Maghella come “Donna Letizia”, come “Natalia Aspesi” o meglio ancora come “Lady Eva” di Franca Valeri in “Piccola Posta” -1955- di Steno.
Cosa sarebbe successo se Jack Torrance (Shining), Cora (Il postino suona sempre due volte), Gilda (Gilda), il porfessor Humbert (Lolita) e tanti altri avessero avuto la possibilità di scrivere ad una piccola rubrica de “La posta del cuore”? Forse si sarebbero evitati molti finali tragici di tanti film. Nessun suicidio, nessun omicidio, forse solo qualche bisticcio domestico. Questa sarà la rubrica de “La posta del cuore di Maghella”, che risponderà a tutte le lettere dei nostri eroi cinematografici in crisi
Cara Maghella,
Sono convinta che appena capirà chi è che le scrive le prenderà un colpo. Sono la divina Norma Swanson. Sì, proprio io: la grande diva del cinema muto, del vero e unico e solo cinema.
Non sono tipo che perde tempo in chiacchiere inutili, quindi insieme alla mia lettera le mando anche la mia foto con autografo, così eviterà di chiedermelo. Ovviamente non è per questo che sono qui sulla sua rubrica. Sembra assurdo ma anche le divine hanno problemi di cuore. Proprio io che sono stata e sono tutt'ora amata da principi e sultani di tutto il mondo... proprio io che ho avuto ai miei piedi gli uomini più potenti della terra, uomini che si sono levati la vita perché non riuscivano a concepire la loro esistenza senza il mio amore... ebbene, proprio io sono qui a elemosinare l'affetto e le attenzioni dell'ultimo degli scribacchini.
Si chiama Joe. Anche il nome è insulso e senza carattere. E' un giovane scrittore al quale ho affidato la stesura della mia ultima sceneggiatura: “Salomé”. Un lavoro questo che segnerà il mio grande ritorno su tutti gli schermi del mondo. Capisce bene signora Maghella, che ho affidato a quest'uomo tutta la mia stessa esistenza, tutto dipende dal suo lavoro... ma oso dire dalla sua presenza. Ho bisogno di lui come dell'aria, per averlo sempre con me ho deciso di pagare per ogni sua necessità. Gli faccio regali costosi, mangia e si veste a mie spese, ha la camera più bella e lussuosa della casa, per lui ho fatto rimettere a posto la piscina e il campo da tennis. Vive ogni minuto della sua giornata con me: la grande divina, l'unica e sola. Mi sembrava di aver ritrovato quella gioia di vivere che avevo perduto. Una giovinezza insperata. Ogni suo bacio e ogni sua carezza erano per me iniezioni di botulino, come una pozione di vitalità insperata. Purtroppo da qualche tempo mi sono accorta che Joe è cambiato nei miei confronti. Esce di nascosto la notte, molto probabilmente si incontra con qualche scialba signorina della sua età. Una sbiadita biondina di poche speranze è entrata nel cuore del mio Joe e io sono improvvisamente tornata vecchia e sola. Max, il mio fidato maggiordomo, tende a minimizzare il tutto, mi rassicura e cerca di nascondermi ciò che mai avrei pensato mi potesse accadere: sono stata tradita, pugnalata alle spalle. Ora cerco di leccarmi le ferite, ma rimango comunque una leonessa e lotterò con tutte le mie armi per riconquistare ciò che mi appartiene. Faccio bene? Norma Swanson non può subire l'onta dell'umiliazione, io che sono la stella che da la luce a chi la circonda. Se non mi amano devo far calare le tenebre. Una dea non può non essere amata.
Carissima signora Swanson,
per me è un onore ricevere questa sua lettera e conserverò come un oracolo la sua foto con autografo. Grazie ancora per questo gentile omaggio.
Ho letto con attenzione e mi pare che sia meglio per lei lasciar libero il suo bel giovanotto. Ci vuole più dignità nel comprendere quando una storia non ha più senso di essere, che ostinarsi a cercare ciò che non c'è più. Il suo Joe mi sembra un gran furbone. Ha trovato in lei una persona generosa e forse ne ha approfittato pensando di non farle un torto. Da quello che ho capito fate parte di due mondi completamente differenti, e forse è bene che ognuno ritorni nei suoi ranghi. Lei sta passando un momento molto delicato, ha bisogno di avere accanto persone che la amino sinceramente per quella che è stata sicuramente, ma soprattutto per quello che è ora: una signora con tante cose da raccontare. Perché -ad esempio- invece di cimentarsi in un altro film, non prova a scrivere di suo pugno la storia della sua vita e dei suoi numerosi amori? Credo che diventerebbe in pochissimo tempo un best seller. Lasci perdere la sceneggiatura, dia uno schiaffo morale al suo “toy boy”, lo mandi a spasso, che si riprenda la sua vita così come la vuole. Lei è di altro spessore, lei è una stella e lo sa bene: splende di vita propria. Si lasci ammirare in solitudine, non ha bisogno di altro. Scriva quello che ha nel suo cuore, so che lo farà benissimo. Lasci perdere piscine e campi da tennis, non sono cose per lei.
Grazie ancora per aver scelto di confidarsi con me.
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