OItNB (2) --- Bruce Gilbert (4) --- Più Sodoma e Meno Gomorra (5) --- Press Play (15).
...I... Piper!, Come On Up To the House!
Perché iniziare con una (mitica) scena di “Mad Men” ( stag. 1 ) con protagonista Betty "Master of Sex" Draper e una lavatrice? Più avanti citerò Fargo-2, ma la lavatrice compare in Fargo-1. Perché – al netto insormontabile ed inesorabile di come andranno poi effettivamente le cose nella serie di Matthew Weiner – Piper Chapman, oltre che supplente di Nancy Botwin nella classe di Walter White, potrebbe essere la figlia/nipote di Betty Draper : filiazione-derivazione-evoluzione diretta da casalinga emancipata a ribelle per noia ( in questa seconda stagione, poi, la madre e la nonna di Piper avranno un piccolo ruolo fondamentale ).
I remember the Alamo, too.
Magari e purtroppo non è il capolavoro qual è invece “Oz” - e s'apprest'ad essere "WentWorth" - ( e, all'altro capo del diagramma sferico, forse e per fortuna non è il comunque sufficiente “Prison Break” ), ma per contro e ad ogni modo è una delle serie più lontane dalla comedy pura ( pur rimanendo a tutti gli effetti una single-camera production ) che ci siano : l'innesto awardesco chiamato “dramedy” non gli si addice come definizione : OItNB è un dramma stratificato
[ basti la scena di Suzanne ( “Crazy Eyes” Warren - Uzo Aduba ) da ragazzina nel reparto maternità dell'ospedale in cui è appena nata la sua sorellin(astr)a : i genitori, un po' con colposa ragione un po' con rozza ingenuità non si fidano a lasciargliela cullare : lei capisce la cosa, non da (ancora) di matto ( ci penseranno gli anni successivi in quella famiglia e in quel contesto sociale - i quali non potranno fare altro che incrementare la sua naturale propensione clinica a schizzare, così ben sfruttata da Vee in seguito - a trasformarla ''definitivamente'' nella donna che ''conosciamo'' ), ma ne esce ( per l'ennesima volta ) ferita, così l'infermiera interviene e, per distrarla e tranquillizzarla, le riduce ( fa una cosa ''sbagliata'' per le ragioni giuste ) la capigliatura afro. Poi sarà Vee ( una cosa ''giusta'' per le ragioni sbagliate ) a farle riesplodere i capelli. Jenji Kohan lavora su un multilevello costante di riferimenti, incroci, reciprocità e conseguenze. Sempre ],
virgola, in cui, come nella vita, a volte si scoppia a ridere di fronte alla morte quanto ad un astuccio di tampax riciclato al contrabbando di marjuana, prima, e di eroina, poi ( hm, ok, nel secondo caso non c'è proprio un cazzo da ridere, e nonostante ciò siamo ancora ben lontani dal raggiungere le vette del Bloody Tampon Sandwich della prima stagione…) : non certo il comico puro, vi alberga, e nemmeno, in pieno, quell'esprit d'humor che spesso viene utilizzato per sostenere, a fatica ( per crearlo, non per piegarlo a ruolo di colonna portante ), con tutto il suo carico e bagaglio di “flappy flap things”, l'impalcatura di un'opera, ma l'ironia, quella si, trasuda d'ogni poro : di fronte alla carcerazione e alla violenza, all'addiction e al tradimento, alla depressione e all'addio : si ride quando NON si dovrebbe, ovvero : quando ce n'è dannatamente, realmente bisogno e necessità.
…II... Piper, and Rose, Don't Fear the Reaper.
Non vi serve sapere la trama, non vi serve sapere cos'è accaduto nella prima stagione o cosa accadrà nella terza, vi serve sapere che siamo in un carcere federale dello Stato di New York che applica una normale (minima) gestione della sicurezza ( non vi sono recluse terroriste, mafiose, pedofile, cannibali, solo normali uxoricide, rapinatrici, spacciatrici e colletti bianchi : incredibile, vero, quest'ultimo particolare?! ) nel quale entriamo grazie al grimaldello-piede di porco-passepartout-cavallo di...ehm...troia ch'è Piper Chapman ( Taylor Schilling ), ivi residente coatta a scontar la sua pena di un anno e tre mesi per traffico illegale ( verso il riciclaggio ) di denaro di provenienza illecita ( stupefacenti ), reato commesso ''per amore'' di Alex Vause ( Laura Prepon ) 10 anni prima e che solo adesso le viene contestato, mentre nel frattempo lei ha cercato, riuscendoci, di rifarsi una vita.
“You took the blonde, blue-eyed girl-next-door and you put her into this world and, you know, you're not gonna go into a network and say, "I want to talk about black women and Latina women and old women in prison". You need a guide. You need a way in. She was our gateway drug”.
[ “Se vai da un grosso network e dici ''vorrei raccontare la vita delle donne afroamericane, sudamericane e anziane in prigione'' sicuramente non otterrai nulla. Ma con questa bella, bionda e con gli occhi azzurri ragazza della porta accanto dietro le sbarre potrai raccontare la sua storia e quelle di tutte le altre detenute.” ] - Jenji Kohan [ HitFix : http://www.hitfix.com/the-fien-print/interview-orange-is-the-new-black-creator-jenji-kohan-talks-prison-netflix-and-jodie-foster ].
Lo scambio di battute tra Alex e Piper spiega molto bene la loro situazione :
“Pensavo avresti detto la verità!”
“E io che tu avresti mentito!”
“Gesù, è come una delle fottute storie di O.Henry!”.
E non possono non tornare alla mente i coniugi Blomquist del “Dono dei Magi” di "Fargo-2" : se Peggy ed Ed già rovesciavano in tragica parodia il tenero natalizio racconto morale a chiave di O.Henry, in quest'occasione Piper ed Alex gli fanno compiere un'altra giravolta virandolo verso il Dilemma del Prigioniero [ “der Fuehrer's Face”, recensione, “49th Parallelo”, recensione e playlist , e "Fine di Mondo", post ].
In questa seconda annata ( qui la 1a stagione ) la ''sottotrama principale'' ( non trovo termine migliore per descrivere il rapporto ) tra Piper e Alex lascia sempre più spazio alle altre [ in particolar modo in questa stagione : Galina “Red” Reznikov ( Kate Mulgrew ) e la new entry/exit Yvonne “Vee” Parker ( Lorraine Toussaint ), Poussey Washington ( Samira Wiley ) e le altre amiche-colleghe-sognate amanti nere destabilizzate da Vee, con catarsi finale : “Sai chi ha inventato quella stronzata, ''mai fare la spia''? Quelli che probabilmente si meritavano di essere traditi” ] : Piper ovviamente continua ad essere il Virgilio che ci accompagna dentro Litchfield ( e a volte fuori da esso ), ma in questa 2a stagione lo spazio e il tempo dedicati alle altre detenute è aumentato di parecchio : non è né un bene né un male, sulla carta, mentre una volta realizzato...risulta adempiere in pieno allo scopo primario della ''missione'' che Jenji Kohan s'era prefissata di raggiungere proponendo la serie a Netflix-Lionsgate.
...III... Don't Fear the Piper.
Red - “Non hai una coscienza? Portare droga [ sottinteso eroina e non marjuana ] dentro a questo posto? Non ti ricordi cos'è successo a Tricia?”
Black Cindy - “Si! E mi ricordo anche di Alamo, ma non per questo ho smesso di mangiare messicano. E le droghe, in prigione, non sono la cosa peggiore del mondo. Ti dirò cosa lo è, però. Tu, che pensi di poter aprire una strada, e dire che solo la gente bianca può guidarci sopra. Hm-hm : questa è l'America. I bagni possono essere segregati, ma il mercato è libero”.
I denti nuovi di Tiffany "Pennsatucky" Doggett ( Taryn Manning, adorabile; e si : parla con quell'inflessione e quell'incedere anche nella vita reale ), il ritorno mordi e fuggi di George “Pornstache” Mendez ( Pablo Schreiber, pornobaffo, snuff-movie colposo ), la rottura del capillare in piano sequenza nell'occhio di Lorna Morello ( Yael Stone, grandiosa : encomiabile lavoro sulla...parca estremizzazione del carattere e la rimodulazione dell'accento ) alla notizia che il suo amato non contraccambiante convol'a nozze, gli sguardi da cane bastonato ( mustacchiato pure lui ) di Joe “the Edge Gay” Caputo ( Nick Sandow ), e la schizofrenia terapeutica che colpisce tutti i dirigenti di Litchfield, da Natalie Figueroa ( Alysia Reiner ) a Sam Healey ( il grande Michael J. Harney ), la sfida della figa tra Nicky ( Natasha Lyonne, un po' in sottotono questa stagione ) e Big Boo ( Lea DeLaria, che ritroveremo protagonista nella prossima ), la stessa breakingbaditudine di Piper che ripaga pan per focaccia Alex, e la sterzata terminale di “Miss” Rosa Cisneros ( Barbara Rosenblat ) che la riporta sulla retta via di fuga.
Always so rude, that one.
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PLAYLIST ( by Bruce Gilbert ).
Credo che nella vita di tutti gli uomini in certi periodi, e nella vita di molti uomini in tutti i periodi tra la prima infanzia e l'estrema vecchiaia, uno degli elementi più dominanti sia il desiderio di far parte della Cerchia locale e il terrore di essere lasciati fuori […]. Di tutte le passioni, la passione per la Cerchia esclusiva è quella che maggiormente può spingere un uomo che non è malvagio a fare cose malvagie.
C.S.Lewis – the Inner Ring – 1944
Questo è valido nella vita ''libera'', governata dalla muliebre democrazia applicata, di tutti i giorni. Il carcere sprigiona il montare a esponente di questo fattore ( partendo dal presupposto che i fattori stessi in partenza sono dopati dal contesto concentrazionario ).
• Ep. 01 - “Thirsty Bird”, scritto da Tara Herrmann e Jenji Kohan, e diretto da Jodie Foster.
“Pulasky at Night” - Andrew Bird
Studio :
Live :
“Tenuousness” - Andrew Bird
Studio :
Live :
“Love Bug Blues” - Charles Bradley ( feat. Menahan Street Band )
Studio :
Live (2013) :
Live (2014) :
[1/6] Il potere delle autorità è dimostrato non solo da quanto possano ottenere obbedienza dai loro seguaci, ma anche da quanto possano definire la realtà e modificare i modi abituali di vedere e di pensare. Il caso in questione è quello di Jane Elliott, una simpatica maestra di terza elementare del piccolo centro rurale di Riceville, nello Iowa. La sua sfida : come insegnare a bambini bianchi di una cittadina rurale con poche minoranze il significato di “fratellanza” e “tolleranza”. Ha deciso che dovessero sperimentare personalmente cosa significhi essere un perdente e anche cosa significhi essere la creatura superiore, la vittima o il perpetratore del pregiudizio.
• Ep. 02 - “Looks Blue, Tastes Red”, scritto da Jenji Kohan e diretto da Michael Trim.
“Beautiful” (Christina Aguilera's) – Discover
“Beautiful” (Christina Aguilera's) – la Bottega del Suono
• Ep. 03 - “Hugs Can Be Deceiving”, scritto da Lauren Morelli e diretto da Michael Trim.
“Crazy Eyes for You” - Bobby Hamilton
• Ep. 04 - “A Whole Other Hole”, scritto da Sian Heder e diretto da Phil Abraham.
OSTA (“Two Strikes”, a 00.50'17'' ) - Gwendolyn Sanford, Brandon Jay e Scott Doherty
[2/6] L'insegnante ha arbitrariamente indicato una parte della classe come superiore all'altra parte, che sarebbe stata considerata inferiore, solo in base al colore degli occhi. Ha informato gli allievi che le persone con gli occhi azzurri erano “superiori” a quelle con gli occhi castani, e ha fornito una serie di “prove” a sostegno di questa “verità”, come che George Washington aveva gli occhi azzurri nonché, elemento più familiare agli allievi, che il padre di uno scolaro ( che secondo il bambino lo aveva picchiato ) aveva gli occhi castani.
• Ep. 05 - “Low Self Esteem City”, scritto da Nick Jones e diretto da Ancrew McCarthy.
Joe Caputo (rules!) : si, the Edge versione gay, ma pure ( giù la zip ) : "Mi chiamavano lattina di birra, al liceo".
“You Slay Me” - Sideboob
“Workers in the Mine” - Sideboob
“Tabajando en la Mina del Carbon” - los Johnny Jets
• Ep. 06 - “You Also Have a Pizza”, scritto da Stephen Falk e diretto da Allison Anders.
“Valentine” - Jessie Ware & Sampha
“Cleaver Lever” - the Growl
[3/6] Da subito, ha dichiarato Elliott, i bambini con gli occhi azzurri sarebbero stati quelli speciali , “superiori”, e i bambini con gli occhi castani il gruppo “inferiore”. Ai bambini con gli occhi azzurri, cosiddetti più intelligenti, sono stati concessi speciali privilegi; mentre quelli inferiori con gli occhi castani hanno dovuto obbedire a regole che rinforzavano il loro status, compreso portare un colletto che permetteva agli altri di riconoscere da lontano la loro condizione di inferiorità.
• Ep. 07 - “Comic Sans”, scritto da Sara Hess e diretto da Andrew McCarthy.
“Into the Unknown” - Blackchords
• Ep. 08 - “Appropriately Sized Pots”, scritto da Alex Regnery e Hartley Voss, e diretto da Daisy von Scherler Mayer.
“Walking Into the Unknown” - Karton ( feat. Jeff Hann )
“Bitchin' Camaro” - the Dead Milkman
[4/6] I bambini con gli occhi azzurri, prima amichevoli, si sono rifiutati di giocare con i cattivi “occhi castani” e hanno suggerito che si sarebbe dovuto segnalare alla direzione della scuola che gli occhi castani rubavano delle cose. Ben presto sono scoppiate risse durante l'intervallo, e un bambino ha ammesso di aver colpito un altro “alla pancia” perché “mi aveva chiamato occhi castani, come se fossi un nero, come un negro”. Nel giro di una giornata, i bambini con gli occhi castani hanno cominciato a studiare di meno e a diventare depressi, risentiti e arrabbiati. Si sono definiti “triste”, “cattivo”, “stupido” e “villano”.
• Ep. 09 - “40 Oz. of Furlough”, scritto da Lauren Morelli e diretto da S. J. Clarkson.
[ “Cleaver Lever” - the Growl ] Pornstache Return's / Pornstache Comes Back ( il Ritorno di Pornobaffo / Pornobaffo - la Vendetta ) : “Mendez is Back, Bitches!” [ sulla sua Chevrolet ( old : metà anni '90 ) Camaro nera ] :
[Mendez] “Bad Bad Daddy” - Atmosphere
[ Piper in libera uscita ] Da uno dei 10 album fondamentali degli anni '90, “Mule Variations”, Tom Waits in “Come On Up To the House” :
• Ep. 10 - “Little Mustachioed Shit”, scritto da Sian Heder e diretto da Jennifer Getzinger.
“We're Simple Minds” - Club 8
“Phantom Power” - Duralux
“Burned By the Sun” - Beulah
[5/6] Il giorno dopo si è verificato il voltafaccia. Elliott ha detto alla classe di essersi sbagliata: quelli “superiori” erano in realtà i bambini con gli occhi castani e quelli “inferiori” i bambini con gli occhi azzurri, e ha fornito nuove prove speciose a sostegno di questa teoria cromatica del bene e del male. Gli occhi azzurri sono passati dalle precedenti etichette autoattribuite di “felice”, “buono”, “dolce” e “carino” a etichette spregiative simili a quelle adottate il giorno precedente dagli occhi castani. I vecchi schemi di amicizia fra bambini si sono temporaneamente dissolti, ed è subentrata l'ostilità, finché anche questa esperienza è finita, i bambini hanno subito un accurato e completo debriefing e sono tornati nella loro allegra aula.
• Ep. 11 - “Take a Break from Your Values”, scritto da Nick Jones e diretto da Constantine Makris.
“Where have all the flowers gone(?)” - Joan Baez
Studio :
Live :
“Let Me Be” - the Turtles
Studio :
Live :
• Ep. 12 - “It Was the Change”, scritto da Sara Hess e diretto da Phil Abraham.
“Cellophane” - Sara Jackson-Holman
Bonus Track :
[6/6] L'insegnante è rimasta stupita dal rapido cambiamento e dalla trasformazione totale di tanti allievi che pensava di conoscere così bene. Elliott ha concluso: “Cosa aveva fatto diventare cattivi, dispettosi, discriminanti dei bambini di terza elementare premurosi, straordinariamente collaborativi […]? È stato orribile!”.
• Ep. 13 - “We Have Manners. We're Polite.”, scritto da Constantine Makris e diretto da Jenji Kohan.
“Little Song About the Nuns” This is a little song about the nuns
Fiercer, meaner, crueler, ruder than the Huns
I am forced to babysit them
When I thought that I had quit them
Oh, I kind of hope that they all get the runs.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
This is a song about my mom and dad
And the divorce that they should have had…
La canzone preferita dalle guardie carcerarie? Quale se non questa!
“Breakfast at Tiffany's” - Deep Blue Something
[ Miss Rose] “(Don't Fear) the Reaper” - Blue Oyster Cult
Le citazioni da [1/6] a [6/6] sono tratte da :
Philip Zimbardo - “the Lucifer Effect – How Good People Turn Evil” – 2007
{ Cap. 12 : Indagare le Dinamiche Sociali : Potere, Conformismo e Obbedienza – la Setta Nazista : Potrebbe Accadere nella Vostra Città? – Creare Piccoli Bruti della Scuola Elementare : Occhi Azzurri Contro Occhi Castani
[ traduzione ( non eccezionale, come l'editing : si, la lingua è una ''cosa'' viva, e a volte si mette a ballare - producendo di volta in volta bellezza o bruttezza -, ma non per forza sempre col merito della sobrietà o la scusante dell'ebbrezza) di Margherita Botto – “l'Effetto Lucifero” – Raffaello Cortina Editore – 2008, pagg. 413-414 ] }.
Senza spoilerare troppo, come non riandare con la mente al finale di “Six Feet Under”, o a questa ( canzone, malattia, fuga/evasione ) scena intermedia [02x08] tratta sempre dalla serie di Alan Ball, seguendo la parentesi d'orizzonte verso cui è diretta Miss Rosa...
O, perché no, un pensiero anche ad Hank Moody ( ché, bene o male, il destino ci dirotta sempre verso lo stesso collasso entropico ) : da L.A. a N.Y., cercando di trasformare il tramonto perpetuandolo in alba : Weeds, Orange Is the New Black, Californication, ShameLess : più Sodoma, e meno Gomorra!
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