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Quando 5 anni fa mi iscrissi al sito Filmtv, mai avrei pensato che oggi sarei partita per Venezia come sua inviata per la 72° edizione del Festival cinematografico.
Questo è un desiderio che è partito da lontano. A ottobre dell'anno scorso partì l'idea da una chiacchierata con Database. A novembre andai 3 giorni al TFF e capì che vedere 5 film al giorno mi dava la felicità. A febbraio di quest'anno ho cominciato a mettere da parte i soldi (Venezia è costosissima). A marzo ho chiesto le ferie al mio capo per settembre. Ad aprile ho chiesto alla redazione del sito se sarei potuta unirmi al gruppo degli inviati. A giugno ho comprato i biglietti del treno. Ad agosto ho fatto la registrazione per gli accrediti. Oggi sono partita.
Non mettevo piede a Venezia da almeno 25 anni, ed è stato bello arrivare alla stazione attesa da uno dei miei compagni di ventura: Spaggy. Lui è arrivato per primo, dopo di me arriveranno Eight and half e Alan Smith. Divideremo una casa per questi giorni...certo è che per ora abbiamo condiviso molte risate.
Perché con Spaggy soprattutto, siamo amici sul sito dalla prima ora, e ci conosciamo molto bene anche se l'ultima volta che ci siamo incontrati è stato un pomeriggio di circa 4 anni fa. Ed è bello scoprire come la confidenza e la complicità nei rapporti umani spesso arrivino per canali differenti. Passiamo così un paio di ore a "cicalare" come due vecchie comari che si ritrovano a veglia nell'ora di punta, mentre aspettiamo Eight...che anagraficamente potrebbe essere mio figlio.
Il tempo di una veloce rinfrescata e i due veterani del festival veneziano mi conducono al Lido per il ritiro degli accrediti. Venezia è veramente bella....ma io mi ricordo improvvisamente di una mia fobia che mi perseguita da sempre: l'attraversamento dei ponti con l'acqua che scorre sotto. Una fobia che riesco a superare solo se mi attacco velocemente a qualcuno avanti a me che mi conduce dall'altra parte. Spaggy ed Eight si sono prestati a farmi da anomali Caronte. ..anche se non li ho visti molto convinti.
Un traghetto e un pullman, arriviamo al Lido. La zona dove si svolgerà da domani il Festival è ancora un cantiere a cielo aperto. Ci sono operai e personale che ci bloccano il passaggio. Passiamo davanti a quello che è il famoso red carpet, che alla TV mi pareva tanto più grande...e poi c'è una buca infame nella quale sono caduta miseramente sotto gli occhi increduli ma divertiti (e come non dargli torto?).
Una sosta sul ponte che affaccia al molo di arrivo all'hotel Excelsior per vedere l'arrivo di Anita Caprioli e poi nuovamente al pullman. La giornata stava volgendo al termine, dovevamo vedere un film prima che terminasse. La scelta è andata su "storie sospese" di Stefano Chiantini. Che a me è piaciuto. In sala erano presenti regista e parte del cast. Maya Sansa e Sandra Ceccarelli su tutti. La Sansa è stata così gentile che si è prestata per la prima foto ufficiale del nostro gruppo scanzonato (che ancora se la ride per la mia caduta).
La cosa carina è tornarsene verso casa e fermarsi per mangiare qualcosa. Una spesa veloce, chiacchiere e pareri discordanti sul film appena visto. E pensare al programma per il giorno dopo. Io ci sarò...e questa cosa mi rende felice.
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