Credo sia doveroso stilare un resoconto finale sulla mia breve ma intensa avventura al Torino Film Festival dei giorni scorsi. Giorni durante i quali ho avuto modo di gustarmi, assieme ad alcuni membri della community di Filmtv, pellicole interessanti e di concedermi il piacere di essere un turista in una città che purtroppo non avevo mai avuto modo di conoscere.
Sono un giovane utente, ho (appena) 26 anni e mi sono iscritto quasi per caso a Filmtv poco meno di un anno fa, armato delle migliori intenzioni di produrre qualcosa di utile per me stesso e per gli altri. Devo ringraziare Roger Thornhill (Roberto) che apprezzando la mia scrittura ha deciso di invitarmi all'evento aumentando in me il desiderio di scoprire e appagare la mia sete di conoscenza cinematografica. Grazie alle sue indicazioni, grazie alla sua pazienza e generosità, alla sua voglia di fare e al suo altruismo, grazie alla sua enorme disponibilità ho trascorso tre giorni (facciamo due e mezzo) divertentissimi all'insegna del Film. L'aspetto più complicato è legato indubbiamente alla selezione, alla scelta di un film rispetto a un altro. Sono rimasto incredulo di fronte alla miriade di titoli proposti dal festival e alla quanità di persone venute ad assistere a quest'esperienza. Una cosa è certa, la gente ama il cinema, ama abbandonarsi alla fantasia e all'immaginazione e a quella scossa emotiva che solo la visione di un film può provocarti.
Come già accennato pocanzi, ho avuto la fortuna di fare la conoscenza di numerosi utenti del sito e di impegnarmi con loro in lunghe e interessanti riflessioni sul cinema, scambiando pareri e opinioni personali inerenti a registi da noi amati e alle pellicole viste assieme durante la giornata. I miei pensieri riguardo questi incontri mi hanno maturato in me la convinzione che la strada è ancora lunga, ho ancora moltissimo da imparare e da conoscere e che quello di Torino è stato (si spera) un buon punto di partenza per allargare i miei orizzonti.
Parlando più nello specifico, sono riuscito a concedermi la visione di sei film, non una cifra esorbitante ma sicuramente abbastanza per farmi un'idea dela portata dell'evento ed invogliarmi a tornare l'anno venturo. Perché una cosa è ovvia, se tra un anno ci saranno condizioni favoreli tornerò a Torino e sarò in prima fila ad assistere a questo straordinario festival. L'emozione più grande (sembrerà banale dirlo ma che ci posso fare, è così) è scaturita dall'ennesima visione dell'intramontabile 'Blade Runner' di Ridley Scott, capolavoro senza tempo visto per la prima volta sul grande schermo proprio in quest'occasione. La lista è continuata con 'Soylent Green', un classico della fantascienza distopica anni '70, il surreale e confusionario 'High-Rise' di Ben Wheatley, il b-movie fantascientifico 'The Day Of The Triffids', il grottesco-demenziale 'La Legge Della Tromba, diretto dal nostrano Augusto Tretti, e per finire una delle opere di punta del festival, il premio per la miglior regia al Festival di Cannes 'The Assassin'.
I giorni trascorsi a Torino mi sono serviti a capire meglio cosa sia il cinema e come funzionino tutti quei piccoli ingranaggi che lo compongono. Non c'è stato solo divertimento e svago ma anche e soprattutto riflessione, una profonda riflessione su una delle mie più grandi passioni e una maggiore consapevolezza dell'impegno che da qui in avanti voglio dedicargli. Un grazie speciale a tutte le persone che ho conosciuto e che mi hanno accolto in questo bel gruppo. Alla prossima!
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