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Bella e Perduta - Anteprima di pre-apertura del 33 TFF
di Roger Tornhill
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Bella e perduta (2015): locandina

Mercoledi 18 novembre presso il Cinema Classico di Torino si è tenuta la proiezione di Bella e Perduta di Pietro Marcello, film di pre-apertura del 33° Torino Film Festival.

Un film davvero atipico nel nostro cinema, ma forse anche più in generale. Non conoscevo se non di fama Pietro Marcello, essendo per me questo il suo primo film da spettatore (lui vinse il TFF 27 nel 2009 con La Bocca del Lupo). E' un film sicuramente coraggioso e da rispettare anche per la forma che sceglie di attuare per arrivare a noi spettatori nel raccontare la storia (incredibilmente vera) di questo pastore campano che in assoluta autonomia si occupava della Reggia di Carditello, opponendosi cocciutamente al degrado di questo bellissimo ed antico monumento, miseramente abbandonato all'incuria più totale. Una storia che si fa "fiaba" nella messinscena del regista (ma io non la chiamerei neppure così: come ha detto giustamente lo sceneggiatore nel video che allego sotto è un film e basta, senza per forza ogni volta dover classificare ed incasellare ogni cosa), che usa l'allegoria di questo Pulcinella e del bufalo protagonista, che ci "parla" con dolcezza e toccante profondità con la voce del bravo Elio Germano (che rende un'ottima prova su un "doppiaggio" che poteva essere "rischioso"), per raccontarci non solo la storia di un uomo, ma di noi tutti e del nostro paese più in generale.

scena

Bella e perduta (2015): scena

Un omaggio sincero, coraggioso ed appassionato alla figura del protagonista (surreale e tristissima la scena in cui non viene creduto possibile che lui si occupi della reggia gratuitamente ed a titolo personale), che era stato pensato in un altro modo e poi mutato in corso d'opera per l'improvvisa scomparsa dell'ispiratore del film. Un film girato ostinatamente, con pochi mezzi e con attori non professionisti in cui le splendide immagini e il senso poeticamente sincero del tutto credo non possano che essere apprezzati ed arrivare al cuore di molti. Un piccolo ed importante film che credo bisognerà inseguire data la sua particolarità e che temo uscirà in poche copie. Se capiterà dalle vostre parti cercate di non mancarlo. Qui potete leggere le recensioni di nickoftime e Alan Smithee.

Vi lascio alle parole regista e sceneggiatore  intervistati dal direttore del festival Emanuela Martini, che spiegano bene i retroscena del tutto, scusandomi per la pessima qualità del video, registrato malamente da una posizione scomoda ma che spero troverete interessante soprattutto per ciò che ascolterete.

 

 

 

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