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Venezia 2016: in attesa di "Frantz", il nuovo film di François Ozon.
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Uno dei film che più mi incuriosisce del Festival di Venezia è la nuova pellicola diretta da François Ozon, vale a dire “Frantz”. Il regista e sceneggiatore francese torna dunque con un nuovo film, dopo pellicole quali “Una nuova amica”, “Giovane e bella”, “8 donne e un mistero”, “Potiche – la bella statuina” e “Nella casa”... quest'ultimo, che per me (e per molti) è un piccolo capolavoro. A Venezia, “Frantz” è in corsa (insieme ad altre 19 pellicole) per vincere il Leone d'oro. Verrà presentato a Venezia nella “Sala Grande”, sabato 3 settembre alle ore 16:15. Verrà, invece, distribuito nelle sale cinematografiche francesi a partire dal 7 settembre, mentre anche noi non dovremo aspettare molto. Infatti, uscirà nelle sale il 22 settembre.

locandina

Frantz (2016): locandina

La trama è molto semplice, mentre (sicuramente) molto più complessi, ed interessanti, saranno gli intrecci, i dialoghi, la storia. Riporto qui di seguito la trama tratta dalla locandina qui presente su film.tv: “In una cittadina tedesca poco dopo la Prima guerra mondiale, Anna si reca tutti i giorni sulla tomba del fidanzato Frantz, ucciso in Francia. Un giorno Adrien, un misterioso ragazzo francese, porta dei fiori alla tomba e la sua presenza susciterà delle reazioni imprevedibili in un ambiente segnato dalla sconfitta tedesca.

I due protagonisti sono dunque Anna (interpretata dalla tedesca Paula Beer) e Adrien (interpretato dal giovane attore francese classe '89, Pierre Niney).

Pierre Niney, Paula Beer

Frantz (2016): Pierre Niney, Paula Beer

Qui di seguito il trailer della pellicola.

Una notizia interessante che riguarda il film, l'ho letta su “AlloCiné” (nei commenti ho riportato il link per accedere alla pagina, in francese, che parla del film). “Frantz” è una sorta di remake di “Broken Lullaby” (titolo in italiano: “L'uomo che ho ucciso”), film del 1932 diretto da Ernst Lubitsch, il quale, a sua volta, si basa sull'opera teatrale “L'homme que j'ai tué” dello scrittore francese Maurice Rostand (1891-1968). “Broken Lullaby” è stato molto apprezzato dagli utenti di film.tv, infatti ha una valutazione media di 7.1 e un voto medio della critica (vale a dire, le firme di film.tv) pari a 7 (tra i cui voti spiccano il 9 attribuito da EightAndHalf, e l'8 dato da Spopola e Jonas). Se, perciò, Frantz riprende questa pellicola del 1932, ha già una base solida da cui partire.

Qui di seguito riporto la trama e le note presenti nella locandina di “Broken Lullaby”, in modo da farsi una prima idea. Trama: Paul Renaud, giovane francese scampato all'inferno della Prima guerra mondiale, ha un enorme peso sulla coscienza: nel corso di una battaglia ha ucciso Walter Holderlin, un suo coetaneo tedesco. Per sfuggire al senso di colpa che lo attanaglia si reca dalla famiglia del defunto sotto falso nome. Verrà accettato come un figlio. Note: Nella filmografia di Ernst Lubitsch, questo “L'uomo che ho ucciso” ha un posto molto particolare, perché il regista compie un'incursione nel genere melodrammatico con lacrime e pietismo a volontà. All'epoca piacque molto anche per il soggetto dichiaratamente pacifista. Tratto da “L'homme que j'ai tué” di Maurice Rostand.

locandina

L'uomo che ho ucciso (1932): locandina

La curiosità per “Frantz” è molta. Pellicola drammatica, della durata di 1 h e 53 minuti, girata in bianco e nero. Vedremo a breve, se è all'altezza di altri film di Ozon e se potrà ambire al Leone d'oro. Una cosa è sicura: le premesse per una buona opera ci sono tutte.

A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!

 

 

 

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