Maghella come “Donna Letizia”, come “Natalia Aspesi” o meglio ancora come “Lady Eva” di Franca Valeri in “Piccola Posta” -1955- di Steno.
Cosa sarebbe successo se Jack Torrance (Shining), Cora (Il postino suona sempre due volte), Gilda (Gilda), il porfessor Humbert (Lolita) e tanti altri avessero avuto la possibilità di scrivere ad una piccola rubrica de “La posta del cuore”? Forse si sarebbero evitati molti finali tragici di tanti film. Nessun suicidio, nessun omicidio, forse solo qualche bisticcio domestico. Questa sarà la rubrica de “La posta del cuore di Maghella”, che risponderà a tutte le lettere dei nostri eroi cinematografici in crisi.
Cara Maghella,
chissà se si ricorda di me?!Sono la cameriera della caffetteria dove qualche volta si ferma per la colazione. Si ricorda? Sono quella signora di colore un po' in carne che si mette sempre a chiacchierare con lei quando le verso il caffè nella tazza. Le scrivo per dirle che alla fine quell'orso di mio marito è scappato.
Lui era il cuoco della tavola calda, e ha pensato bene di scappare insieme al suo amico aiuto cuoco.
Si rende conto? Così in una sola volta mi ritrovo sola, senza marito, senza cuoco e senza aiuto cuoco. Lo ucciderei! E lo sa di chi è la colpa? Di quei due scansa fatiche dei suoi amici, i Blues Brothers, o come cavolo si fanno chiamare.
Forse li ha visti anche lei qualche volta a mangiare (a sbafo) lì da noi. Sembrano due becchini, che parlano sempre a bassa voce e confabulano di chissà che...anzi, ora lo so di cosa: della fuga!Mio marito è - o era - un chitarrista e aveva in testa di riformare la “banda” con i suoi compagni di un tempo. Per me non c'era problema, bastava che svolgesse i suoi doveri di cuoco e marito. Chiedevo tanto? Solo un po' di rispetto!Lei ora mi vede così, un po' aggressiva e in carne, ma le assicuro che quando voglio sono un vero zuccherino. Miele da spalmare sul pane. Zucchero filato. Quello che voglio dal mio uomo è il rispetto che merito. Lavoro tutto il giorno, sto in piedi con una caraffa di caffè in mano per 10 ore consecutive... chiedo molto se esigo un minimo di attenzione quando torno a casa? O sul lavoro?
Ma quando provo a farmi intendere... lui attacca con i discorsi “io sono un uomo, e tu una donna”, roba che mi fa scattare la scheggia. Se sei un uomo lo devi essere sempre, anche quando voglio un massaggio ai piedi la sera!
Dico bene signora Maghella? Ora lui è in giro a fare casino con i suoi amici e io devo mandare avanti la baracca. So che tanto prima o poi ritorna... lo devo riprendere con me? Avrò mai il rispetto che chiedo in questo caso? Sappia che nonostante tutto lo amo molto e quando vuole ci sa fare... accidenti a lui. Faccia un salto qui quando vuole, ora sono rimasta sola con le mie amiche...ne approfittiamo per fare un po' di “cicaleccio” tra donne. Chiudo il locale e facciamo un po' di “banda” anche noi, le va? La saluto per ora e l'aspetto.
Aretha, la moglie di Matt Murphy
Cara Aretha,
come posso non ricordarmi di lei? Lei è il motivo per cui mi fermo tanto spesso alla sua tavola calda, oltre che per il buon caffè e per le torte fatte in casa. Ricordo anche che c'è sempre stata un po' di burrasca tra lei e Matt. Spesso si sentivano i vostri litigi dalla cucina, le porte sbattute, i musi lunghi, le ciambelle bruciate. Si respirava aria elettrica alle 8,30 del mattino.
Ricordo anche i due amici “Blues Brothers”, che sedevano sempre al bancone con quell'aria trasecolata. Ricordo anche un bellissimo balletto che improvvisaste tutti insieme. Ricordo come vi guardavate negli occhi, lei con suo marito. Quello è uno sguardo di vera passione, cosa rara tra due persone che condividono la loro storia da così tanto tempo. Però lei ha ragione ha pretendere il rispetto, che ogni donna merita. Se un uomo è un vero uomo non pretende solo, ma sa anche dare.
Lei è una donna di cuore, qualcosa mi dice che appena rivedrà spuntare Matt sulla porta, le aprirà le braccia e passerete una notte di fuoco... qualsiasi cosa io le dico. Però non gliela lasci passare così liscia. Le aspettano giorni duri in cui tutto il lavoro sarà sulle sue spalle, mentre lui insegue i suoi sogni di gloria. Capisco il suo amore, ma non permetta che né lui né nessun altro dia per scontata la sua presenza e i suoi sentimenti. Esiga il rispetto che con tanto carattere sa pretendere.
Passerò volentieri alla sua tavola calda per “cicalare” tra donne. Mi prenoto già per le focacce calde al sesamo... sono sicura che ci troverò già Matt in cucina. Come si può resistere tanto senza di lei?
A presto, Maghella.
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