Non è da poco che in Italia si attende il servizio Prime comprensivo dell'accesso alla piattaforma streaming di Amazon (si vocifera per fine anno o all'inizio del 2017, ma chissà, voci non molto diverse si sentivano pure l'anno scorso per il 2016), e con esso finalmente The Man in the High Castle e Red Oaks, ma nel mentre il più grande negozio del mondo continua la sua crescita di produzioni seriali originali. Il tutto però con la consueta calma, perché Amazon fa le cose con meticolosa lentezza e obbliga anche il pubblico anche americano ad attendere con pazienza.
Amazon è vista da più parti come il principale rivale di Netflix (gli altri sono Hulu e Crackle, entrambi però sono meno competitivi), ma la sua politica è radicalmente diversa, oseremmo dire quasi agli antipodi. Non solo Netflix si espande nel mondo a macchia d'olio, mentre Amazon è più cauta, ma questo stesso approccio vale anche per le produzioni. L'esordio di Netflix nella serialità originale fu con House of Cards, di cui la piattaforma acquistò due stagioni in un sol colpo dalla Sony sbaragliando ogni concorrente. Amazon invece è coinvolta direttamente nella produzione dei propri “originals” con gli Amazon Studios, inoltre non si lancia alla cieca in lunghi investimenti, bensì realizza dei pilot che poi sottopone al giudizio dei propri iscritti. Le “pilot season” di Amazon permettono agli utenti di votare i primi episodi di potenziali serie, che continueranno o meno solo in base al loro gradimento.
Questo processo non garantisce di evitare progetti sfortunati, per esempio Betas agli esordi della piattaforma, inoltre Amazon si riserva di cambiare idea se lo sviluppo del progetto non risulta convincente, come ha fatto con The After di Chris Carter abbandonato nonostante il buon gradimento ottenuto dal pilot e l'annuncio che ne sarebbe seguita una intera stagione di episodi. A questo si aggiunga che Netflix praticamente concede una seconda stagione a tutti i suoi originals, anche quelli apparentemente meno apprezzati da pubblico e critica, come Flaked di cui proprio in questi giorni è stata annunciata la continuazione. Al contrario Amazon è capacissima di troncare una serie ritenuta un insuccesso già al termine della prima stagione: oltre alla già citata Betas ha avuto lo stesso destino anche Mad Dogs.
A tale cautela ci sono comunque delle eccezioni e quattro serie hanno saltato il passaggio del test di gradimento: la miniserie dramedy ancora senza titolo di Woody Allen, con Miley Cyrus e Rachel Brosnahan, il cui montaggio è stato ultimato a maggio (così dice Allen); il legal drama Goliath di David E. Kelley, con Billy Bob Thonton, William Hurt e Maria Bello che dice (vedi Film Tv n. 31/2016) la serie dovrebbe esordire a ottobre: la comedy supereroica The Tick con pilot diretto da Wally Pfister e la comedy I Love Dick con Jean-Claude Van Damme e Kevin Bacon, entrambe in streaming dal 19 agosto.
Questa corsia preferenziale è un'introduzione recente e benvenuta, vista l'attesa prima che prodotti di cui si è visto il pilot diventino effettivamente una serie. È infatti dall'agosto 2015 che il primo episodio di Sneaky Pete ha ottenuto il gradimento del pubblico, ma la serie su uno scaltro truffatore prodotta da Bryan Cranston e interpretata da Giovanni Ribisi ancora non ha una data d'inizio. La coeva Casanova diretta da Jean-Pierre Jeunet e interpretata da Diego Luna è ufficialmente nel limbo, con Amazon che nell'indecisione aveva commissionato ulteriori script, ma poi non se n'è più saputo niente. Immaginiamo il progetto sia naufragato, ma in mancanza di conferme rimane solo una nostra supposizione.
Il 5 novembre del 2015 sono stati proposti al pubblico numerosi episodi pilota, con alcune delle serie più interessanti e innovative sulla piazza. Hanno superato la giuria popolare anche progetti davvero originali quali: Patriot di Steve Conrad, su una spia depressa che canta musica country e si imbatte in complotti ai limiti dell'assurdo; Highston,comedy su un ragazzo con molti amici immaginari famosi, dallo sceneggiatore di Nebraska e dai registi di Little Miss Sunshine; la comedy tragica One Mississippi di e con Tig Notaro, che affronta il lutto della madre, i propri problemi di salute e la disfunzionalità della sua famiglia.
Sono inoltre state approvate serie più tradizionali come il period Good Girls Revolt, su un gruppo di giornaliste tra cui Nora Ephron in cerca di rispetto e indipendenza nel 1969 (ispirato al libro omonimo di Lynn Povich) e Z: The Beginning of Everything con Christina Ricci nei panni di Zelda Fitzgerald. Naturalmente nessuna di queste ha ancora una data di partenza, ma ciò non ha fermato Amazon, che lo scorso 7 giugno ha proposto ancora nuovi pilot ai suoi iscritti: The Interestings, adattamento dell'omonimo romanzo di Meg Wolitzer diretto da Mike Newell su un gruppo di amici (interpretati tra gli altri da Lauren Ambrose, Jessica Paré e David Krumholtz) con aspirazioni artistiche la cui vicenda, che comprende anche un omicidio, si dipana su tre piani temporali dagli anni 70 ai 90; The Last Tycoon, scritto e diretto da Billy Ray dall'omonimo romanzo di Fitzgerald, con il grande Kelsey Grammer e il bellissimo Matt Bomer. Proprio in questi giorni si è saputo che la prima è stata scartata, mentre la seconda e più solidamente patinata andrà avanti, ma quando non osiamo nemmeno immaginarlo.
A tutto questo si aggiungono altre due serie in lavorazione, che non è chiaro se debbano passare per il vaglio del pubblico o se stiano invece correndo su un binario preferenziale verso la prima stagione. Si tratta di un adattamento della serie di romanzi dedicati a Jack Ryan, che vede coinvolti Carlton Cuse e Michael Bay, e di una trasposizione di Buckaroo Banzai affidato in questi giorni a Kevin Smith.
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