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In Serie (27): Game of Thrones, 6a stag. (p. 2 di 2: ep. 7-10 + outro): West of Westeros.
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[  - - - - - - - - - - - - - - - - -  PRESENTI SPOILER  - - - - - - - - - - - - - - - - -  ]  

Tutto diverge, convergendo.

[ Giorgio Vasari - “i Fiorentini Sconfiggono i Pisani alla Torre di San Vincenzo” - affresco - 1567 (Salone dei CinqueCento, Palazzo Vecchio, Firenze) ]

Alla pagina linkata qui di seguito si trova la prima parte di questo doppio post che ho dedicato alla sesta stagione di “Game of Thrones” : //www.filmtv.it/post/33277/in-serie-27-bgame-of-thronesb-6a-stag-p1-di-2-intro--ep-1-6/#rfr:user-47656

- Essos è ad est, Westeros ad ovest. Ma cosa c'è ad ovest di Westeros?
- Non lo so.
- Non lo sa nessuno. E' dove si fermano tutte le mappe.
- Forse c'è la fine del mondo.
- Vorrei vederla.

Arya e Lady Crane

[ Cliccare sulle cartine (©tomwallpapers e ©sermountaingoat) per ingrandirle. Da notare, all'estremità est delle mappe, sul bordo destro, la città leggendaria di...Carcosa ]

I.  La Mappa ch'è il Mondo.

“…In quell'Impero, l'Arte della Cartografia giunse a una tal Perfezione che la Mappa di una sola Provincia occupava tutta una Città, e la Mappa dell'Impero tutta una Provincia. Col tempo, queste Mappe smisurate non bastarono più. I Collegi dei Cartografi fecero una Mappa dell'Impero che aveva l'Immensità dell'Impero e coincideva perfettamente con esso. Ma le Generazioni Seguenti, meno portate allo Studio della Cartografia, pensarono che questa Mappa enorme era inutile e non senza Empietà la abbandonarono alle Inclemenze del Sole e degli Inverni. Nei Deserti dell'Ovest sopravvivono lacerate Rovine della Mappa, abitate da Animali e Mendichi; in tutto il Paese non c'è altra Reliquia delle Discipline Geografiche.”
Da “Viajes de Varones Prudentes” di Suàrez Miranda, libro IV, cap. XIV, Lérida, 1658.
“Citato” da Jorge Luis Borges in “Storia Universale dell'Infamia” (Del Rigore della Scienza), 1935 (1954).

“...i sudditi possono spostarsi in massa verso i confini periferici dell'impero onde evitare che la mappa venga ripiegata con i sudditi dentro.”
Umberto Eco – il Secondo Diario Minimo ( Dell'impossibilità di costruire la carta dell'impero 1 a 1 - Modi di produzione della mappa - Ripiegamento e dispiegamento della mappa ) – Bompiani – 1992

“In fondo che cos'era una mappa, se non un modo per mettere in luce alcune cose e renderne invisibili altre?”
Jeff VanderMeer - “Annihilation - Souther Reach Trilogy / 1” - 2014 ( “Annientamento - Trilogia dell'Area X / 1”, Einaudi, 2015 )

“Chi disegna carte geografiche non potrà mai inserire tutto nella sua immagine della realtà, che rimane per forza una semplificazione, a prescindere dalla scala scelta.”
“FlugFällan” – Fredrik Sjöberg – 2004 ( “l'Arte di Collezionare Mosche”, IperBorea, 2015 ).

“Nella vita c'è più di quello che vedi; ci sono mappe
dentro le tue mappe.”
Stephen King – “the Bone Church” – PlayBoy – 2008 ( “la Chiesa d'Ossa”, contenuto in “the Bazaar of Bad Dreams” - 2015 )

G.R.R. Martin è anche uno scrittore di SF ( non Hard, ma pur sempre SF ) + i titoli di testa della serie esplorano un diorama ad effetto miniatura in cui verso gli orli, i bordi, i confini della mappa l'orizzonte non mette il broncio come da noi ma s'incurva all'insù con un sorriso = Mondo Cavo / Sfera di Dyson ( in attesa d'apporre QED-CVD, oppure no ).     


II.  Gli eredi al trono? No, meglio: del mondo.

Arya e Sam sono i veri, antitetici tra loro, eroi di GoT, la prima nell'accezione più classica e ''arcaica'', il secondo in quella più moderna e ''invisibile''.


“De l’empiezza di lei che mutò forma” [ Dante Alighieri – la Commedia – Purgatorio – Canto XVII° (Pròcne) ]

Arya - timballante novella Procne e Tito Andronico -, infine, compie la sua vera, seconda vendetta, tirando un'altra linea sulla sua piccola, buffa lista, e disegnando l'ennesima, sottile mezzaluna rossa sulla gola di qualcuno : dopo Meryn Trant ( Syrio? Una morte fuori campo è una morte fuoricampo è una morte fuoricampo : non è una morte ), tocca a Walder Frey (Catelyn, Robb). Il prossimo in elenco: Ilyn Payne (Eddard). In questo caso però non potrà fare timballo di Podrick.
Forse non ha (ancora) bisogno d'essere salvata, ma il crinale su cui sta ballando una danza macabra ( più che giusta e giustificabile, finora ) ben diversa rispetto a quella che le insegnò Syrio Forel, è pericoloso, sdrucciolevole e irto di creste taglienti. Il Sunset Sea, allora, si presenta come la soluzione migliore, alla Fine della Storia : a tessere una nuova epica vichinga, con tutti i lumi e i crismi ( ma qui propongo un innesto con la story-line di Sam che, ad oggi, non c'è ) della Ragione, e nessun Colombo sulla sua portantina.
Out of Character, l'unica pecca riscontrabile nella storyline di Arya [ oltre al fatto che l'eziologia dei Senza Volto rimane un poco oscura : fedeli fondamentalisti? Mercenari opportunisti? Escatologici stakanovisti dediti ad un fine superiore con una gran bella copertura di...facciata? ] è quella di possedere una prossemia delle azioni compiute ( ciò che fa e perché lo fa ma soprattutto come queste intenzioni si manifestano anche in rapporto col mondo circostante : si veda ad esempio la sicurezza sfacciata con la quale s'approccia a contrattare il passaggio in nave verso Westeros, troppo sciolta e adulta ) un poco sbrindellata : ma ciò è in larga se non total parte imputabile all'età del personaggio ( non a quella della sua interprete, in ogni caso impegnata a seguire lo script e tenuta sotto controllo e indirizzata dal regista di turno ).

“We're living in times where men commit crimes / And crime don't have a face” [ B. Dylan]
“La vita è un riflesso / La morte una maschera / Ogni banca una cattedrale” [F. De Gregori]     



Sam – cui D&D, M.Sapochnik e Ramin Djawadi dedicano una delle tre scene che per pathos sostengono tutto il finale di stagione ( le altre sono l'ellissi di montaggio neonato-King of the North che ''finalmente'' risolve ogni ''incognita'' e mette un bel Quod Erat Demonstrandum alla fine dell'equazione L+R=J ( e, se non bastasse, extra-diegeticamente, ci pensa il sito ufficiale dell'HBO con un'infografica risolutoria, risolutiva e risolutrice : fare ''clic'' sulla parola, Come Volevasi Dimostrare, “MAPPA” ) e tutta la parte iniziale, in continuo crescendo a furia e a forza di climax e leggeri anticlimax, con Cersei-Fine di Mondo – percorre con l'innocenza incantata di un bambino e l'arsura di una spugna il mondo di GoT, cristallizzato in un MedioEvo perpetuo e...Moderno, semi-secolarizzato ( con i sintomatici e periodicamente riproponentisi rigurgiti clericali che ben sappiamo, ma di questo bisogna ringraziare Cersei più che l'Alto Passero e il cuggino scemo Lancel ), in cui il sapere non è trafugato dai roghi del potere temporale della Storia ma è custodito, in parte dimentico ed immemore di sé stesso, nella Cittadella ( in attesa dei propri Giulio Cesare e Califfo 'Omar ). Inoltre Sam ha dalla sua parte un alleato potente : Gilly. La sua figura, che com-porta con sé l'impegno di e l'amore per un figlio, serve a Sam per poter crescere, prendersi delle responsabilità e avere uno scopo nell'esistenza che gli dia linfa vitale per raggiungere un altro obbiettivo, quello per cui John l'ha spedito alla Cittadella e che Stannis aveva ben individuato, dicendogli chiaro e tondo, nella scorsa annata : Keep reading, Samwell Tarly, ovverossia quello di diventare Maestro, e recuperare dalla polvere alla luce un poco di Conoscenza del Mondo. Se non si comprende il valore e il ruolo di Sam ( eccolo, qui sotto, di fronte all'enunciarsi della sigla di GoT nelle vesti della Grande Biblioteca con Astrolabio, diventare un personaggio di "the Big Bang Theory" ) è inutile perdersi in GoT, inutile prendersi la briga di ''parteciparvi''.

[ Ecco la giroscopica e lungimirante reificazione dei titoli di testa. ]

III.  Episodi.

You can travel anywhere and hang yourself there / You always got more than enough rope.
[...]
Climb into the frame and shout God's name / But you're never sure what it is.

Ep. 7 e 8 : regia di Mark Mylod.
“the Broken Man”, scritto da Bryan Cogman.
“No One”, scritto da D. Benioff e D. B. Weiss.

A girl is Arya Stark of Winterfell... And I'm going home

( cliccare sulle immagini se si vuole assistere a nessuno che ritorna qualcuno )  

  
In cui Sandor “the Hound” Clegane, grazie all'incontro prima con un redento septon-ateo ex-bandito e mercenario (come lui) e successivamente con le vecchie conoscenze appartenenti alla Fratellanza Senza Vessilli, ''ritrova'' un poco della sua ''umanità''. Assistiamo a classiche scena di quotidiana vita in comune al campo: "Spartacus" e "Mc. Cabe e Mrs. Miller", e, per un totale di non più di 10 minuti ( ed è una stima in eccesso, abbondante ), il 2° redivivo più celebre di stagione scambia qualche battuta con Al Swearengen. E io godo.   


E ancora : l'Alto Passero insegna a Margaery la Redenta (#credici) checcossèlammor: “Il rapporto carnale non necessita di desiderio da parte della donna. Solo di pazienza”.
Mentre Jaime assedia il castello di Delta delle Acque conquistato dal BlackFish che lo sfotte come se fossimo in “Monty Python and the Holy Grail”, che...beh...insomma..non è che quel castello fosse proprio proprio suo suo del BlackFish… ( ad ogni modo il momento comico d'assedio per eccellenza è la risposta non-sense sulle scorte di montone che Ser Davos, vecchio volpone, rifila al 'buon' Alliser Thorne nel pilot di stagione : “...and some mutton. I'd like some mutton!” - “What?” : ed è subito leggenda ). E Brienne giunge in loco col fido Podrick, il quale dal canto suo ritrova Bronn...


E Tyrion risponde alla mossa di Varys che gioca un auto-gambetto di speranzoso successo, la missione per ChissàDove, catechizzando Missandei e Verme Grigio alla raffinata arte della scurrilità sopraffina.

Ed infine, ch'è solo l'inizio : “I choose violence.   

[ cliccare sull'immagine se si vuol assistere ad un anticipo di viuuuleeenza ( cliccare sulla tagline per la versione breve, di viuuleenza concentrata ) ]


Viviamo in un mondo politico / la saggezza sta fuori dal tempio
si disfa sul marciapiede / non è d’aiuto, non è d’esempio.
[...]
Viviamo in un mondo politico / benvenuta non è la pace
che se ne vada a bruciarsi viva / nell’esplosione di una fornace.       
                  
Ep. 9 e 10 : regia di Miguel Sapochnik.
“Battle of the Bastards” e “the Winds of Winter”, scritti da D. Benioff e D. B. Weiss.

Ma il Tito Andronico vale anche - certo ancor più compiutamente e mimeticamente di quanto ciò possa applicarsi ad Arya, ugolinesco timballo antropofago a parte - per Cersei ( e Melisandre ) :

Niente grazia? Niente anima di donna?
Ah, bestiale creatura,
infamia del comune nostro sesso!
Maledizione cada…
( Lavinia a Tamora )
William Shakespeare – Titus Andronicus – Atto II, scena terza.


In cui una atto di guerra civile a...bassa intensità ( come lo fu Hiroshima, che dissolse e polverizzò in una frazione di secondo 100.000 esseri umani invece di...quanti? 1.000.000?...nel futuro di una guerra mondiale che si sarebbe potuta protrarre per volontà ''divina'' ancora per anni : invasione militare (navale, aerea, terrestre) del Giappone. Morti militari e civili da entrambe le parti. Carestie, epidemie. Invece Nagasaki, beh, quello, nemmeno Cersei. Mentre bombardamenti a tappeto, prolungati, percussivi, in pratica dei roghi perpetui, su Berlino e Dresda, lì nel mezzo, stanno ) mette fine ad un ''errore di percorso'', o ''di valutazione'', da parte della nuova Black Queen squamata.


Campane del Tempio di QualcheDioACazzo di King's Landing, non chiedetevi per chi state suonando: state suonando per voi stesse.
Di fatto, l'evoluzione (la riscoperta di un segreto (in)sepolto) del Mestiere delle Armi e delle Scienze Applicate verso un corrispettivo moderno ad alto potenziale degli armamenti nucleari, preventivata sin dalla 2a stagione, qui, avviene, compare e si compie, e in pieno, ancor più che in “BlackWater” [2x09] : ecco che in Game of Thrones re-irrompe deflagrando la Modernità : l'Alto Fuoco, l'Arma di Distruzione di Massa. Seconda solo, come pericolo Fine di Mondo, agli Others-White Walkers...


A seguire, altro fronte, La Battaglia.
Con maiuscola sia sul sostantivo quanto sull'articolo determinativo.
Suddivisa in due grandi climax prolungati e protratti : la patogenesi armata dello scontro frontale e la muraglia di cadaveri con semicerchio di scudi e lance ad assediare i superstiti : prima il doppio reciproco assalto di fanteria e cavalleria all'arma bianca col fuoco (amico) di copertura della gragnuola di frecce, e poi il semi-accerchiamento mezzalunare a restringere con le lance che s'infilano tra gli spiragli degli scudi a tartaruga invertita ed infilzano procedendo in avanti, e procedendo in avanti infilzano.
M.Sapochnik alla regia.  


E, come riferimenti ( a parte le mille mila pellicole con lanci massivi di frecce, non ultimo, ad personam, senz'attraversare il cielo, l'A.Kurosawa de “il Trono di Sangue”, il Castello della Ragnatela tratto dal Macbeth ), l'avanzare superando le trincee e i campi costellati da crateri di mortaio del “Paths of Glory” di S.Kubrick all'ombra lunga del Formicaio, le brume, la polvere, la mattanza, le lance in resta del “Falstaff” (Chimes at MidNight-Campanadas a MediaNoche) di O.Welles, il carnaio del “Va' e Vedi” di E.Klimov e dello “Spartacus” ancora di Kubrick, la filologicità documentaria del “Culloden” di P.Watkins, il sangue, l'incastro di corpi e ferraglia e l'asfitticità dell'Enrico V di K.Branagh, l'incedere al rallentatore per portare a casa la pelle nel fango del “Kippur” di A.Gitai…


Altro che “Non nobis, Domine” : qui non c'è alcun dio, né come scusa, né come riparo. E Ser Davos, chino e curvo s'un rilievo del terreno a calpestare un mucchio di cenere fredda e tizzoni gelidi, lo sa meglio di tutti, in questo momento, il mantello sbattuto dal vento, sopr'a una tomba senza nome.   

E a legare, raccogliere, rilanciare tutto ciò, la partitura musicale di Ramin Djawadi, notevolissima.


“Your words will disappear. Your house will disappear. Your name will disappear. All memory of you will disappear.”
Sansa Stark a Ramsay Bolton.

Sansa, dal canto suo, si prende la sua personale dose di vendetta nei confronti di Ramsay Bolton, abbracciando un'umbratile passeggera imago del Lato Oscuro della Forza, perdendo come contropartita la sua libbra non di carne ma di anima, quando il sadico bastardo per salvarsi le dice ( anzi, le rivela ) “I'm part of you, now”, prima che lei resti, solo per un attimo ancora, un poco in più, appena un momento, a guardarlo - lo sguardo che ritorna sui suoi passi, e fermo lì rimane, almeno per un po', a rimirar l'azzanno - sbranare dai suoi stessi cani da lui medesimo tenuti a stecchetto da un quarto di luna in attesa di servir loro freschi freschi e frollati il giusto i nemici sconfitti i quali invece decideranno – l'hanno già fatto – di non acciotolarsi per sfamare l'appetito famelico del canile.


“A picture of me on the Iron Throne... and you by my side.”
“It's a pretty picture.”  
Petyr ''LittleFinger'' Baelish a Sansa ''NeverJoy'' Stark

Per finire, rimane ciò che resta, al termine della carneficina : fuori campo (di battaglia), LittleFinger : uscito per un momento dall'apparente diapausa in cui s'era rifugiato come larva di formicaleone tra le sabbie della Storia, mentre in realtà lo si poteva ben sentire tarlare la trama del racconto, rientra in scena brandendo la giusta pretesa di riscuotere il credito, pronunciando “Iron Throne” senza muover le labbra (automatica scaramanzia): è realmente, veramente, compiutamente la cosa che desidera più al mondo.

( cliccare sulle immagini se si desidera vedere le labbra di LittleFinger non muoversi )  

E' impossibile chiudere la carrellata sugli episodi di questa sesta stagione rimarcando l'ellissi prossemica a rischio ridicolo ma altamente significante costituita dalla presenza di Varys sull'ammiraglia della flotta Targaryen-Immacolati-SecondiFigli-GreyJoy-Tyrell-Dothraki [ impagabili questi ultimi che dall'affogare in uno sputo ( ma chi l'ha mai detto, poi? ) non solo non vomitano ma passano al cazzare rande come fossero veterani timonieri, trimmer, freestyler, grinder volanti, drizzisti e prodieri di Luna Rossa ], che riduce ad un volger di clessidra, o meglio ad un batter di ciglia, il viaggio d'andata e ritorno : la sua presenza lì, in quel dato luogo e momento in movimento verso ovest, è un Segno (significante) che si fa Simbolo (evidenza) e rappresenta lo iato, probabilmente di settimane, assai più probabilmente di mesi, tra l'inizio (6x08 ) e la fine (6x10...7x01) della sua missione.  

Lo spettatore invece di mesi dovrà passarne 10 prima di rituffarsi nella settima, e penultima, mini-stagione : ad oggi, 5 Luglio 2016, si può desumere che gli episodi potranno essere 7 (od 8), e che la loro durata sarà maggiore (55'-60') : i probabili 100 mln di $ di budget potranno così farsi sentire maggiormente [ alcuni di quelli ''risparmiati'' diminuendo il numero di episodi ( mentre allungare la durata degli stessi non dovrebbe incidere né in negativo né in positivo ) andranno spesi per la rinegozziazione dei contratti degli attori principali superstiti : ma anche qui, salvo new entry clamorose, considerando i defunti il saldo dovrebbe andare a pareggio ].
I registi invece sembra saranno solo 4 ( altro indizio indicante la mini-stagione di 7/8 episodi, a meno che D&D non vogliano ricimentarsi in tale compito ) : non ci sarà Miguel Sapochnik, ritorneranno invece Alan Taylor ( diresse già 6 episodi, 2 nella 1a e 4 nella 2a ), Jeremy Podeswa ( 4 ep., 2 nella 5a e 2 in questa 6a ) e Mark Mylod (idem), e farà la sua nuova entrata Matt Shakman (“Six Feet Under”, “Huff”, “Mad Men”, “Fargo”). C'è da dire, però, che anche per la 1a stag. i registi furono solo 4 : due di loro infatti diressero tre ep. a testa… Ma è altrettanto vero che D&D hanno stabilito che la storia dovrà concludersi con altri 12/13 episodi, spalmati su due mini-stag., perciò non si sfugge…
NB. Tutte le noti presenti nel paragrafo soprastante sono da intendersi imprecise e soggette a futura verifica ( smentita o conferma ).

http://www.ew.com/article/2016/06/29/game-thrones-season-7
http://www.hollywoodreporter.com/live-feed/game-thrones-cast-signs-season-744314

Nota finale.
Lyanna Stark come personaggio è introdotto sin dalla 1a stagione e la sua importanza è dichiarata, ciò non toglie che una cosa sono pagine e pagine dedicategli nei romanzi, altra cosa è vederne per pochi seondi l'effige tombale sotto forma di statua nel 2011 e poi ritrovarla 5 anni dopo, nel 2016, in carne ed ossa....



Ed è altresì impossibile non concludere così, con un'altra Lyanna, Mormont, stessa grinta :
https://67.media.tumblr.com/1f5e3acf37bba1de757adfbb7e46446e/tumblr_o8dbcywxy61unhts9o1_500.gif



IV.  Farewell (...e sorridevi e sapevi sorridere / coi tuoi vent'anni portati così...) :

- Loras Tyrell : chi?  
   
- Mace Tyrell : gestì bene certe trattative con la Iron Bank di Br€€vo$, ma GoT non è un paese per impiegati.  
   
- Lancel Lannister : marchi di fabbrica : imbecille, stupido idiota, pericoloso cretino.   
    
- 62 : per lo meno uno scudo, a WinterFell, ci è arrivato.


- Septa Unella : ottusa tanto quanto se non più di Cersei, e ce lo dice la stessa Regina ((Ex)Madre) : “Confess...it felt good...beating me, starving me, frightening me, humiliating me. You didn't do it because you cared about my atonement. You did it because it felt good. I understand. I do things because they feel good. [...] I killed your High Sparrow...and all his little sparrows...all his septons, all his septas, all his filthy soldiers, because it felt good to watch them burn. It felt good to imagine their shock and their pain. No thought has ever given me greater joy”.
Ma non così identiche : “I lie about fucking my brother...because it feels good to keep our son safe from hateful hypocrites”.
Distinzione abbastanza importante: bye-bye Unella.   
   
- Walder Frey e Balon Greyjoy : il vecchio che avanza, nel senso (anche da giovane) d'inetto superfluo, quando non prettamente deleterio (per casata e famiglia), e rimane stecchito.

- Brynden "the BlackFish" Tully : sarebbe stato bello poterlo conoscere un po' meglio, o anche soltanto vederlo in azione ( l'esito delle Red Wedding al suono delle Piogge di Castamere by Sigur Rós fu al di fuori delle sue possibilità di controllo e delle umane possibilità d'intervento e rimedio ).

- Grand Maester Pycelle : maestro cinese dell'inganno (the Prestige: China Man Trick), gran puttaniere dal braccino corto, estroso scorreggione e sommo uscitore di stanze : ci mancherai. O no. Però un po' si.   
https://usatthebiglead.files.wordpress.com/2016/05/maester-pycelle-slow-exit.gif?w=1000

- High Sparrow : "buona" (sic!) fede e ipocrisia : un ritratto perfetto della media dell'establishment al potere lungo la storia dell'umanità in assenza di un regime peggiore che lo annienti. Clericume – e qualche innocente – al rogo. 
   
- Tommen (Lannister) Baratheon : addio, caro fanciullo, inutile bimbominkia perso in un mondo più grande di te ( lo sarebbe anche una boccia di vetro, ma questo è un altro discorso ), simpatico ReGazzino appeso ( come tutti noi, maschi, femmine e cantanti / s'un tappeto di contanti ) a un pelo di pube ( crine col quale tutti vorremmo i nostri sogni fossero tessuti ), hai fatto del tuo meglio, e hai fatto schifo : se non avessi optato per il balkoning senza balcone saresti anche potuto diventare un...essere (quasi) umano, diciamo una via di mezzo fra Norman Bates, tuo fratello Joffrey, Giorgio Mastrota, Justin Bieber e Favij, ma la tua tragica uscita di scena sottoclimatica [ tra "Germania Anno Zero", "the HudSucker Proxy" e "la Meglio Gioventù", così, giusto per essere (io) dannato in eterno ] vale sincero rispetto : tutti abbiamo patito ( per Margaery ).

(cliccare sull'immagine se si desidera balconizzare Tommen in loop eterno )

- Rickon Stark : una via di mezzo tra Loras e Tommen, con molte meno colpe e pregi e molte più speranze spezzate sul nascere, e tragicità. Detto ciò, cristo d'un dio, sterza!, ché non siamo mica in "Prometheus"! 
   
- Barbalbero o Corvo TriOcchiuto : Antonius Block e la Morte ( parte Nesima ) : Aye, today. 
   
- Wun Weg Wun Dar Wun detto Wun Wun : ciao, dolce, tenero gigante buono pongominchianasuto, ora insegnerai agli angeli come si strizzano e maciullano i cattivi, e a San Pietro come aprire porte e sfondare portoni senza mazzi di chiavi ma solo con la sola forza dei pugni nelle mano. 
   
- Hodor / Wylis : siamo ancora tutti lì, persi per sempre, per sempre, per sempre, in un shininghiano cortocircuitante loop eterno a raggelare i nostri cuori. 


- Osha e Margaery Tyrell : l'affascinante bruta porcellona [ e con lei sono 3 (tre) le brute che ci lasciano : dopo Karsi (Birgitte Hjort Sørensen) - ''estraneizzata'' - e Igritte (Rose Leslie) ], e la bella, dolce maialina sbilenca [ e si, questi termini si trovano tutti nei migliori glossari di retorica e stilistica acquistabili sulle bancarelle dell'usato di Fondo delle Pulci ] : semplicemente : non è giusto. Ma si sa...non sarebbe GoT, altrimenti. 
   
PS. Osha. S'è mai visto uno spin-off ( e da GoT ne nascerebbero decine : il giovane Ned Stark, le avventure di Arya e il Mastino, Gendry on the boat...) con due personaggi defunti? Io le avventure di Osha e Rickion per le terre del nord, tra il Dono, la foresta di WolfsWood e le Lonely Hills, in stile Peter Watkins/Albert Serra/Werner Herzog, lo seguirei... 
   
PS. Margaery. L'epico scontro a distanza Cersei-Margaery, con quest'ultima che si finge convertita per salvare il fratello Loras e manipola Tommen (che ha più manopole che brufoli) per farlo cadere completamente nelle braccia del Clero dell'Alto Passero con tutto il pretume ed il suorame vario, è l'unica gustificazione che posso accettare per la morte - davvero...annichilente - di Margaery : ha sfidato Cersei, colei a cui Erode le fa 'na pippa.


V.  Hic Sunt Leones ( tra Memorabili Lapidarie Colline e Indirizzi Civici Blues ).

“Il dito in movimento scrive, e avendo scritto avanza.” – Omar Khayyam

Ice and Fire, Iron and Blood.

Il mistero di GoT non è legato al perturbante, come lo è "the Shining", o meglio, è riconducibile ad un perturbante rettilico, arcaico, mitopoietico ed ancestrale : da un certo PdV mette in gioco l'esatto contrario di quel che accade nel film più insoddisfacente ed inesplicabile di Kubrick, e non a caso GoT ed il film con Jack Torrance/Nicholson sono entrambi - in forme diverse - sottoposti all'assalto del fandom ( e delle fanfiction: hm...Doctor Sleep ) attraverso una ridicola ridda di speculazioni inesauste quanto inefficaci e strampalate ( il vero e proprio attacco a colpi di leak condotto verso GoT invece è altra cosa, ma non del tutto...) : c'è di buono che, per quanto riguarda GoT, D&D non solo sembrano incapaci di recepire le istanze degenerate del pubblico ( cui contribuisco io stesso alleandomi con chi chiede a gran voce l'intervento dell'Hard SF, ad esempio in stile Ciclo della Cultura di Iain M. Bank, spingendosi oltre : l'Universo di GoT dovrebbe essere contenuto in una mini-Sfera di Dyson o mega-Planetoide Cavo...), che chiede assurdità quali una sorta di filologicità della serie verso i romanzi (si può fare, ma non ci sono regole od obblighi) : semplicemente, all'apparenza e in tutta evidenza, se ne fottono ( pur seguendo sia fandom che fanfiction : e ci credo, se G.R.R. Martin non rilascia manco pizzini da anni...) : sono insomma del tutto autonomi in questo senso rispetto ai/alle milioni di Annie Wilkes in agguato. Gli innocenti - non i ''buoni'' - muoiono, e la loro memoria non riceve vendetta, né giustizia.   


Ed è sintomatico che "the Shining", poi, e non "2001" [ cui Clarke ha dato 3 seguiti letterari (2010, 2061 e 3001) e P.Hyams uno cinematografico basandosi sul 2° romanzo della quadrilogia clarkiana, 2010, mentre è in via di sviluppo una miniserie tratta dall'ultimo tomo della tetralogia, ovvero "3001: a Space Odyssey", nel quale possiamo dare il bentornato a, ebbene si, Frank Poole ( mentre 2061 è incentrato, come 2010, ma solo in parte, su Heywood Floyd : in quest'avventura avviene di fatti il passaggio di testimone tra l'ormai ultracentenario buon dottore e suo nipote ], sia il film di K. maggiormente assediato dal fandom : perché gli altri film un minimo aperti della filmografia kubrickiana che si prestano al gioco delle speculazioni ( in ordine decrescente : 2001, EWS, aCwO e Dr.Sl ) sono invece, alla fine dei conti, limpidamente risolti, almeno rispetto alle domande inevase dagli indizi e dalle prove tangibili e aleatorie messe in campo in "the Shining", e qui mi riferisco ovviamente, anche e soprattutto, a "Room 237" di Rodney Ascher, la cui colpa principale, se non suprema e superna, che gli si può addossare ed imputare, è quella di mischiare il (poco) sacro al (molto) profano.  

Il ''mistero'' di Got risiede nel...Gioco : parafrasando G. Agamben (il Paese dei Balocchi) si potrebbe dire che, giocando, l'essere umano, di qualsiasi età, e a qualsiasi...livello abbia saputo portare il gioco, si estranea dalla contingenza sciogliendosi dal contesto S/T, e la dimentica in un recesso della ''vera'' vita ( ma non è forse vita, il sogno? E il Cinema? Contiene ed esprime più vita perdere 8 ore al giorno in una fabbrica o in un ufficio ed ingannarsi con parole come Diritto e Dovere, o coltivare un orto? ), ed è ciò che fanno i bambini muovendo i soldatini, è ciò che fanno gli autori muovendo gli attori, è ciò che fanno i fusi di testa al comando muovendo lancia in resta i loro precettati commando. Chi è più folle: il fanciullo, l'artista, il militare o il politico? Ci vorrebbe un labirinto ( o una scacchiera, o una mappa ) per ogni essere umano, e dentro al labirinto ( o sulla scacchiera, o nella mappa ) un bambino che sappia rimettere al suo posto l'essere umano che sarà - o che gli è accanto, performandolo a sua volta - nel pandemonio del mondo.    

Quest'uomo vi saluta e spera di avervi saputo intrattenere colle gesta di GoT6 ( e siategli grati del fatto che non l'abbia scritto tutto in terza persona ).        

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