INFERNO, come infernale è stato il viaggio che ha portato Tom Hanks, alias Rober Langdon fino a Venezia; dopo la fuga dalle stanze del Louvre a tutta la Francia, fino a Roma, dove un pazzoide assassino voleva distruggere il simbolo della Chiesa cattolica attraverso una bomba nucleare.

Sembra un evento vicino, ma sono passati molti anni ormai, da quando Dan Brown pubblicò il primo romanzo della saga, Il Codice Da Vinci, fenomeno letterario che creò enorme scalpore tra i più curiosi e allo stesso tempo scandalo per chi invece fa della religione, la sua ragione di vita.

Il film di Ron Howard traspose sul grande schermo, tutti i personaggi, le atmosfere e i quesiti che si trovavano all'interno del romanzo, per molti fu un thriller spiazzante, per altri un fallimento epocale.

Finalmente, almeno si spera, siamo arrivati all'epilogo di quest'avventura, nel trailer di INFERNO uscito qualche giorno fa, ho ritrovato il nostro caro Tom Hanks, correre tra i vicoli e i musei di Venezia cercando di fermare la follia di un pazzo che, a quanto sembra, vuole diffondere la peste nel mondo e naturalmente il nostro eroe, non poteva non farsi aiutare dall'immancabile spalla femminile, sexy ed intelligente.

Dalle scene che ho potuto vedere, il film non sembra che l'ennesimo thriller d'azione, in cui i personaggi devono indagare attraversando tutta la città, in cerca di codici segreti e indizi nascosti tra le più belle opere d'arte nostrane.

Devo dire la verità, non sono un grande fan di questa saga, Ron Howard sa sicuramente fare di meglio (RUSH, HEART OF THE SEA), ma allo stesso tempo posso dire che questo tipo di prodotti sanno intrattenere e in alcuni momenti divertire, facendo incapunire lo spettatore su misteri e teorie che non stanno ne in cielo ne in terra, ma che comunque donano quel pizzico di interesse e segretamente poibito al tutto.