A precedere l’orda di novità seriali che tutti gli anni prendono il via a settembre, agosto è tradizionalmente un mese tranquillo, ma non sono mancate almeno due partenze interessanti, oltre naturalmente a The Get Down su Netflix e ai pilot che ancora non sappiamo se diventeranno o meno una serie proposti da Amazon, entrambe cose di cui abbiamo già scritto.
Qui gli altri articoli dell'osservatorio sulle nuove serie Absolute Beginners
(che fa parte della rubrica CoseSerie)
Iniziata il 2 agosto sull’inglese Channel 5, Borderline è una serie mockumentary su un gruppo di ufficiali di frontiera che lavorano in aeroporto. Sono naturalmente tutti più o meno inetti ed esprimono le tipiche dinamiche interpersonali del lavoro d’ufficio, con il capo stupido e sopportato a stento, il collega furbo, quello tonto, quello servile e via dicendo. Il formato, tra scene di dialogo, riunioni di lavoro e finte interviste in camera, non è certo nuovo e ha precursori che vanno da The Office a Parks and Recreation, il tema della frontiera aggiunge però un pizzico di attualità alla serie, che ride amaramente di questioni come il profiling e l’immigrazione e il multiculturalismo.
Comedy su una coppia di stand-up comedian lesbiche, Take My Wife è stata lanciata l'11 agosto sul servizio streaming Seeso, di proprietà di NBCUniversal e specializzato nel genere comico (ma Il primo episodio è gratuitamente disponibile, senza sottotitoli, su Youtube). Cameron è una navigata professionista, mentre la sua compagna Rhea partecipa in modo amatoriale agli spettacoli e infatti vive di un altro lavoro. Cameron ama però le loro serate insieme sul palco e la spinge a fare il grande salto. La genuinità e la bravura delle due autrici e protagoniste, che interpretano versioni fittizie di loro stesse come già Louis C.K. in Louie, dà alla serie un tono veritiero che compensa ampiamente i limiti della produzione a basso costo.
Chesapeake Shores è il tipico prodotto di Hallmark Channel, con una donna in carriera che torna a casa e si accorge di quanto le manchi la più genuina vita di campagna con la sua famiglia, dove ovviamente ha pure una vecchia fiamma che l’aspetta. Tratta da un romanzo di Sheryl Woods, è interpretata dal belloccio senza talento Jesse Metcalfe (Dallas), da Meghan Ory (la Cappuccetto Rosso di C’era una volta) e dal veterano Treat Williams, fresco di Chicago Fire. Musiche stucchevoli e banalità assortite imperano su tutto e se non bastasse il pilot dura ben ottanta lunghissimi minuti.
Ideato dai fratelli Hank e Jack Williams, One of Us in onda su BBC è una miniserie in sole quattro parti dal soggetto solidissimo: un assassino che ha ucciso una coppia in città si reca in campagna per regolare i conti con qualcun altro della famiglia. Ha però un incidente stradale per via di una tempesta, che oltretutto impedisce l’arrivo dei soccorsi. Qualcuno tra i membri delle due famiglie ne approfitterà per neutralizzarlo, ma chi è tra loro l’assassino? E perché c’è tutta questa tensione tra i due nuclei famigliari, che invece dovrebbero essere uniti dal terribile lutto? E chi era l’assassino della giovane coppia? Molti i misteri della serie: se tutti avranno una risoluzione convincente rimane da vedere, di certo però il pilot vanta una buona esecuzione visiva e di scrittura, e nel cast ha almeno tre interpreti riconoscibili anche per i loro trascorsi cinematografici: John Lynch, Gary Lewis e il più giovane Joe Dempsie.
Se Greenfield aveva fatto quasi ben sperare sulla qualità delle serie del canale di Oprah Winfrey OWN, Too Close to Home cancella immediatamente ogni aspettativa. La serie è scritta e diretta da Tyler Perry e non sembra nemmeno un drama vero e proprio bensì una soap opera, cui si aggiunge però la smisurata durata del pilot di quasi un’ora e mezza. Da una parte, in una Casa Bianca fintissima, una giovane assistente va a letto con il Presidente e a questo viene un infarto, che rende pubblica la tresca e fa di lei una specie di ricercata con la vendicativa First Lady come nemica. Dall’altra, in un campo di roulotte, il resto della sua famiglia vive una squallida esistenza, dove non mancano però amorazzi con bellocci più o meno dannati e litigi tra sorelle. Il tutto è recitato da volti anonimi e con pause che se non ci fossero si dimezzerebbe la durata. Tra le cose peggiori che si siano viste nella Tv Usa recente, Too Close to Home è così lento e mortifero da non poter nemmeno aspirare allo statuto di guilty pleasure.
I primi anni del regno della regina Victoria, raccontati in una veste insolitamente vitale e sexy, vedono al centro dell’azione l’ex companion del dodicesimo Dottore Jenna Coleman, mentre nei panni di Lord Melbourne troviamo Rufus Sewell, impegnato anche in The Man in the High Castle nelle vesti di un obergruppenführer. La serie, iniziata il 28 agosto, ha una durata prevista di 8 episodi e dovrebbe concludersi con le nozze tra la Regina e il principe Albert. Il tentativo di raccontare da una prospettiva più giovanile gli intrighi della corte inglese però non convince, perché gli mancano sia la la brillantezza di scrittura che per esempio ha permesso a Andrew Davies di affrontare Guerra e Pace, si il libertinaggio quasi iconoclasta di Versailles, sia l'eleganza dell'Elisabeth di Tom Hooper.
A settembre ci aspettano moltissime partenze, da One Mississippi e Quarry, fino a Designated Survivor e The Exorcist per arrivare a Luke Cage e Crisis in Six Scenes di Woody Allen. La rubrica Absolute Beginners apparirà dunque più volte nel corso del mese per dare una panoramica di tutti i numerosi pilot.
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