Cresciuto in una famiglia di industriali dello zucchero, viene avviato, per volere dei genitori, agli studi di scienze politiche, che poi abbandona per iscriversi all'Institut des Hautes Études Cinématographiques di Parigi. Il suo sogno è diventare cameraman, per proseguire, nella vita adulta, la passione che aveva coltivato fin dalla prima adolescenza, girando brevi filmati in 8mm con la cinepresa del padre. Il suo primo lavoro da studente è il cortometraggio Crazeologie (1954), un saggio di trasposizione cinematografica dell'assurdo teatrale e letterario.
Il titolo fa riferimento al brano Crazeology del jazzista americano Charlie Parker, di cui, nel finale, si odono alcune note, provenienti da un grammofono.
L'anno successivo, Malle realizza La Fontaine de Vaucluse (1955), un documentario di 14 minuti dedicato ad una località della Provenza resa famosa dalla presenza di una misteriosa fontana naturale, di cui sembra impossibile individuare la sorgente.
Nello stesso anno, Malle è scelto da Jacques-Yves Cousteau come assistente per il documentario marino Il mondo del silenzio (1956), che vincerà l'Oscar e la Palma d'Oro a Cannes. Una lesione all'orecchio, riportata durante le immersioni, gli impedirà di dedicarsi ancora alle riprese subacquee.
La sua carriera seguirà un'altra strada: dopo essere stato introdotto alla nouvelle vague da Robert Bresson, di cui sarà aiuto regista per Un condannato a morte è fuggito (1956), Louis Malle girerà il suo primo lungometraggio a soggetto, Ascensore per il patibolo (1958) inaugurando uno dei più fortunati capitoli della cinematografia d'oltralpe.
La precedente puntata di Quando non erano famosi:
(22) Steven Spielberg
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