perché ci devono essere persone che lo sbranano? Ha settant'anni ed è "sano", ha cresciuto generazioni di persone, probabilmente gli stessi ignoranti che lo sottovalutano adesso e che non sanno di essere maturati (anche) con i suoi cartoni animati, ha i suoi vizi da portare avanti, tipo il lavoro (che per lui, caspita, è un vizio!!!), quindi cosa gli si rompe i cohones a fare? Probabilmente lui se ne frega, e fa bene, e sono io che sono isterico, e ok, però trovo ridicolo criticarlo. Come per Kubrick.. bahhh niente, discorso troooppo pericoloso, lasciamo perdere AH AH AH

A dispetto di Miyazaki, altre figure di spicco dell'animazione giapponese vengono ora a galla, come gli altri due Maestri per eccellenza: Isao Takahata e Mamoru Oshii. L'uno da sempre sotterrato dalla fanbase dello Studio Ghibli perchè Ehi: Ghibli=Miyazaki no? Ah no? Amen, tanto non lo guardo La tomba delle lucciole! E' brutto perché fa troppo piangere! (... perché esistete?), l'altro scoperto per caso nelle mutandine di Lamù e, da allora, rimasto tanto nell'ombra per il grande pubblico quanto nel cuore di chiunque abbia visto almeno una sua opera. Giuro, ne basta una a caso per innamorarsi.

 

 

 

 

Eccolo qua, l'altro gigante. Di una cosa sono certo: Walt Disney non era un maniaco! Sarà stato un razzista, un signorotto, un maniaco, un dittatore ma non era repubblicano!

O forse si? ... ad ogni modo, sarà anche stato il genio più maligno del mondo ma da me riceverà sempre solo, soltanto e solamente profondo e sincero rispetto, sempre! Forse il più grande personaggio della storia del cinema, sicuramente uno dei suoi maggiori rivoluzionari, è stato da sempre, soprattutto dopo la sua morte, quando gli hanno dato il ben servito coi suoi odiatissimi gatti (spero che qulcuno colga la citazione), un personaggio super controverso: amato e odiato, idolatrato e, a suo modo, maledetto. Nessuno ha mai osato come lui nel cinema, neanche lontanamente, eppure ha estimatori ma anche tanta gente che lo disprezza. Viene definito come colui che ha avvelenato un genere, che lo ha limitato alla visione infantile e, porcamiseria, chiunque lo dica non è proprio in torto marcio, ecco.

MA c'è un ma grosso COSI': il vecchio Walt ha sempre ribadito che l'animazione non è per i giovani, bensì per le menti giovanili! ed è un pizzico diverso, poco poco. Sono LA Disney, LA stampa, LA distribuzione che hanno inciso il target "vietato ai maggiori di """"età adulta""""" nelle testoline delle persone negli anni Quaranta, altrimenti Fantasia sarebbe andato da dio, maremmaqualcosa! 

Concludo il post dicendo: l'informazione è la prima strada da imboccare per arrivare al giudizio! E dopo questa sparata alla Confucio posso anche andarmene, grazie per la pazienza. 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati