Si sa, l'Italia è un paese di Santi, poeti ed eroi e il grande (ma anche il piccolo) schermo abbonda delle loro storie, che alla fine al pubblico piacciono sempre. Ho scoperto da pochi giorni che a breve uscirà l'ennesimo film su S.Francesco e i suoi poverelli di Assisi, con tanto di S.Chiara a seguito. La mia domanda è: ce n'era veramente bisogno? In quanti film più o meno riusciti, e in quanti sceneggiati la storia del Santo Patrono d'Italia è stata raccontata?
Il nuovo film sul Santo è francese: “L'Ami” di Reanaud Fely e Arnaud Louvet; ad interpretare il Santo è Elio Germano, che dopo essere stato al cinema Giacomo Leopardi, uno dei poeti italiani più amati ne “Il giovane favoloso”-2014 di Mario Martone, non poteva farsi mancare l'opportunità di impersonare S.Francesco, che pare faccia curriculum nella carriera di un attore. Nel cast saranno presenti anche Alba Rohrvarcher come S.Chiara e Jéremié Renier nei panni del frate Elia.
Premetto subito che sono una devota di S.Francesco, un Santo importante e di carisma, ma sinceramente al cinema poche volte ha trovato giustizia. Per me di S.Francesco cinematografico ce n'è uno e uno solamente: quello di Zeffirelli (così come per il Gesù di Nazzaret), tutti gli altri li ho trovati sempre lacunosi o imprecisi o troppo romanzati.
In quello di Zeffirelli (“Fratello sole e sorella luna”-1972, che nell'ora di religione lo vedevamo a puntate con il cinevisor -oggi uno strumento preistorico-) tutto mi sembrava credibile e l'attore Graham Faulkener assomigliava tantissimo all'idea del Santo che mi ero fatta, grazie anche al raffronto con l'unico quadro -forse ritratto-del Santo di Cimabue che è possibile ammirare nella Basilica di S.Francesco di Assisi.
Mi sono così divertita a ricercare nella mia memoria tutti quei San Francesco cinematografici che hanno attraversato gli anni più o meno con successo.
Già dal cinema muto il Santo italiano ha avuto il suo bel daffare, ben 4 sono le pellicole senza sonoro ispirate al Santo e alla sua vita: “Il poverello di Assisi”-1911 di Enrico Guazzoni, “Frate Sole”-1918 di Ugo Falena e Mario Corsi, “The visione beautiful” e “L'araldo del gran re”. Il primo film sonoro su S.Francesco porta la paternità di Roberto Rossellini, che nel 1950 gira “Francesco giullare di Dio”, un film di 11 episodi ispirati ai “Fioretti” del Santo. Collabora alla sceneggiatura anche Federico Fellini.
I grandi nomi si “scomodano” quindi fin da subito per le vesti del fraticello.
Lou Castel, nel film di Liliana Cavani “Francesco D'Assisi” del 1966. La Cavani è addirittura una recidiva con il famoso Santo, tanto che farà un secondo film sulla sua storia nel 1989: “Francesco”.
Se nel primo Santo Lou Castel era il santarello magrolino e dall'aspetto emaciato quasi frikkettona, nel secondo c'è addirittura una star americana non proprio dall'aspetto fragile e ingenua: Mickey Rourke, che all'epoca viveva ancora di rendita dell'enorme successo di “9 settimane e 1/2”-1986.
La Cavani pare quasi mettere in pratica gli insegnamenti del Patrono d'Italia: spoglia Rourke del suo grande successo internazionale per relegarlo ad un personaggio più intimo e mistico.
Ricordo che con la mia amica andai a vedere questo film alla sua uscita, esclusivamente per vedere proprio la scena della spogliazione di Rourke, più che del Santo.
Ma non solo in Italia si avverte l'importanza di Francesco, anche Hollywood nel periodo dei racconti biblici e delle vite dei santi si avventura con il fraticello, che però non risulta essere troppo nelle corde degli americani.
Micheal Curtiz firma nel 1961 “Francesco D'Assisi” dove l'attore Bradford Dillman interpreta il Santo. Curtiz è un regista di film western e di avventura per lo più e il film manca di misticismo, puntando più sugli eventi storici. Questo film in particolare ha il pregio di soffermarsi attentamente sull'incontro avvenuto tra Francesco e il sultano.
Un altro bello d'Italia viene chiamato a impersonare il Santo nel periodo delle fiction televisive.
E' il 2002 e Raoul Bova interpreta “Francesco” di Michele Soavi, miniserie televisiva che va in onda su Canale 5 ovviamente in prima serata. Solo un paio d'anni prima era stato Padre Pio a inflazionare il piccolo schermo facendo il pieno degli ascolti e innescando una gara tra i due differenti interpreti (rispettivamente Michele Placido e Sergio Castellito) che risulta alquanto esilarante, tanto da ispirare il comico Corrado Guzzanti per uno dei suoi sketch più riusciti: “song ie Padre Pio...siamo i Padri Pii”. Il S.Francesco di Bova va in solitaria e non lascia un segno indelebile nella storia moderna della televisione. E' del 2007 l'ultimo documento televisivo dedicato a Francesco con “Chiara e Francesco” di Fabrizio Costa, con Ettore Bassi in veste lunga e chierica.
Lascio questo post con un sorriso, lo sketch di Corrado Guzzanti e Francesco Paoloantoni e i "Padri Pii".
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