Iniziata molto soporifera la seconda stagione di THE STRAIN, ai limiti del sopportabile, sono state tante le volte che ho dovuto rivedermi le prime 3-4 puntate; cadevo in catalessi e quando mi risvegliavo c'erano i titoli di coda.
La mia preoccupazione cresceva episodio dopo episodio, perché nella prima stagione questa serie tv mi aveva ammaliato, catturato, trascinandomi all'interno di una storia che probabilmente avrei voluto vedere da tempo.
Ma con l'inizio di questa nuova annata, le cose che prima mi avevano incuriosito, personaggi e i risvolti della storia, questa volta erano le parti che più stavo detestando. Probabilmente per il fatto che oramai, i misteri e gli enigmi principali erano stati svelati.
I personaggi nelle prime puntate della seconda stagione, compiono sempre le stesse azioni: escono dalla "base", vanno in giro a uccidere vampiri infetti e tornano dentro, sempre, sistematicamente. La storia si affossa nelle sabbie mobile e non riesce ad uscirne; poi finalmente qualche cosa inizia a smuoversi e gli eventi prendono il loro corso.
La seconda parte di THE STRAIN e il finale, finalmente fanno tornare la voglia di vedere le peripezie che accadono ai protagonisti e come riescono a cavarsela.
Sono molto felice di aver visto un approfondimento e uno sviluppo in alcuni personaggi, il che li ha resi più tridimensionali ed interessanti dal punto di vista narrativo. Come sempre il meglio sta nelle scene horror veramente ben girate; per quanto la CGI non sia delle migliori fa sempre molto schifo vedere le lunghe lingue dentate uscire dalla bocca dei vampiri e inquietanti sono i vari attacchi e uccisioni.
Sul finale, apparte quello che accade ad uno dei protagonisti (in maniera abbastanza comica), gli eventi prendono una piega inaspettata che mi ha dato lo scossone finale per, ora, attendere a tutti i costi la continuazione di questa serie tv.
Non buona quanto la prima ma sempre di alto livello!
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