Il Noir Film Festival ha da poco chiuso i battenti premiando con il Leone Nero lo spagnolo Anacleto, agente secreto di Javier Ruiz Caldera che già la Spagna torna in pista con las nominaciones a los Premios Goya 2016.
Annata ottima quella del 2015, vivacizzata anche dell’onda lunga del continuo successo del mondo hispanoamericano – gli oscar a Cuarón e Iñárritu, i Leoni a Vigas e Trapero, il successo della recente cinematografia argentina, etc. Con molta carne al fuoco, ovvero con molti ottimi titoli tra cui scegliere, la Academia de las artes y las ciencias cinematográficas de España ha puntato più sul rigore realista di drammi e commedie del vivere quotidiano che sul genere o le ibridazioni tanto care proprio al cinema esperpentico spagnolo.
Ecco che a sbancare le nomination con 12 candidature c’è La novia di Paula Ortiz, rivisitazione moderna e atemporale della celebre tragedia lorquiana Bodas de Sangre; segue con 9 candidature, un titolo tra i meno quotati alla vigilia delle nomine, Nadie quiere la noche dell’incostante Isabel Coixet; seguono con 8 candidature El desconocido, interessante thriller claustrofobico diretto dall’esordiente Dani de la Torre, e Un día perfecto, la nuova e impegnata pellicola di Fernando León de Aranoa; con 6 candidature troviamo due tra i titoli più quotati e tra i favoriti per la vittoria finale, ovvero Truman dell’outsider Cesc Gay e soprattutto A cambio de nada, il bellissimo film dell’ex attore Daniel Guzmán, con un immenso esordiente che risponde al nome di Miguel Herrán – chissà perché più son giovani e senza formazione accademica più son freschi ed incisivi; con 5 nominaciones si piazza uno dei titoli più quotati, Palmeras en la nieve di Fernando González Molina, dramma romantico ed esotico tratto da Luz Gabás con Mario Casas che sfiora purtroppo la nomina tanto inseguita da tempo tra i migliori attori; con 4 nominaciones segue l’ultimo Álex de la Iglesia, Gran Noche, una commedia nera, più che corale, vestita da thriller e con una rassegna incredibile di grandi attori iberici, tra cui l'eclettico Mario Casas che fa il verso al noto cantante andaluso David Bisbal.
Stupisce invece l’assenza dalle candidature più importanti di un film molto atteso, a suo tempo papabile anche come candito agli Oscar, ovvero El rey de La Habana, tratto da Juan Pedro Gutiérrez e diretto da un autore magico e totale come Agustí Villaronga. Allo stesso modo stupisce l’assenza tra le candidature più importanti di Anacleto, agente secreto, premiato a Courmayeur. Da rilevare anche che il tanto agognato ritorno di Julio Medem con Ma ma, riceve solo 3 candidature, benché una, quella a Penélope Cruz come miglior attrice protagonista, sia una tra le più importanti.
Neanche a dirlo tra attori e attrici, protagonisti e non, veterani o esordienti, la Academia mette in fila alcuni tra i volti più rappresentativi di un settore, quello attoriale, tra i migliori in Europa, se non addirittura secondo solo al cinema inglese, di cui la Spagna ha sapientemente intuito pratiche e metodologie. Sfilano nomi come Luis Tosar, Asier Etxeandia, Ricardo Darín, Felipe García Vélez, Javier Cámara, Penélope Cruz, Inma Cuesta, Luisa Gavasa e altri.
Sicuramente, come naturale e fisiologico che sia di stagione in stagione, un po’ come il vino, non tutti i migliori attori, le attrici, i registi, i tecnici, gli sceneggiatori e così via, danno sempre il meglio di sé e, a parte qualche inflessione più che normale, si tende a preferire la novità, il volto emergente, la contingenza politica e sociale oppure lo stato di grazia dell’intero film. Così si possono capire le clamorose assenze anche di Maribel Verdú per Felices 140, di Miguel Ángel Solá per Asesinos inocentes, di Mario Casas per Palmeras en la Nieve – ma avrà sicuramente modo di rifarsi il prossimo anno con Toro di Kike Maíllo – e di Yon González che per la prima volta nella sua carriere esce con tre film in un anno senza purtroppo convincere la Academia. E si può capire anche il pugno di mosche racimolato da Villaronga, De la Iglesia, Juan Miguel del Castillo e Antonio Hernández. Per non parlare di quegli attori che durante il 2015 non sono usciti in sala con nessun titolo, come José Sacristán, o che hanno partecipato senza arte né parte a film non di richiamo, come l’immenso José Coronado in Sólo química; o i registi, già trionfatori nelle passate edizioni che non sono usciti con nuovi lavori lungo l’arco dell’anno come Alberto Rodríguez, Daniel Monzón, Pedro Almodóvar - e che se la dovranno vedere tutti nel 2016.
Il prossimo 6 febbraio, (tifando per A cambio de nada) durante il gala di premiazione, potremo sapere chi dei candidati ha davvero convinto nel proprio specifico ruolo. Un dato è già certo, e non c’era bisogno dei Goya a dimostrarlo: il cinema spagnolo, checché se ne dica, resta il più vitale e interessante in Europa, i suoi attori battono clamorosamente la maggior parte degli italiani e dei francesi; il livello tecnico sta raggiungendo vette di alto professionismo e di grande abilità artistica; i registi sanno giocare e riutilizzare il genere in chiave autoriale; inoltre pur avendo un’industria zoppicante, ha il pregio di averla. Noi no.
Ecco alcune tra le candidature più importanti (e a conclusione alcuni trailer interessanti).
Mejor película
• A cambio de nada
• La novia
• Nadie quiere la noche
• Truman
• Un día perfecto
Mejor director
• Paula Ortiz (La Novia)
• Isabel Coixet (Nadie quiere la noche)
• Cesc Gay (Truman)
• Fernando León de Aranoa (Un día perfecto)
Mejor director novel
• Daniel Guzmán (A cambio de nada)
• Dani de la Torre (El desconocido)
• Leticia Dolera (Requisitos para ser una persona normal)
• Juan Miguel del Castillo (Techo y comida)
Mejor actor protagonista
• Pedro Casablanc (B)
• Luis Tosar (El desconocido)
• Asier Etxeandía (La novia)
• Ricardo Darín (Truman)
Mejor actriz protagonista
• Inma Cuesta (La novia)
• Penlélope Cruz (Ma ma)
• Juliette Binoche (Nadie quiere la noche)
• Natalia de Molina (Techo y comida)
Mejor actor de reparto
• Felipe García Vélez (A cambio de nada)
• Manolo Solo (B)
• Javier Cámara (Truman)
• Tim Robbins (Un día perfecto)
Mejor actriz de reparto
• Elvira Miguel (El desconocido)
• Marian Alvarez (Felicez 140)
• Nora Navas (Felicez 140)
• Luisa Gavasa (La novia)
Mejor Actor revelación
• Miguel Herrán (A cambio de nada)
• Fernando Colomo (Isla bonita)
• Alex García (La novia)
• Manuel Burke (Requisitos para ser una persona normal)
Mejor Actriz revelación
• Antonia Guzmán (A cambio de nada)
• Iraia Elías (Amama)
• Yordanka Ariosa (El rey de La Habana)
• Irene Escolar (Un otoño sin Belín)
Mejor guión original
• A cambio de nada
• El desconocido
• Negociador
• Truman
Mejor guión adaptado
• La novia
• El rey de la Habana
• Un día perfecto
Mejor dirección de fotografía
• El rey de la Habana
• La novia
• Nadie quiere la noche
• Un día perfecto
Mejor montaje
• El desconocido
• Requisitos para ser una persona normal
• Truman
• Un día perfecto
Mejor efectos especiales
• Anacleto
• El Desconocido
• Mi Gran Noche
• Tiempo sin aire
TRAILERS.
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