"Libertà per Jafar Panahi"
...io, un gatto e l'alieno...
Ripley è nella merda...sono tutti morti, e anche lei molto probabilmente morirà tra poco, anzi sa esattamente che morirà tra pochi minuti, visto che la voce del timer dell'autodistruzione dell'astronave sta “simpaticamente” scandendo ogni secondo prima dell'esplosione finale...Eppure Ripley ha ancora la forza di scappare, con il suo gatto, unico compagno rimastole accanto in questa agghiacciante avventura.
Il mostro, l'alieno, la bestia, il “checavolosarà?”...è dietro di lei, lo sente....sente la sua puzza, il fetore, riesce a sentire il suo sguardo terrificante e misterioso su di loro...Eppure sa che può ancora farcela, può arrivare alla navicella di salvataggio....potrà scappare e lasciarsi indietro tutto quell'orrore e quella morte...potrà spogliarsi, forse mangiare (potrà ancora mangiare qualcosa? Dopo aver visto quel mostro uscire dallo stomaco del suo compagno?), potrà accarezzare il suo gatto e finalmente addormentarsi senza pensieri e senza paura.
Ma ora la navicella di salvataggio appare così lontana, i minuti sono pochi, l'alieno è lì vicino...
Fumo, suoni, allarmi che lampeggiano, stanchezza, paura...tanta...
Ripley fatica a camminare, si trascina con la gabbietta del gatto ben stretta, sa che se perderà anche lui, per lei sarà veramente la fine...finché stanno insieme sa che ce la può fare...ce la può fare...che ce la può fare...”ce la posso fare”...
La distanza diminuisce, la vista annebbiata le fa comunque scorgere lo sportello della salvezza...non riesce più a capire quanti secondi le rimangono...troppo il rumore intorno a lei, le sembra incredibile che può esistere anche il silenzio, il sonno ristoratore...Un lampo e le vengono in mente solo le risate di poche ore prima, quando erano ancora in 7...quando aveva un lavoro da fare, quando sapeva che doveva fare ritorno a casa, quando aveva altri pensieri, tanti ....ma che sembravano niente in confronto all'unico pensiero che ha in testa ora: salvarsi.
Dentro la navicella, pochi complicati movimenti per metterla in moto e partire velocissima...e vedere lontano l'astronave che esplode, con tutta una parte della sua vita che non tornerà più.
Ora, sola con il suo gatto, può finalmente sentirsi al sicuro...
Un rumore, un sibilo...la speranza di salvezza si perde subito, il mostro è con lei, più vicini che mai....come ha fatto ad entrare? Una certezza ormai: l'alieno non è più dietro, non è più accanto...è dentro di lei, non se ne può liberare, anche se rimane nascosta...
Un incrocio di sguardi con il gatto, quel lampo di intesa è calore puro, un pensiero le passa per la testa: “Ce la posso ancora fare”.
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