Per chi non conosce le famose strisce, “la ragazzina coi capelli rossi” è una musa: personificazione dell’amore, è l’eterno desiderio di Charlie Brown. Irraggiungibile ed eterea, non avrà mai forma “fisica” in nessuna delle migliaia di “quadretti” a matita prodotti da Schulz in oltre un cinquantennio di attività. Citata, evocata, adorata, “stalkerizzata” (si direbbe oggi) e mitizzata, è l’eterna assente del circo infantile (ma non troppo) dei Peanuts.
E’ composta, principalmente, dell’essenza dei sogni di Charlie Brown, l’eterno “sfigato”, insicuro, “tira e molla” e “blaah”. Il buon vecchio Charlie Brown, alter ego dell’autore e simulacro stesso della persona comune, con desideri e fisime, slanci e debolezze. La (a)normalità spiazzante dell’uomo medio, quale era (o si considerava) Schultz, in eterna lotta con la concretezza.
Che può essere considerato, data la sua forte natura autobiografica, l’unico personaggio ferocemente ancorato alle sue insicurezze; gli altri hanno caratterizzazioni forti, tratteggiate linearmente dalle loro peculiarità o da comportamenti e desideri: Snoopy ha i suoi (esilaranti) voli pindarici e Woodstock, Linus la sua coperta ed il Grande Cocomero “che vola nell’aere”, Piperita Patty il baseball, il football e le dormite a scuola, Marcie è la sua spalla comica, Schroeder ha Beethoven, Pig-Pen vive “candidamente” e “orgogliosamente” di sporcizia, Sally ha il suo “scimmiottino d’oro” (Linus), Replica (Reprise/Ripresa, a seconda dell’edizione) le sue corse in bici sul sellino posteriore della bici della madre, Il malinconico Spike ha i cactus e Lucy…beh, Lucy è LUCY.
Il suo onnipresente trasporto per la “rossa”, gli fa poi spesso perdere il contatto degli altri e le occasioni d’incontro; l’essere amato sarebbe a portata di mano, se solo si normalizzasse un desiderio (simpaticamente) al limite dell’ossessione. Come l’innamoramento, scajolinamente “a sua insaputa”, per Piperita Patty.
O come lo scontro di inadeguatezze con l’orgogliosa e coscienziosa Marcie
Ebbene, il sogno “reale” si è spento 16 anni dopo la morte di Schulz, con la scomparsa, avvenuta l’8 agosto scorso all’età di 86 anni, di Donna Mae Johnsonn in Wold, la vera e unica ragazzina coi capelli rossi.
Colei che realmente l’aveva rifiutato, dopo un lungo e “timido” corteggiamento avvenuto nei loro vent’anni, sposando poi un vigile del fuoco. Solo dopo oltre una decina d’anni Schulz riuscirà a “metabolizzare” il rifiuto, inserendola come (non) personaggio dei suoi Peanuts, facendola inseguire vanamente da Charlie Brown per 4 decadi come Snoopy con l’inafferrabile Barone Rosso e il suo triplano Fokker.
Una lunghissima psicanalisi, condivisa fortunatamente con i suoi lettori, che spero gli abbia consentito di curare il suo animo deluso e ferito.
Per tutte le ragazzine coi capelli rossi, reali o meno.
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