Oggi parto carica, mi sento da dio, vado come una schioppiettata. Oggi mi sento veramente come una gatta sul tetto che scotta, oggi non mi si regge il passo.
È la giornata che aspetto da molte settimane, oggi comincio con uno dei film più attesi: "Animali Notturni" di Tom Ford.
Una colazione velocissima per poi fare la fila assieme a tutti i miei compagni. Siamo compatti per la visione in Sala Darsena del nuovo film in concorso di Tom Ford. Amo moltissimo "A single man", prima e fino ad ora unica opera del regista, ero curiosa di vedere cosa avesse combinato in questi ultimi 7 anni: ha fatto un capolavoro. Ford ha nuovamente parlato di dolore, quello devastante e profondo. È un film complesso il suo, che ha bisogno di tempo per essere metabolizzato ma che mi ci sono voluti solo i primi minuti dei titoli di testa per amarlo e farlo mio. Se le mie poche righe possono apparire confuse o forse esagerare, vi rimando alla recensione di Spaggy che condivido in pieno. Proprio a lui confidavo che di quel film si potrebbero scrivere più recensioni e dirne sempre qualcosa di diverso, proprio per le diverse corde che riesce a toccare.
Ancora devastata dall'emozione per la visione di Animali Notturni, cerco di prendere un caffè prima di mettermi in fila per vedermi il secondo film in programmazione: The Bleeder. Questo breve intervallo è reso speciale dall'arrivo di due altri utenti del nostro sito: Corinzio e Yume, che abbiamo incontrato tra una uscita e una entrata della Sala Darsena.
Piccola parentesi personalissima. Chi frequenta il sito da qualche tempo conosce molto bene Yume per i suoi scritti. Con la sottoscritta ha intavolato discussioni pazzesche su argomenti che sinceramente ora mi sfuggono, ma che purtroppo ci hanno fatto alzare i toni e hanno portato a lunghe interruzioni di rapporti tra di noi. Per questo ci tengo in particolar modo a pubblicare la foto fatta stamani che ci vede insieme sorridenti e rilassate (forse solo accaldate per il sole a picco). Ho sempre pensato che le amicizie nate su internet siano importanti, ma vedersi personalmente, scambiarsi parole, capire le sfumature della voce, stringersi una mano e farsi una bella risata (magari proprio per il tempo passato a discutere... ma su cosa?) Non hanno prezzo.
Proprio per salutare Yume, mi attardo per The Bleeder di Philips Falardeau fuori concorso, e arrivo in Sala Darsena a luci spente. Rimando alla mia recensione.
Ho i minuti contati, con Spaggy ci siamo dati appuntamento per la conferenza stampa di Tom Ford con il suo cast: Amy Adams, Jake Gyllenhaal e
Aron Taylor-Johnson. Mi è sempre piaciuto andare alle conferenze, si sente la vera atmosfera del festival, il suo valore internazionale.
Oggi però tocca a me traviate Spaggy, che convinco a rimanere per tutta la durata della conferenza stampa e rinunciare al terzo film in favore di un pranzo da consumare con più calma.
Abbiamo qualche ora del pomeriggio così da dedicare alla scrittura e al nostro consueto appuntamento di "cicaleccio" davanti al Grande Hotel Excelsior. È la giornata di Tom Ford, oggi il Red Carpet è tutto per lui e il suo cast. Per l'occasione decidiamo di ampliare il cicaleccio all'interno dell'Excelsior, e devo dire che in quel luogo si respira la vera aria di cinema da grandi Star; tanto che nella hall mi passa accanto Nicolas Winding Refn e nemmeno me ne accorgo.
Stasera non si cena, si passa direttamente al film delle 19.30 in concorso: Frantz di Francois Ozon. Film che non mi convince per niente, confermando il mio parere altalenante verso questo regista. Per quanto mi riguarda gli do 2 stellette e mezzo, ancora una volta mi trovo in disaccordo con il mio giovane compagno Eight al quale è piaciuto molto. Decisamente sul genere romantico non ci troviamo, ma trovo invece molto divertente confrontarmi con lui a riguardo.
Il quarto film della giornata è un documentario molto atteso: Safari di Ulrich Seidl. La sala non è pienissima, ma il pubblico che c'è applaude ai titoli di testa quando appare il nome del regista e questa è la prima volta che lo vedo fare a Venezia. Il documentario è di forte impatto anche se a detta di chi conosce meglio di me Seidl non è uno dei suoi migliori.
Ma io ho fame, sono le 23.00 passate e ho una voglia matta di pizza, travio ancora Spaggy e dividiamo voracemente una pizza in due: quando ci vuole ci vuole, non si può campare solo di panini e film.
L'appuntamento finale della serata è la ciliegina sulla torta per questa giorna: la presentazione da parte di Dario Argento e Nicolas Winding Refn per la versione restaurato di Zombi .di George Romero .
La sala Giardino è tinta da una luce rossa che rende davvero suggestiva l'atmosfera. Refn si dimostra un tipo simpatico e non si risparmia in battute e complimenti per Argento. Auspicandosi che il maestro italiano dell'horror possa al più presto vincere un bel Leone d'Oro alla carriera. Argento pare al contrario molto emozionato per la bellissima accoglienza del pubblico numeroso e generoso di applausi.
Saluto con una ultima foto il mio Dario e mi avvio verso casa, è passata la mezzanotte e domani il primo film è alle 8.30.
Pensandoci bene però, i veri personaggi da paura stasera eravamo proprio noi.
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