Raw (2016): locandina
Nel quarto giorno festivaliero, un paio di tematiche non proprio ricorrenti o tipiche da clima festivaliero internazionale quale è Cannes, ma che invece quest'anno ci vengono sottoposte con una certa frequenza, ci fanno porre il seguente quesito: è il Festival di Cannes il luogo ideale per lanciare o presentare film horror con zombie ed horror?
Ad inizio manifestazione una proiezione di mezzanotte è stata dedicata con successo (ma io accidenti l'ho persa!!) al film coreano BU-SAN-HAENG di YEON Sang-Ho, zombie su un treno con contagio inevitabile di cui si dice un gran bene; l'ottimo nuovo Dumont, Ma Loute, senzavolercvi anticipare troppo, parla di pescatori certo, ma pure di gente mooooolto affezionata alla carne e piuttosto restia a dovervi rinunciare; di Grave (Raw) ne parlerò qui di seguito, e così pure dell'horror sofisticato The Transfiguration.
Insomma "IL" Festival che si apre al genere: non è affatto la prima volta, ma quest'anno l'apertura sembra una porta spalancata: ben venga!!
Buona lettura.
The Student (2016): locandina
Un nuovo Messia sconvolge le già travagliate ore scolastiche di un istituto russo, seminando sconcerto tra i professori che non capiscono, o non vogliono capire. Un film sin troppo urlato ed esaltato che punta eccessivamente su situazioni forti per accaparrarsi l'attenzione del pubblico.
VOTO **1/2
La pazza gioia (2016): locandina
Thelma e Louise nel Paese della furbizia e della corruzione, ma pure dell'accanimento contro i vinti: In questo teatro si incontrano Beatrice e Donatella, anime instabili protese alla ricerca di ciò che veramente conta nelle loro indolenti ed infelici esistenze. Per Virzi un gradito ritorno alle origini non esente da incertezze. Grande successo di pubblico in sala, con applausi e menzioni positive dal pubblico cinéphiles. Ovviamente tutto ciò ci fa particolarmente piacere.
VOTO **1/2
Raw (2016): Garance Marillier
Il senso di sazietà che fornisce la carne, i brandelli lacerati e sanguinolenti che sanno placare istinti rimossi o tenuti sotto controllo. La metamorfosi di Justine è irreversibile e senza scampo. Un horror splatter che sconvolge ma che possiede una sua dignità nell'ambito del genere; e alcune valide, isteriche scene cult.
VOTO ***
The Transfiguration (2016): locandina
Milo è un moderno vampiro con rimorsi che lo bloccano e gli impediscono di dare sfogo ai propri istinti senza limitarsi al minimo indispensabile. Solo e taciturno, troverà il riscatto grazie ad una coetanea vicina di casa. Moderno horror che rinnega se stesso e punta al sociale, con un atto sacrificale che ha qualcosa di divino.
VOTO ***1/2
The Handmaiden (2016): locandina
Un triangolo amoroso scandaloso e lascivo nasconde una doppia trama ad inganno che avrà conseguenze letali e imprevedibili tra due splendide donne ed una affascinante ladro che si insinua tra di loro. Erotismo e inganno si cedono la staffetta in un rutilante ed elegantissimo thriller storico sbilanciato tra due culture a noi europei distantissime.
VOTO ***
Toni Erdmann (2016): locandina
Cosa deve fare un padre per far tornare la luce negli occhi appannati e offuscati dal senso del dovere e dall'arrivismo della figlia? Trasformarsi nell'eccentrico Toni Erdmann, dentatura spiovente e capello sciolto, ironico demolitore dei falsi miti della società di chi crede di contare- Un film spassoso ed esilarante che incolla allo schermo. Uno dei migliori titoli del concorso, almeno sino ad ora.
VOTO ****
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