The Slider (2016) di Carlo Fusco.
Michael e la moglie Ester hanno perso il proprio figlio. Il desiderio morboso della maternità negata spinge la coppia verso l’abisso patologico.
La storia è ambientata vicino a Denver, in Colorado e Michael Martini (Vin Bejleri) cui muore il figlio neonato, è l’addetto alle pulizie dell’ospedale di contea: per questo tragico motivo la moglie Ester (Ieva Lykos), cade in un profondo stato di frustrazione psicologica, che la costringe a letto e all’inanità estrema. Michael tenta con tutte le sue forze e con l’aiuto dei farmaci ospedalieri che il suo collega (Tom Sizemore) gli procura illecitamente, di risollevare Ester dal grave decadimento fisico e mentale in cui è precipitata: percorre in auto, come un cursore impazzito, la strada che unisce il luogo di lavoro con la propria magione e compie degli atti estremi che sono il frutto di una psiche in progressiva e inarrestabile fase degenerativa. Nel frattempo il detective di zona ispettore Wiesel (Bruce Davison) in collaborazione con il suo fedele vice Goro Nagano (Hal Yamanouchi) indaga sulla misteriosa sparizione, dal nosocomio di zona, di un feto e dell’omicidio di Carola (Daryl Hannah), attraente venditrice di bambole, mentre le parole di Marta (Maia Morgenstern), madre di Michael e la consulenza del Dott. De Angelis (Giuseppe Picone) provano a fare piena luce nei meandri oscuri della mente dei due protagonisti.
The Slider è un thriller psicologico in piena regola, che rispetta i canoni classici del genere, approfondendo il travaglio interiore dei personaggi e lasciando che la trama acquisti importanza con l’evolversi del deterioramento psicologico dei protagonisti. Il lavoro mentale dei personaggi è al centro della storia e cresce fino al conflitto della mente sulle altre menti, in questo modo percorrendo il travaglio interiore di Michael, comprendiamo l’alto grado di frustrazione in cui è precipitata Ester. Non tutto é come appare dalle immagini e la realtà spesso è oscura e più complessa di come la comprendiamo.
“E’ trattare i pensieri come se ci si generassero da soli, ma i pensieri hanno vita propria. Essi sono come animali nella foresta, persone in una camera o uccelli nell’aria”. Carl Gustav Jung. Questa frase chiude il film a doverosa chiosa di una vicenda tragica dalla quale nessuno esce vincitore.
Del regista Carlo Fusco abbiamo già avuto modo di scrivere (bene) in un post precedente (//www.filmtv.it/post/31624/registi-emergenti--intervista-a-carlo-fusco/#rfr:user-63694) e a proposito di Vento di Sicilia (2012) e con The Slider conferma le sue capacità di tecnica di livello, anche in un genere il thriller psicologico, in cui non si era mai cimentato. Mai scontate le inquadrature e dosati i primi piani, uniti alla sceneggiatura a quattro mani con Filippo Santaniello, sono l’anima di questo intreccio dal sapore amaro. Un plauso ai due attori protagonisti, Vin Bejleri e Ieva Lykos, che hanno saputo trasmettere allo spettatore lo shock emotivo di Michael ed Ester, nel crescendo psicologico della vicenda. Peraltro Ieva Lykos fornisce una prova di grande fisicità dinanzi alla camera da presa, sebbene i dialoghi siano rarefatti, esprime il meglio di se stessa nella disperazione urlata e nel decadimento mentale acuito dal pianto liberatorio. Elevato, è il livello interpretativo di tutto il cast “americano”, da Sizemore a Davinson ivi compreso il tragico cameo di Daryl Hnnah, che il regista potentino plasma con abilità e rigore, sfruttando al meglio le potenzialità dei personaggi per permettere alla vicenda di sorprendere nel finale. Nel complesso una buona prova corale, completamente girata in Romania con tecnici del luogo, indica la possibilità di realizzare opere di spessore anche al di fuori dei canali tradizionali, confortati da professionisti di valore.
Carlo Fusco ha da poco cominciato una nuova avventura cinematografica questa volta nelle vesti di produttore, affidando la regia alla sua compagna Ieva Lykos: Il film in lavorazione s’ispira alla vita e alle vicissitudini di Salvatore Giuliano, indimenticata figura di ribelle e rivoluzionario della Sicilia d’inizio ’900 ed è un’autentica rilettura della Storia Italiana in quel periodo storico, oltre che l’ennesima sfida artistica del valente ragazzo di Potenza, classe 1977.
Lu Abusivo.
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