Pablo Neruda
Il Festival di Cannes è sempre stato il più seguito al mondo tra gli appuntamenti festivalieri cinefili, e pertanto inesorabilmente quello più elitario, soprattutto tra i non addetti ai lavori, a coloro che potrebbero frequentare e frequentano manifestazioni simili semplicemente acquistando abbonamenti o biglietti.
A parte la democratica e a me affezionatissima Quinzaine, che frequento da circa 25 anni pressoché ininterrottamente, tutte le altre rassegne e competizioni sono assolutamente chiuse al pubblico pagante.....MA NON AI CINEFILI.
CANNES CINEPHILES serve proprio a questo: garantire ad un pubblico cinefilo di ogni età, l'accesso, ASSOLUTAMENTE LIBERO, a ben quattro sale dedicate a questa categoria, più al Palais Croisette, sede storica della già menzionata Quinzaine des Réalisateurs.
Quattro cinema/teatri che accolgono ogni giorno una marea di gente eterogenea, accomunata tuttavia dallìamore verso la settima arte e dall'essere iscritta o facente parte di qualche associazione cinefila sia francese che straniera.
il seggiolino d'ordinanza del cinefilo paziente....
Mica male per essere Il festival più elitario del mondo. Certo i posti sono limitati: la sala più grande, ovvero La Licorne di Cannes La Bocca, conta circa 400 posti; le altre tre circa la metà. Le tessere Cinephiles sono, pare, circa 4 mila: fate voi i conti, su meno di mille posti a sedere a disposizione, e pensate alla ressa che ci obbliga ad attese a volte anche di due ore filate, o a non poter partecipare a due visioni consecutive perché, una volta usciti dalla sala, la coda per entrare a vedere il film successivo conta già un numero di spettatori pari a oltre la capienza della sala.
Per questo la vita del cinefilo festivaliero è fatta, a Cannes più che altrove, di code estenuanti, di attese, di film visti uno dietro l'altro (in settimana è possibile vederne sino a 6 uno dietro l'altro!!!), di mangiare frugale giusto lungo il tempo di attesa della coda, seduti sul nostro sgabellino portatile che usciamo dallo zaino uno dopo l'altro, come una squadra affiatata e speculare di anime differenti ed eterogenee, accomunate tuttavia da una passione travolgente.
Ma veniamo alla seconda giornata di Cannes Cinéphiles, che corrisponde al sabato, visto che ci sono due giorni di ritardo rispetto ai film delle sezioni ufficiali. Come conseguenza troverete sfasati ed in ritardo di questo intervallo i film che riusciremo a vedere nell'ambito del nutrito programma, parte del quale riuscite a vedere in una foto poco sopra, colorata diversamente a seconda della rassegna in cui rientrano i titoli presentati.
Un Certain Regard
Una coppia ultrassessantenne sopravvive alla monotonia di una vita apparentemente senza scopi o interessi, quantomeno in comune, ma si apre alle vicissitudini che caratterizzano le esistenze della propria prole, ormai già adulta e non meno afflitta da crucci o problematiche esistenziali. Bella commedia palestinese dolce ed ironica ben recitata.
VOTO ***1/2
AFTER LOVE (L'ECONOMMIE DU COUPLE)
Quinzaine Des Réalisateurs
La casa come teatro di guerra tra due coniugi alla deriva,che non possono vivere separatamente per ragioni di tipo economico,e che si sforzano di costruire barricate e mura invalicabili all'interno delle macerie di un ex focolare domestico.Un film ben scritto, con dialoghi e situazioni credibili che evita facili sentimentalismi ed inutili retoriche.
VOTO ***1/2
Semaine de la Critique
L'ossessione di divenire genitori prosegue quando la coppia, presa la decisione di adottare un neonato, si appresta in tutti i modi a crearsi un finto album di foto che documenti una gravidanza in realtà mai esistita. Un film curioso, girato bene, un po' pasticciato o eccessivamente elaborato a livello di scrittura.
VOTO **
Quinzaine des Réalisateurs
La fuga di Pablo Neruda verso un'Europa di fine anni '40 più rispettosa dei diritti umani e della libertà di pensiero, dà inizio ad un concitato inseguimento da parte di un membro della polizia di governo, proteso ad acciuffare a tutti i costi l'uomo.Un intenso biopic dove un eroe è rappresentato attraverso la figura controversa del suo antagonista,
VOTO ****
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