La Piccola Posta di Maghella (17)

Maghella come “Donna Letizia”, come “Natalia Aspesi” o meglio ancora come “Lady Eva” di Franca Valeri in “Piccola Posta” -1955- di Steno.

Cosa sarebbe successo se Jack Torrance (Shining), Cora (Il postino suona sempre due volte), Gilda (Gilda), il porfessor Humbert (Lolita) e tanti altri avessero avuto la possibilità di scrivere ad una piccola rubrica de “La posta del cuore”? Forse si sarebbero evitati molti finali tragici di tanti film. Nessun suicidio, nessun omicidio, forse solo qualche bisticcio domestico. Questa sarà la rubrica de “La posta del cuore di Maghella”, che risponderà a tutte le lettere dei nostri eroi cinematografici in crisi

Cara Maghella,

mi chiamo Jane Hudson, ma sicuramente lei mi ricorderà con il nome di Baby Jane. Da anni non calco più i palcoscenici perché ho dovuto occuparmi di mia sorella Blanche che è rimasta invalida per via di un incidente accadutole molto tempo fa. Da anni viviamo isolate nella nostra grande casa, senza vedere più nessuno tranne una governante che di tanto in tanto viene a darci una mano e che puntualmente spettegola alle mie spalle con mia sorella. Per mia sorella sono sempre stata il punto di riferimento per ogni cosa, sin da quando eravamo bambine. Ero io a occuparmi di lei e a provvedere al sostentamento di tutta la nostra famiglia. Sono stata io a introdurla nel mondo dello spettacolo e a farle iniziare la sua carriera (del tutto modesta a dir la verità) come attrice. Sempre e solo io sono stata quella che le è rimasta accanto dopo il brutto incidente capitatole in circostanze ancora misteriose. Nonostante tutto ciò lei mi odia! Mi odia profondamente da sempre, e ha nascosto questo suo detestabile sentimento con la sua facciata da brava e buona sorellina. Se prima ho cercato con tutte le mie forze di conquistarmi il suo amore, quasi di elemosinarlo, ora ho solo voglia di rifarmi una mia vita senza averla più accanto. Sono sempre stata bella anche se ultimamente mi sono lasciata un po' andare. Ho ancora il talento che è rimasto immutato nel tempo e ho intenzione di rimettere su uno spettacolo con le mie vecchie canzoni che cantavo quando ero piccola. La gente non si è dimenticata di me, anche se scrive a mia sorella per avere ancora i suoi stupidi autografi, so benissimo che è solo una scusa per arrivare a me. Ho ancora una voce cristallina e un fisico adatto per poter cantare e ballare. Ho fatto sistemare alcuni costumi di scena e stasera verrà un pianista per cominciare le prime prove. Sono molto emozionata, lo confesso, e avevo voglia di comunicarlo a qualcuno che mi fosse amico. Per questo ho scritto a lei Maghella, perché conosco da anni la sua stima e affetto nei miei confronti. Conservo ancora le sue prime lettere che mi spediva dopo avermi vista esibire. Mia sorella purtroppo è accecata dalla gelosia e non potrebbe mai capire questa mia nuova necessità di tornare a calcare i palcoscenici. Sono sicura che troverebbe ogni scusa per impedirmelo. Quindi ho un piano: le mostrerò una volta per tutte quanto mi ama il mio pubblico. La farò uscire di casa così potrà vedere lei stessa quanto la gente aspetti un mio ritorno. E' molto gelosa e aggressiva, quindi dovrò stare attenta a non ferirla più del necessario. La porterò al mare, dove ci portava sempre nostro padre e ci mangeremo un gelato... come facevamo da bambine. Che dice Maghella? In questo modo se ne farà una ragione? Capirà che il mio destino è legato allo spettacolo? Che non posso passare la mia vita sacrificandola a farle da serva? Le invierò il biglietto per il mio primo spettacolo, per l'occasione le farò avere anche una delle famose bambole Baby Jane Hudson.

Con immutato affetto, Baby Jane Hudson.

Carissima Baby Jane,

che onore ricevere una sua lettera. Solitamente ero io a scriverle per avere sue notizie e per complimentarmi con lei. Ricordo ancora la prima volta che la vidi, capii subito quanto fosse grande il suo talento. Sono molto felice per questa sua nuova voglia di vivere e di rimettersi in gioco. Sono solo un po' preoccupata per il suo stato d'animo nei confronti di sua sorella Blanche. Intanto mi piacerebbe sapere come sta di salute, se è indipendente nei movimenti, se ha la possibilità di poter parlare o provvedere a sé. Mi piacerebbe applaudire di nuovo Baby Jane senza dover pensare che in qualche angolo buio ci sia una Blanche Hudson nuovamente sola e incompresa che cova gelosia e invidia nei suoi confronti. Pensi a quanto è stata bella la sua carriera e di quanto possa essere stata dura la vita nella sua ombra. Forse sua sorella l'ha sempre invidiata e sicuramente ne è stata la prima vittima di questo brutto sentimento. Se vuole davvero un mio consiglio si liberi di lei, perché non penso che la sua vicinanza le possa fare bene in questo momento di ritrovata gioia di vivere. Se ne liberi lasciandola alla sua vita serena, magari condividendo qualche ricordo (ce ne saranno anche di belli) ma con un futuro separato e indipendente. Forse sua sorella ha qualche cosa da dirle, qualcosa che lei ha dimenticato e che non le piacerebbe sapere... lasci perdere la spiaggia e un gelato che non potrà più avere il sapore della vostra infanzia. Affidi sua sorella alla governante o a qualche medico, e vada a prepararsi per il suo spettacolo, io sarò lì ad applaudirla come la prima volta.

Inutile dirle che conserverò la famosa bambola Baby Jane come un dono prezioso. Grazie ancora per la sua fiducia, mi tenga informata.

La sua Maghella affezionata.