

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro.
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Fiorella Mannoia, Peppino Di Capri: Non solo gli artisti nati dalla fucina di Maria De Filippi o Francesco Faccinetti (nel prossimo Belli di papà) amano fare incursioni al cinema. Adesso è il turno di due mostri sacri della canzone, che si presentano davanti alle telecamere come attori e non special guest. A dire la verità, non sono nuovi alla recitazione ma la notizia è pur sempre originale: Fiorella Mannoia, la rossa amata dai cantautori e parolieri nostrani, sarà nel cast del nuovo film di Michele Placido mentre Peppino Di Capri, messo da parte per un po' lo champagne a cui deve tanto, sarà il boss della commedia natalizia FilmAuro Natale col boss.
Worlds Apart: Il nome di Andrea Osvart in Italia è particolarmente legato al mondo della televisione. Protagonista di successo di molte fiction targate Rai e di più di un film "invisibile" (si pensi a Maternity Blues), la bella attrice di origini ungherese ha prima sedotto il mondo delle serie tv (Transporter) prima di essere richiesta da ogni angolo del pianeta da registi tra loro molto differenti: da The Nanny a Worlds Apart (in cui recita al fianco delpremio Oscar J.K. Simmons), ogni scelta sembra premiarla al box office.
Demain: Mélanie Laurent non è solo la brava attrice che tutti abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Negli anni ha dimostrato di saper essere anche una eccellente regista, come dimostrano l'opera prima Les adoptes, seguita di recente da Respire. Adesso Mélanie si cimenta con il documentario, firmando con Cyril Dion un'indagine tesa a scoprire cosa potrebbe decimare l'umanità entro il 2100 partendo da uno studio scientifico.
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Sergio Corbucci: L'uomo che ride: Sergio Corbucci è stato uno dei più prolifici ed eclettici registi del cinema italiano: in quarant'anni di carriera ha realizzato una settantina di film attraversando tutti i generi, dal “peplum” all'horror, dal comico al giallo, dal film musicale al western - sempre attento al pubblico che lo ha premiato con incassi record. Di Corbucci, però, si parla sempre troppo poco, come se il suo cinema non avesse contribuito a modellare l'intera cinematografia italiana. A lui rendono omaggio Gioia Magrini e Roberto Meddi, che presenteranno alla prossima Festa del Roma L'uomo che ride.
S is for Stanley: Una delle sorprese della Festa di Roma è sicuramente data dal documentario di Alex Infascelli che racconta una storia che in molti non conoscono. Chi di voi era ad esempio a conoscenza della stretta amicizia tra quel genio di Stanley Kubrick e l'italianissimo Emilio D'Alessandro? Pochi, immagino. Contadino e pilota ciociaro, D'Alessandro per più di 30 anni ha fatto da autista personale e factotum a Kubrick, conservando ricordi che alla stregua di diamanti appaiono oggi preziosissimi.

S is for Stanley (2015): Emilio D'Alessandro, Stanley Kubrick
FilmStudio, mon amour: Proiezioni e dibattiti, infatti, erano il cuore pulsante del Filmstudio, storico cineclub romano aperto nel 1967 ed attivo ancora oggi. Non solo, nel Filmstudio si poteva assistere anche alle prove teatrali del Living Theatre e proprio in quella saletta fumosa e piena di sogni sono passati registi come Bernardo Bertolucci, Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni, Glauber Rocha, Fernando Solanas, Pier Paolo Pasolini, Eric Rohmer, Robert Kramer, Straub e Huillet, solo per citarne qualcuno. A raccontare l'illustre epopea di FilmStudio è Toni D'Angelo, a cui è stato messo a disposizione l’archivio di tanto monumento alla cinematografia mondiale da parte del fondatore Americo Sbardella insieme ad Armando Leone e Delia Peres.
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Bridget Jones's Baby: Dunque, ecco ritornare Bridget Jones, la single più incallita d'America, all'attacco con il terzo capitolo (più volte annunciato e rimandato) delle sue avventure. A parte che non se ne sentiva l'esigenza, questa volta la Jones sarà alle prese con la sua prima gravidanza e con un tablet che ha preso il posto del suo amato diario. Oltre che con la nuova faccia dell'attrice protagonista, Renée Zellweger.
A Sinner in Mecca: Spesso ci si chiede perché in molti rischino inconsapevolmente la vita per documentare l'impossibile. Spesso però accade anche che qualcuno rischi la vita per scelta, come Parvez Sharma, che da omosessuale prende un telefono cellulare dotato di fotocamera e si reca alla Mecca per filmare tutto ciò che può: due cose che in Arabia Saudita sono vietate e punibili con reclusione, punizioni corporali, multe e persino morte.
Ronaldo, Cristiano Ronaldo: il mondo ai suoi piedi: I registi, i produttori e i distributori cinematografici, hanno capito che niente tira come il calcio. E così dal nulla spuntano due differenti prodotti che raccontano i prodigi di Ronaldo: uno è appena uscito alla chetichella in un paio di sale nostrane (e presto sarà in dvd), l'altro addirittura sarà presentato in tutto il mondo il prossimo 9 novembre. Ma poi avrà così tante cose Ronaldo da raccontare?
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The Unauthorized Saved by the Bell, Beverly Hills 90210, Melrose Place: Come se non fosse bastato il disastroso tv movie della Lifetime che prometteva di raccontare in chiave fiction il dietro le quinte del telefilm Bayside School, l'emittente americana rincara la dose con le versioni romanzate della lavorazione di Beverly Hills, 90210 e di Melrose Place. Fermo restando che anche i fan più accaniti storcono il naso, a chi giova tutto ciò? Sicuramente ai giornali di gossip, che proprio in questi giorni scoprono come Jason Priestley e Tori Spelling, Brandon e Donna di BH90210, abbiano a quei tempi avuto una liason sessuale.

The Unauthorized Beverly Hills, 90210 Story (2015): Abbie Cobb, Samantha Munro, Ross Linton, Jesy McKinney, Max Lloyd-Jones, David Lennon, Michele Goyns, Abby Ross
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The Search of the Ultra-Sex: Signore e signori, l'UltraSex è scomparso. Qualcuno lo ha rubato ed è giunto sin sulla Terra, dove ci si accoppia in maniera casuale rispondendo a un solo comandamento: la lussuria. Questo è l'incipit dell'interessante progetto firmato da Bruno Lavaine e Nicolas Charlet, che si dicono pronti a riscrivere il genere "porno" dopo aver visionato oltre 2500 film X-rated d'annata (appartenenti al ventennio 1974-1995). Linea narrativa surreale, cambiamenti di sequenze continue e dialoghi assurdi, caratterizzano il tutto. Solo per veri intenditori.
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D'accordo su quasi tutto Mck. I dubbi si focalizzano sulle voci italiane dei due protagonisti (quella di Cruise soprattutto)... proprio non mi convincono appieno. Sulla progressiva maniacalità di Kubrick, credo fosse praticamente giunto ad una sorta di impasse realizzativa. La sempre più ossessiva ricerca della perfezione per ogni più impercettibile dettaglio sfociava in un "survoltaggio" paralizzante che riuscì a superare solo per l'ultimo film al prezzo di un'estrema (e letale) fatica fisico-psichica; due anni dedicati esclusivamente alle riprese in studio, intere settimane spese per girare una sola inquadratura (con ciak ripetuti centinaia di volte), svariati mesi per le sedute di montaggio, gli aneddoti si sprecano. Probabilmente tutto questo incise anche su un risultato finale non paragonabile alla fenomenale striscia di capolavori sfornati dal 1956 al 1980: a titolo d'esempio cito il caso del repentino abbandono, con tanto di lite furiosa, da parte di Harvey Keitel (causa l'infinita sequenza di ripetizioni di una battuta): ebbene con tutto il rispetto per le capacità attoriali di Pollack, non credo che il cambio abbia migliorato la resa del personaggio (la "prima scelta" era quella giusta e manco a dirlo lungamente ponderata). A 16 anni di distanza l'amara sensazione di una perdita incommensurabile cede il passo all'ultimo rimpianto: non aver potuto godere di altre sue splendide opere (almeno un paio, no?)....pure se imperfette...tanto che importava ormai Stan!.
@Inside Man : eh-eh, sicuro...del resto ci ha pensato Spielberg a licenziare un tutto sommato buon A.I., di certo più che imperfetto.
Si vagheggiava da metà anni '60 di un fantomatico ''Blue Movie'' dedicato al mondo del porno ( echi lontani ricongiuntisi con EWS ( se non altro per quanto riguarda la questione del ''corpo delle donne'', e poi per altri versi ci ha pensato P.T.Anderson con Boogie Nights, un capolavoro al pari di There Will Be Blood ). Poi il Napoleon, l'Arian Papers, e A.I. ( a quel tempo - e pure oggi - la qualità degli effetti speciali raddoppiava ogni anno...e anno dopo anno...aspettando il non plus ultra...gli anni passavano...uno dopo l'altro : Jurassic Park l'aveva quasi convinto, George Lucas pure, Avatar gli sarebbe bastato come traguardo CGI ?? ) : si, 3/4 opere... Il periodo di stasi tra un titolo e l'altro ( si ha voglia a convincersi che Kubrick faceva cinema anche a Riposo...) è andato espandendosi non esponenzialmente, ma quasi...
Ciak ripetuti centinaia di volte...hm...di sicuro decine : si, K. faceva cinema sempre, specialmente tra un film e l'altro, sul set e in sala di montaggio... E' una scappatoia per lo spettatore orfano di molte opere, e una magra consolazione...
FMJ, nonostante i problemi sul set e poi in sala di montaggio, per me rimane forse la sua opera maggiore assieme a Barry Lyndon e 2001.
hoy spaggy per cortesia la finisci di rovinare questo, bel sito internet con immagini, hard ( sconcie insomma ).
?
L'immagine sconcia sarebbe quella del film 'The Search of the Ultra-Sex'? Non ti rispondo nemmeno. Semmai cerca di disturbare e insultare il meno possibile, cosa che ti riesce naturale da quando ti sei iscritto. Prova a darti una regolata e ne riparliamo. Firmato Spaggy.
rischio il ban ? scusa, non sapevo che tu fossi della redazione. così però si spiega l'alta visibilitò dei tuoi post.
Toh, ti daranno il premio per la scoperta dell'anno.
e non lo sapevo scusa
Che fa il nesci, Eccellenza? o non l'ha letto?
Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi,
in tutt'altre faccende affaccendato,
a questa roba è morto e sotterrato. (Giuseppe Giusti)
non ho capito
Peggio per te (indubbiamente di diverti proprio a fare il nesci, ma me... non mi convinci stanne certo)
Io c'arrivo in ritardo di ben due settimane, eh, ma a portare baci, abbracci, inchini e quant'altro devo per forza passare nei confronti di chi mi cita il mio compaesano Giusti, che credevo conoscessimo bene solo noi qui... :-)
Lontane reminiscenze scolastiche carol Chef....Ma Sant'Ambrogio mi è rimasta ben piantata in mente! Sarà perchè pur vivendo diviso fra Emia e Romagna, l'università l'ho fatta in Toscana (e una parte del cuore è rimasta lì)
stupendo il libro di Emilio! compratelo! bella la parte in cui racconta di Stanley che gli aveva proposto un cammeo in EWS ed Emilio, che era un tipo all'antica, molto pudico, sapendo che in quel film ci sarebbe stata una scena di orgia, lo supplicò di non coinvolgerlo in quelle cose da sporcaccioni!!! :-D Un grande...poi Stan gli ha dato la brevissima parte di un edicolante :-)))
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