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Laceno d'oro: 40 anni e non sentirli...
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Oltre 40 proiezioni, tra film, documentari e animazione, insieme a mostre, workshop, premi, concerti, e sperimentazione. Dopo l’anteprima d’agosto con il premio alla carriera ad Abel Ferrara, ha preso il via la 40esima edizione del Laceno d’Oro (dal 14 al 30 settembre 2015), lo storico festival di Avellino fondato nel 1959 sotto il nume tutelare di Pier Paolo Pasolini, che da quest’anno coinvolge e valorizza anche alcuni dei borghi più belli della provincia irpina.

La manifestazione vedrà la presenza di molti protagonisti dell’ultima stagione come Daniele Gaglianone, Alberto Fasulo, Eleonora Danco, Francesco Clerici, Giovanni Cioni, Fulvio Risuleo, Bonifacio Angius, Antonietta De Lillo.

 

Un cartellone ricco di eventi impreziosito dall’omaggio al grande Wes Craven, il padre di Freddy Krueger, recentemente scomparso, con la maratona notturna dedicata a Nightmare: sabato 26 settembre saranno riproposti agli appassionati Dal profondo della notte, I guerrieri del sogno, Nuovo Incubo.

Sugli schermi del Laceno d’Oro si alterneranno per quindici giorni film e autori, a cominciare da Storie sospese di Stefano Chiantini, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, che aprirà ufficialmente il programma. A seguire, tra gli altri, Alfredo Bini, Ospite inatteso, documentario di Simone Isola sul grande produttore legato a Pasolini, New York di Alfonso Perugini, N-capace di Eleonora Danco, Abacuc di Luca Ferri, il docu Sull'anarchia di Bruno Bigoni, Io tengo la posizione di Filippo Biagianti, Perfidia di Bonifacio Angius, Un consiglio a Dio di Sandro Dionisio, Nous/Autres e In purgatorio, doppio appuntamento della serata dedicata ai documentari di Giovanni Cioni. E ancora Il gesto delle mani di Francesco Clerici (premio Fipresci a Berlino 2015), Container 158 un docufilm di Stefano Liberti ed Enrico Parenti, I frutti del lavoro cortometraggio di Andrea D’Ambrosio, Varicella di Fulvio Risuleo (miglior cortometraggio della Semaine de la Critique a Cannes), Let’s go di Antonietta De Lillo, docu-fiction sulla vita e le difficoltà economiche del fotografo napoletano Stefano Musella, Neve di Stefano Incerti, Va’ pensiero-storie ambulanti un documentario di Dagmawi Yimer, Genitori il docu di Alberto Fasulo, presentato in anteprima all’ultimo festival di LocarnoMagicarena il documentario di Andrea Prandstraller.

 

Il 21 settembre, ospite d’onore sarà Valerio De Paolis, che riceverà il Premio Produttore 2015 e introdurrà il film che ha inaugurato la sua nuova casa di distribuzione, Cinema, Taxi Teheran di Jafar Panahi, Orso d’Oro all’ultima Berlinale.

Sempre a partire dal 21 e fino al 25 settembre, presso la settecentesca Casina del Principe di Avellino, si terrà il workshop curato da Daniele Gaglianone “Realizzare un documentario”, dedicato ai giovani (partecipazione a numero chiuso-info su www.lacenodoro.it).

 

Grande spazio al cinema underground, alla sperimentazione e alla video arte, a partire da Ex-machina, incontro aperto con il critico Massimo Causo, selezionatore della sezione Onde del Torino Film Festival, che introdurrà una serata dedicata a Zbigniew Rybczy?ski. Altri focus saranno dedicati a Salvo Cuccia e ai francesi Dervisches A., che presenteranno una selezione della loro ricca produzione.

Previste anche le performance live, con la risonorizzazione de Le notti di Chicago (1927) di Josef von Sternberg, a cura Massimo Barrella, e Il cinema post-surrealista di Maya Deren: Meshes of the Afternoon (1943); At land (1944); A Study in Choreography for Camera (1945), risonorizzati da Panacea.

 

Tra le varie mostre previste, attualmente è visitabile “Cesare Zavattini. Buongiorno Italia”, presso il carcere borbonico. A seguire saranno presentate “L’oro di Marotta” e “Con Pasolini cominciammo: storia e immagini del Laceno d'Oro”.

 

Molto attesa la sezione dedicata all’animazione, Sguardi animati, con un omaggio allo Studio Ghibli, una mostra di disegni di Simone Massi (Nastro d’argento 2015 miglior cortometraggio di animazione) e Julia Gromskaya, e un workshop per i bambini condotto da Vincenzo Gioanola.

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