Grande inizio col botto per il “piccolo” Lucca Film Festival. Festival adolescente -nato solo 12 anni fa- che dopo i primi difficili anni di “svezzamento” oggi ha un respiro più internazionale grazie alla partecipazione di grandi (grandissimi) nomi del mondo del cinema che partecipano come graditi ospiti a questa deliziosa manifestazione. Da un paio di anni il Festival ha la durata di una settimana, con mostre e retrospettive che durano anche diversi giorni a seguire da quello che è il periodo stretto del concorso cinematografico (quest'anno dedicato ai lungometraggi). Dal 3 al 10 aprile è la durata di questa edizione che vede come ospiti stranieri niente po' po' di meno che William Friedkin e George Romero (gli ospiti italiani sono nomi altrettanto importanti: Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino). La serata di apertura è stata dedicata al primo regista, ospite per la consegna di un premio alla carriera. Per l'occasione è stato proiettato “Il salario della paura” del 1977.
Cosa dire? William Friedkin è un mostro sacro per gli appassionati, e lo dimostra la sala del cinema Moderno di Lucca piena (e la sala è di quelle di una volta: enorme). Un pubblico che spaziava da studenti adoranti a fan della prima ora che ricordavano tra di loro quando avevano visto per la prima volta al cinema “L'esorcista”. Quando finalmente le luci si abbassano e gli interventi istituzionali terminano, entra finalmente il grande Friedkin che ruba la scena per stazza (è un uomo imponente) e per simpatia. Classe 1935, Friedkin tuona -letteralmente tuona- con la sua voce e la sua chiacchiera brillante e spontanea. Omaggia sua moglie Sherry, ringraziandola ancora per i loro 24 anni di matrimonio assieme, rivela la sua profonda ammirazione per l'opera di Giacomo Puccini e per Lucca. Lucca in effetti per il festival del cinema si mostra di una rara bellezza, come se ci fosse una luce nascosta tra i vicoli e le piazzette della cittadina toscana, che si accende improvvisamente come in un set speciale. Gli ospiti stranieri che hanno la fortuna di visitarla per questa fantastica occasione non mancano di sottolinearne mai la bellezza e il fascino.
Friedkin rivela che è molto contento che sia stato scelto “Il salario della paura” come film di apertura per la sua retrospettiva. Il film è il suo preferito, restaurato recentemente da lui personalmente. Una pellicola che è rimasta in qualche modo “nascosta” in questi anni, forse oscurata dai titoli di maggior successo (“L'esorcista” su tutti). Devo dire che non lo vedevo da moltissimi anni e avevo rimosso moltissime scene, alcune le confondevo con il film di H.G. Clouzot “Vite vendute”-1953 , del quale “Il salario della paura” è il remake. Vedere questo gioiellino al cinema, in una sala straripante di un pubblico attento e rispettoso, è stato molto emozionante. Queste manifestazioni servono anche e soprattutto ad educare ad un certo tipo di spettacolo, ad una cultura moderna e partecipata che emoziona sempre, specialmente se condivisa.
Stamani, alle 11,00, presso il cinema Centrale di Lucca, William Friedkin terrà un interessante masterclass, mentre domani sera (5 aprile), a Viareggio al cinema Centrale (poca fantasia per i nomi delle sale), presenterà la copia restaurata di “Amarcord” di Federico Fellini. Un grande che omaggia un altro grande, si può definire un festival “piccolo” quando ospita simili eventi?
Naturalmente per tutta la durata della manifestazione ci saranno le proiezioni dei film di Friedkin:
Lucca.
domenica 3 aprile: "Il braccio violento della legge"-1971. Ore 15.00 – cinema Centrale.
“Il salario della paura”-1977. Ore 21.00 -cinema Moderno
lunedì 4 aprile: “Killer Joe”-2011- Ore 16.30 – cinema Centrale
giovedì 7 aprile: “Vivere e morire a Los Angeles”-1985. Ore 23.00 – cinema Centrale
venerdì 8 aprile: “Bug”-2006. Ore 17.00 – cinema Centrale
sabato 9 aprile: “L'esorcista”-1973. Ore 15.00 – cinema Centrale
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