8° IN & OUT FILM FESTIVAL - NICE 19-24 APRILE - BEAULIEU SUR MER 26-27 APRILE - CANNES 28-30 APRILE
"Le crépuscule des idoles": ovvero i protagonisti e gli autori grazie ai quali è stato possibile trasmettere i valori, l'orgoglio e le caratteristiche della cultura gay e lesbica.
Dopo una edizione dedicata alle problematiche della emarginazione, quest'anno gli organizzatori, capitanati come d'abitudine dal simpatico e coinvolgente direttore artistico Benoit Arnulf, si sono spinti ad elogiare, studiare, se del caso rivalutare i protagonisti fautori e portatori del manifesto LGBT in Francia e nel mondo.
I vincitori, scelti da una giuria di quattro artisti od esponenti del settore, ma anche dal pubblico per il premio risultante dalle votazioni effettuate a fine proiezioni, sono stati i seguenti film:
-MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO: DE L'OMBRE IL Y A, di Nathan Nicholocitch - Francia 2015
-MIGLIOR DOCUMENTARIO: ORIENTED, di Jake Witzenfeld - Israele 2015
-MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: 11 LIFE LESSONS FROM AN AWESOME OLD DYKE, di Allison Khaury - Usa 2015
-PREMIO DEL PUBBLICO COME MIGLIOR FILM: THEO ET HUGO DANS LE MEME BATEAU (PARIS 05.59) di Olivier Ducastel e Jacques Martineau
-PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: 1992 di Anthony Doncque (Francia 2016), cortometraggio
Purtroppo non mi è stato possibile visionare né Oriented, ne tantomeno (accidenti!) De l'ombre il y a. Quest'ultimo tuttavia risulta di imminente uscita nelle sale francesi, per cui è probabile che riesca a recuperarlo presto. In tal caso vi saprò riferire, visto che il film pare davvero riuscito, toccante ed emozionante.
Parlando di idoli, vengono citati, nella brochure accurata che accompagna una rassegna autofinanziata grazie all'intervento di sponsor e al volontariato di una quarantina di giovani e meno giovani, almeno una cinquantina di artisti di varie arti o discipline, esponenti di rilievo che hanno contribuito ognuno con iu propri mezzi e il proprio talento, alla salvaguardia dei diritti di una minoranza che solo meno di un secolo fa veniva considerata come un caso clinico o come un epicentro di malsana depravazione.
Qui di seguito troverete i film che ho avuto modo di visionare durante alcune sere di mia frequentazione della programmazione, una sintetica valutazione dei film (ovvero il noto "commento breve") e il rimando alla recensione, per chi fosse interessato a saperne di più sulle singole opere.
Buona lettura.
THEO ET HUGO DANS LE MEME BATEAU ( o PARIS 05.59): in Concorso
Premio (meritatissimo) del pubblico per un'opera che osa valicare il confine tra fiction e pornografia, procedendo poi nell'ambito di un'intimità profonda tra due ragazzi. Che sono giovani e belli, e si incontrano in un sex club parigino, ove capiscono che non c'è spazio per altri intrusi fuori di loro.Poi il dubbio atroce attanaglia il ragazzo sieropositivo,dopo un incauto atteggiamento da parte dell'altro più ingenuo. Una notte per capire, poche drammatiche ore per costruire una storia vera.
VOTO ***1/2
FORT BUCHANAN: fuori concorso
Si fa presto a dire "sperimentale": soprattutto quando l'aggettivo serve a coprire falle e buchi di un racconto che non sa da che parte parare: la famiglia allargata, moderna ed inquieta vive emarginata nella foresta in attesa di un capo famiglia impegnato in missione. Inquietudini e desideri confusi in un'opera stravagante che si perde nel vuoto.
VOTO *1/2
VELOCIRAPTOR, di Chucho E. Quintero - Messico 2014 (di questo film al momento non esiste ancora una scheda, ma presto sarà disponibile e verrà recensito. Fuori Concorso
L'apocalisse porterà il mondo a spegnersi tra pochi giorni. In una Città del Messico Diego, un teenagers solitario, decide di lanciarsi a fare la corte al suo più caro amico, approfittando del fatto che il domani non ci sarà più e nulla di irreparabile potrà accadere se Alex reagirà male. Tenera e coinvolgente storia di un dolce corteggiamento, nell'ambito di un clima apocalittico che risulta a conti fatti superfluo e troppo ambizioso.
VOTO ***
IN THE GRAYSCALE (EN LA GAMA DE LOS GRISES) Fuori Concorso
Cambiare vita e scegliere la solitudine per cercare di capire cosa si vuole in realtà. Un brillante architetto si ritrova a fare i conti con le proprie vere tendenze, e si convince ad accettare il suo nuovo destino. Cronaca non proprio incalzante e sin troppo edulcorata e metaforica di una presa di coscienza complessa e difficile da gestire.
VOTO **
LA BELLE SAISON: Fuori Concorso
Già dal Festival di Locarno 2015, ove fu presentato nella sezione Piazza Grande, alle sale francesi (e speriamo presto anche da noi), l’ultima energica e vitale opera di Catherine Corsini, LA BELLE SAISON, appare subito frizzante come l’aria di campagna e il vento che piega il grano delle campagne francesi dell’immenso entroterra dei primi anni ’70, quando l’agricoltura estensiva occupava pressoché ogni risorsa lavorativa al di fuori dei centri abitati, mentre in questi ultimi le ripercussioni delle rivolte studentesche e i primi moti per l’indipendenza e l’orgoglio della donna, sconvolgevano i benpensanti e mettevano sottosopra i cortili e le aule delle principali università del paese.
VOTO****
TANGERINE: Fuori Concorso
Los Angeles - Hollywood - Sunset Boulevard - Walk of fame. Lungo la strada assolata e immensa che ha fatto la storia del cinema, due transessuali si incontrano in un bar specializzato in donuts dove una delle due festeggia simpaticamente con una ciambella colorata il compleanno dell'altra. Tangerine, concitato inseguimento lungo un giorno in uno dei luoghi più singolari ed inquietanti (ma pure indimenticabili) del mondo, pieno di dialoghi ironici che sanno essere drammatici, ma pure molto divertenti, e scandito da ritmi tecno molto opportuni e vitali, è un piccolo film riuscito che ci regala due personaggi di amiche ultra-accessoriate dalla immensa umanità e dalla straripante vitalità, a loro modo contemporaneamente poetiche e kitch, allo stesso modo ed in coerenza col palcoscenico crudele ed illusivo che le ospita, trasformandole in due colorati e straripanti ingranaggi di una illusione.
VOTO ***1/2
TI GUARDO (LES AMANTS DE CARACAS) In Concorso
Già Leone d'Oro a sorpresa a Venezia 2015. In concorso pure al piccolo In & Out 2016.
Un amore fuori sincrono tra un uomo maturo ed un ragazzo che potrebbe essere suo figlio; un sentimento contrastato che si traduce più che altro in un desiderio proibito e corrisposto in modo superficiale ed incompleto, fino alle sue più tragiche conseguenze, fisiche ma ancor più morali. Una sorpresa festivaliera veneziana.
VOTO ***1/2
7 KINDS OF WRATH: In Concorso
La rabbia in tutte le sue sfaccettature. la diffidenza che impedisce ad una attrazione fisica condivisa e incontrovertibile, di suggellare un rapporto di coppia completo e privo di ipocrisie e menzogne. Una crisi economica che mina lo spirito, oltre che la sostanza concreta di esistenze ingrigite dall'impossibilità di realizzarsi.
VOTO ***
BAREBACK OU LA GUERRE DES SENS, di Paul Vecchiali - Fr 2005 (la scheda del film è in preparazione, e ad essa seguirà la recensione) (Omaggio a Paul Vecchiali)
Vecchiali ci stordisce con una doppia riflessione, in entrambi i casi acuta e dagli effetti sconcertanti: cos'è il racconto cinematografico e qual è il limite (ed esiste veramente?) tra fiction e pornografia, da una parte, e le drammatiche conseguenze a cui porta una sessualità promiscua senza accorgimenti. Un film che irrita, anche per l'atmosfera "casereccia" che regna addentro ad una scenenggiatura solo abbozzata ma invero davvero profonda ed inquietante.
VOTO ***1/2
LA CAPTIVE (omaggio a Chantal Akerman)
Il senso del possesso, di appartenenza, spingono un giovane ricco parigino a tenere presso di sé, in una prigionia dai tratti volontari e masochistici, una giovane donna, che tuttavia non rinuncia a tentare di riappropriarsi della propria libertà. Da Proust un film meditativo e sospeso girato in grande stile da una Akeman che quasi non riconosciamo
VOTO ***1/2
YOU'LL NEVER BE ALONE Fuori Concorso
Padre e figlio si vogliono bene e si rispettano, nonostante non riescano a capirsi veramente e a confidarsi i reciproci problemi (rapportarsi col mondo esterno per il ragazzo, risolvere i crucci lavorativi che lo affliggono, il padre) che riempiono le rispettive giornate. Dramma coinvolgente diretto bene ma assemblato in modo troppo frammentario.
VOTO **1/2
JE, TU, IL, ELLE (Omaggio a Chantal Akerman)
Una crisi interiore rappresentata, anzi celebrata, nelle tre fasi che caratterizzano l'evoluzione di un percorso interiore: la fase dell'intimità riflessione, il rapporto col mondo circostante in veste di ascoltatrice muta, e la ripresa dei rapporti sentimentali e sessuali col proprio partner. Un film di rottura in anticipo sui tempi.
VOTO ****
+ SI @FF (EN TOUT BIEN TOUT BONHEUR) (Omaggio a Paul Vecchiali)
L'impeto sessual-avventuroso che riempie le giornate di due uomini di diversa età ed estrazione, accomunati dalla presenza di una donna energica che tenta di governare entrambi evitando loro derive troppo dolorose. Una commedia effervescente che sbanda introducendo dal nulla nuovi personaggi bizzarri,in un guazzabuglio confuso ma a volte divertente
VOTO **1/2
C'EST L'AMOUR (Omaggio a Paul Vecchiali)
Due coppie molto eterogenee si "scoppiano" quando, per pura ripicca, due dei loro membri si incontrano e decidono di frequentarsi, scoprendo un attaccamento e affinità all'apparenza inconcepibili. Lasciando il vuoto dietro le loro precedenti tracce di vita. Grande stile di regia, ironia e acume per un accattivante e sadico gioco di società.
VOTO ****
BIG FATHER, SMALL FATHER AND OTHER STORIES (MEKONG STORIES)
Film di chiusura
L'impossibilità di esprimere appieno i propri sentimenti finisce per raggelare e rendere irrisolto un sentimento reciproco tra due giovani trovatisi a condividere una affollata palafitta lungo le placide e limacciose acque del fiume Mekong. Discriminazione e crisi economica che induce a scelte definitive e "castranti"
VOTO ***1/2
Appuntamento al prossimo ZE Festival, stessa tematica, stessa location, in ottobre prossimo venturo)
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