La carriera di Kim Rossi Stuart poteva essere quella da manuale del “bambino prodigio” figlio d'arte. Kim è infatti il figlio di Giacomo Rossi Stuart, volto notissimo per gli appassionati dei spaghetti-western che tanto andavano di moda negli anni '60/'70 e per quel piccolo gioiellino di “Operazione Paura” di Mario Bava di cui G.R.Stuart è il protagonista. Il piccolo Kim respira quindi da subito l'aria dei set cinematografici e a soli 5 anni esordisce proprio accanto al padre nel film di Mauro Bolognini “Fatti di gente perbene”.
(qui il piccolo Kim al suo debutto).
Ma non sarà il film d'autore a far conoscere Kim adolescente al grande pubblico quanto un paio di film di successo che cavalcavano l'onda di un cult americano degli anni '80: “Karate Kid” . Kim Rossi Stuart è per tutti e per molto tempo (troppo forse) “Il ragazzo dal kimono d'oro” di Fabrizio De Angelis.
Nome: Kim
Cognome: Rossi Stuart
Nato a: Roma
Il 31 ottobre del 1969
Compagna: Ilaria Spada
Figli: Ettore di 5 anni.
Lavoro: attore e regista.
Nonostante Kim il kimono lo avesse indossato con successo per soli due anni consecutivi (dal 1987 al 1988), il personaggio rimane addosso al giovane attore che viene riconosciuto dal suo pubblico esclusivamente per quel personaggio, urgeva prendere provvedimenti così da non limitare da subito una carriera agli inizi. Purtroppo la soluzione pare peggio del male, a Kim viene offerta un interessante ruolo in una serie televisiva diretta dal Lamberto Bava: “Fantaghirò”-1991, in cui Kim interpreta il bel Romualdo. La serie ha un enorme successo di pubblico, Kim arriva al cuore delle ragazze avendo il perfetto physique du role del principe azzurro, ma anche questo personaggio sta stretto al giovane attore che comincia a cercare una sua identità attoriale fuori dagli schemi stereotipati dovuti al suo bell'aspetto (sempre più bello a dire la verità, proprio man mano che il ragazzo si faceva uomo).
La saga di Fantaghirò prosegue per 4 anni fino al 1994, anno che per Kim Rossi Stuart si può considerare di vera svolta. 25 anni e un volto angelico da “fidanzatino d'Italia”, Kim “rischiava” di rimanere intrappolato nelle vesti di un principe che non aveva più voglia di essere azzurro. La svolta si presenta con un ruolo completamente differente per Rossi Stuart nel film di Alessandro Alatri: “Senza Pelle”, in cui l'attore romano interpreta un giovane con disturbi mentali che si innamora di una bella Anna Galliena. Il film è presentato alla Quinzaine des Réalisateures della 47° edizione del Festival di Cannes. Per questo ruolo Kim Rossi Stuart ha la sua prima nomination come miglior attore protagonista ai nastri d'argento del 1995 e vince meritatamente il Ciack D'oro, la Grolla d'oro e il premio Flaiano.
Un bel salto di qualità per l'ex karate dal kimono d'oro che prosegue la sua strada partecipando l'anno successivo all'ultimo film di Michelangelo Antonioni: “Al di là delle nuvole”.
Ma la vera deviazione per Kim Rossi Stuart è togliersi di dosso la maschera del “bravo ragazzo”, non scegliere solo ruoli da “innamorato” o ammiccanti ad un pubblico “rosa”. Forse proprio per l'educazione ricevuta da un padre sempre protagonista in film “sporchi”, in cui spesso e volentieri erano i cattivi quelli che risultavano più affascinanti, Kim si cimenta prima come Lucignolo in “Pinocchio”-2002 di Roberto Benigni poi in un film che ha dato il via ad una stagione cinematografica veramente innovativa: “Romanzo criminale”-2005 di Michele Placido.
Kim Rossi Stuart da vita ad uno dei personaggi cinematografici più belli degli ultimi anni: Freddo, uno dei componenti della banda della Magliana. Freddo di nome e di fatto quando si tratta di uccidere e truffare, ma talmente innamorato della sua ragazza da perdere di vista quelli che erano stati i suoi punti di riferimento malavitosi che l'avevano portato al potere. Un personaggio dalle mille sfumature che permette all'attore romano di poter dimostrare il proprio talento nell'interpretare ruoli complessi e pieni di sfaccettature. Sempre nel 2005 Rossi Stuart dimostra di avere talento pure dietro la macchina da prese dirigendo un “piccolo” film che personalmente amo in modo particolare: “Anche libero va bene”, in cui Kim è anche attore protagonista.
Oggi Kim Rossi Stuart è attore apprezzato e amato dal grande pubblico che ha continuato a seguirlo come super cattivo in “Vallanzasca-Gli angeli del male”-2010 sempre di Michele Placido dove Rossi Stuart si trasforma anche fisicamente nel malavitoso milanese, un ruolo difficile e che non tutti avrebbero accettato. Ricordo ancora la serie di boicottaggi che il film ha sopportato da parte dei parenti delle vittime di Renato Vallanzasca che non ammettevano che un personaggio tanto negativo fosse portato sul grande schermo in maniera così “eroica”.
Kim Rossi Stuart lavora prevalentemente in Italia, dal 2011 è diventato papà di Ettore, bambino fortemente voluto e al quale ha dedicato molto del suo tempo in questi ultimi anni, trascurando per questo (validissimo) motivo una carriera tutta in ascesa. Carriera che qualche hanno indietro, esattamente nel 2005 dopo il grande successo di “Romanzo Criminale”, ebbe una brusca interruzione dovuta ad un incidente stradale con la moto, per il quale Kim fu costretto ad un lungo decorso di convalescenza e riabilitazione per ritornare in perfetta forma.
Di questi giorni è la notizia che Kim Rossi Stuart è stato nominato presidente di giuria della sezione “Opera Prima 'Luigi De Laurentis' ” alla 73esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
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