Tanto attesa quanto vituperata, la notte degli Oscar è finalmente arrivata portando con sé verdetti che - come ogni anno - troveranno sostenitori e detrattori. Miglior film è Il caso Spotlight (2 Oscar in toto): i grandi favoriti della vigilia erano Revenant - Redivivo e Mad Max: Fury Road: l'ha spuntata l'ultimo capitolo della saga apocalittica di Miller, trionfatore già a metà serata. Ma era anche la grande serata di Leonardo DiCaprio, che eletto miglior attore protagonista ha finalmente sfatato la sua personale maledizione, e del maestro Ennio Morricone, che ha ritirato in uno dei momenti più emozionanti della cerimonia il suo primo Oscar meritato sul campo (aveva già ricevuto quello alla carriera nel 2007) dopo svariate nomination (l'ultima nel 2001 per la colonna sonora di Malena). Orgoglio tutto italiano, con premio dedicato alla moglie Maria.
Come nel 2015, miglior regista è Alejandro González Iñárritu: evento raro nella storia degli Academy, prima di lui a vincere per due anni di fila come miglior regista erano stati John Ford e Joseph L. Mankiewicz. Miglior attrice protagonista è invece Brie Larson per Room: prima nomination come migliore attrice e prima statuetta, non accadeva dal 1987 con Marlee Matlin.
Le sorprese non sono certo mancate, in alcuni casi davvero imprevedibili. A cominciare dal premio alla migliore attrice non protagonista, Alicia Vikander, che ha la meglio su Kate Winslet e Rachel McAdams, su cui puntavano i bookmakers. Niente da fare invece per Sylvester Stallone che si è visto soffiare sotto il naso l'agognato Oscar come miglior attore non protagonista da Mark Rylance, alla sua prima nomination.
E, mentre Mad Max: Fury Road eccelle (6 Oscar) in quasi tutte le categorie tecniche a cui era candidato (meritatissimo il premio alla montatrice Margaret Sixel, moglie del regista George Miller), Revenant - Redivivo (con 3 premi totali) regala il terzo Oscar consecutivo al direttore della fotografia Emmanuel Lubezki (i precedenti per Gravity e Birdman). Stupisce anche come - per i migliori effetti speciali - un piccolo film come Ex Machina abbia surclassato i colossi delle major.
Prevedibile, la statuetta a Inside Out come miglior film d'animazione: è l'ottava per la Pixar. L'eco della grande Amy Winehouse regala invece l'Oscar al documentario Amy, presentato fuori concorso allo scorso Festival di Venezia. Il figlio di Saul porta all'Ungheria il secondo Oscar della sua storia cinematografica.
Questa la lista dei premi:
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MIGLIOR FILM
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MIGLIOR REGIA
Alejandro González Iñárritu (Revenant - Redivivo)
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MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Leonardo DiCaprio (Revenant - Redivivo)
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MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
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MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Mark Rylance (Il ponte delle spie)
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MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Alicia Vikander (The Danish Girl)
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MIGLIOR FILM STRANIERO
Il figlio di Saul (László Nemes)
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MIGLIOR DOCUMENTARIO
Amy (Asif Kapadia, James Gay-Rees)
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MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Inside Out (Pete Docter, Jonas Rivera)
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MIGLIOR FOTOGRAFIA
Revenant - Redivivo (Emmanuel Lubezki)
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MIGLIORI COSTUMI
Mad Max: Fury Road (Jenny Beavan)
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MIGLIOR TRUCCO
Mad Max: Fury Road (Lesley Vanderwalt, Elka Wardega, Damian Martin)
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MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Il caso Spotlight (Josh Singer, Tom McCarthy)
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MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
La grande scommessa (Charles Randolph, Adam McKay)
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MIGLIOR COLONNA SONORA
The Hateful Eight (Ennio Morricone)
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MIGLIOR MONTAGGIO
Mad Max: Fury Road (Margaret Sixel)
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MIGLIOR SCENOGRAFIA
Mad Max: Fury Road (Colin Gibson, Lisa Thompson)
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MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Ex Machina (Andrew Whitehurst, Paul Norris, Mark Ardington, Sara Bennett)
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MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Mad Max: Fury Road (Mark Mangini, David White)
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MIGLIOR SONORO
Mad Max: Fury Road (Chris Jenkins, Gregg Rudloff, Ben Osmo)
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MIGLIOR CANZONE
007: Spectre (Writing's on the Wall, musica e parole: Jimmy Napes e Sam Smith)
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Copyright foto: Getty Images, Reuters
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