Spacciamo entrambi delle fantasie, fratello Lancel. Solo che le mie sono divertenti.  

Le seguenti note si riferiscono a tutta la 5a stagione ( la cui trattazione ho suddiviso in 3 post di cui questo è il 2° ), ed in particolar modo alla seconda parte della stessa, più precisamente rispetto agli episodi che vanno compresi dal 6° al 10° ed ultimo.

• Dettare le Regole del Gioco ( in assenza di un mazziere : GRRM è e rimane uno scrittore di SF ).
Il mondo di Game of Thrones è un Sistema Artificiale alla deriva, una ''Terra'' che ancora sta assorbendo i colpi infertile ricevuti eoni addietro [ ''non'' importa se le storie che vi si svolgono si distendano sulla superficie esterna di una sfera ( pianeta ) o interna ( mondo cavo / sfera di dyson ) ], un Insieme Autosostentantesi e Indipendente andato a male, in cui un antico - piccolo o grande - errore col tempo è cresciuto spropositatamente o via via è andato riassorbendosi cercando di ritrovare e ristabilire o ricreare un ordine coerente e stabile : le piccole glaciazioni ( la cui durata è elasticamente imprevedibile : lustri o quarti di secolo ) che lo attraversano e performano – frutto di un'inclinazione eccessiva dell'asse o di un'orbita troppo schiacciata/allungata ed ellittica attorno al proprio astro – continuano a contenere al loro interno un sottociclo di stagioni ''normali'' : durante l'inverno ( la Grande Stagione ) che sta arrivando vi saranno delle sottostagioni solite, come ci trovassimo ai poli : inverni infernali ed estati in cui si dovrebbe persino riuscire a crogiolarsi al tepore del disgelo.

• Sullo spiegare il concetto di Destra-Sinistra a una stella di mare (sottosopra).
I proverbiali accatastatori di (pre)giudizi per professione ( non che non peggio siano gli altri, quelli che a farlo lo fanno gratis, per puro piacere personale di sfinimento conoscitivo ), il cui querulo scialacquare in Arno e il tremulo pirlismo avvanverante che s'accatasta antologicamente in antologiche cataste d'antologia di frenulo castrante orrore, nulla possono contro la realtà della logica : il cinema NON è la sala : il cinema è la sala, il teatro, lo schermo, il proiettore, il cinema è i film su pellicola, i film su supporto digitale, il cinema è le serie tv su pellicola e/o su analogico e/o su digitale trasmesse in tv, sul web, al cinema, il cinema è un rito collettivo, una lanterna magica, il cinema è un'installazione, una questione privata...

• Sul fatto che si viaggia a volte col teletrasporto a volte a dorso di mulo moonwalkergiante.
L'avanzata tiraemolla giringiro avantindietro di Stannis ( così come le accelerazioni di LittleFinger richiamato a King's Landing o quelle di Melisandre in fuga verso il riparo di Castle Black ) assomiglia a quella dell'ISIS: non per com'è ma per come viene percepita dal grande pubblico da come ce la raccontano i media principali : non si capisce bene che cosa stanno a fare e alla fine non ci si / gli si crede troppo. Nella realtà sarebbe più facile arrivare da A a B ( degli A e B che sono esattamente i posti che si vuole lasciare e a cui si desider'approdare ) pescando a caso tra due trigonometrati punti scelti randomicamente da Geoguessr.

• Un'Infinita Teoria d'Innumerevolmente Innumerabili Doni.
Doni che si rispecchiano in altri doni, che li completano e li scardinano, che li innescano e li neutralizzano, che li provocano e li rigenerano, doni che si innestano in altri doni, che li compiono a corredo e li infrangono approvigionandosene, che li fomentano e li disinnescano, che li nutrono e li sprigionano, in un profluvio di risultanze e di conseguenze, di stalli e di accelerazioni, in sotto e sovra insiemi autoinsorgenti che farebbero la gioia di Sterne, Nabokov, Gödel...

Il primo ( temporalmente il secondo ) dono di LittleFinger a Cersei ( la Regina Madre ), il biondino sotto-pappone che gestiva il bordello del nostro eroe, e che con la sua testimonianza farà incarcerare prima Loras poi Margaery Tyrell ( la Regina ! ).
Il secondo ( temporalmente il primo, ma che agisce sulla lunga distanza ) dono di LittleFinger a Cersei, Lancel ( che le si ritorcerà contro dopo che lei stessa lo avrà utilizzato in una maniera diversa rispetto allo scopo iniziale per cui lo ricevette ), un dono che alla fine – cioè per ora – si rivelerà essere per l'Alto Passero, per Lady Olenna, e...per Petyr Baelish stesso, off course, tranne che per Cersei.
Il dono di Jorah Mormont a Daenerys Targaryen : Tyrion Lannister. E il dono di Tyene Sand a Bronn : l'antidoto.
Il dono per lo scommettirore-speculatore sulle vite altrui del porto che Jaqen fa a lui quanto ad Arya ( impegnata a vendere cannolicchi, vongolame ed ostricume ), come tramite-portatrice-dispensatrice ( di morte ).
Il dono di Jon Snow ai bruti del popolo libero : le frecce e le lame di ossidiana...

Poi, ovviamente, i regali si possono anche riciclare : ma Petyr “LittleFinger” Baelish al solito ha un modo tutto suo di reinventare pure questa pratica : lui non ricicla i regali ricevuti, ma quelli fatti, in questo caso da Cersei si passa a Lady Olenna :
“ Ho un regalo per te. Lo stesso che ho fatto a Cersei. Un bel giovanotto ”. Lancel Lannister...   

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Il passato Disastro di Valyria (Doom)...

...sarà il futuro del good mood presente di Braavos ?

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Ep. 6  :  “ UnBowed, UnBent, UnBroken ”, scritto da Bryan Cogman, e diretto da Jeremy Podeswa.

Arya  :  When do I get to play the game ?
Waif  :  Game ?
Arya  :  The game ! “The game of faces” ?!?

Ancora una volta, l'Ostensione della Fantasia ( anche se più che ob(s)-tendere qui è in corso un'intercapedinamento delle intenzioni ).
LittleFinger, richiamato con urgenza da Cersei a King's Landing ( per ricevere una ''piccola informazione'' che sapeva essere in possesso del nuovo protettore di Arryn, e a tal proposito non avrebbe accettato né silenzio né menzogne ), a Lancel Lannister ( il regalo che ha fatto a Cersei tempo prima... Che le manovre ordite da Varys e LittleFinger passeggiando all'ombra degli scuri o nella luce a piombo del mezzodì siano la maggior concausa alle alterne fortune e sfortune che toccano a tutti i personaggi – dai re agli schiavi, dai predicatori ai mercanti – è cosa palese e non così risaputa ) :
“ We both peddle fantasies, Brother Lancel. Mine just happen to be entertaining ”.

Nell'intanto dell'infrattempo, Jaime “mi piace improvvisare'' e Bronn “ecco spiegata la mano d'oro” (tra)vestiti e intabardati come Totò e Peppino ( e la Malafemmina ) appena sbarcati alla Stazione Centrale di Milano, devono affrontare delle ragazzine ( anche se viperelle ) mandate a rapire un'altra ragazzina : lo scontro che ne consegue può in effetti ( vedi sopra ) risultare un poco malgirato e troppo impicciato nel disimpacciarsi, ma in realtà intervengono alcuni fattori in sua difesa : come già detto...gli sfidanti del duo malafemmenesco sono delle ragazzine...e Bronn stesso ( non è dato sapere con quanta falsa modestia od accorta malizia turlupinante ) dirà loro che non le ha volute colpire troppo duro. E poi...beh, no, lo ammetto, la difesa ha concluso. Mi rivolgo alla clemenza della corte. 

E dopo Daenerys e Cersei, ad essere stuprata tocca a Sansa ''mai 'na gioia” Stark, con ancora in bocca il sapore delle frutta del mal orto di Frate Alberigo che Walder Frey e Roose Bolton servirono illo tempore a sua madre e a suo fratello maggiore.

Arya  :  I’m not playing this stupid game anymore !
Jaqen  :  We never stop playing.

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Ep. 7  :  “ the Gift ”, scritto da David Benioff e D. B. Weiss, e diretto da Miguel Sapochnik.

D&D hanno un gran lavoro da fare e lo fanno bene. Poi, alla base di tutto, vi è sempre GRRM : è lui che detta la line-up, anche se non può ''supervisionare'' più il tutto ( ha dei romanzi da scrivere...) e tantomeno può sceneggiare il suo episodio all'anno : GoT procede percorrendo una strada battuta da ben precise pietre miliari, i dialoghi campali presenti nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco :
" I dreamed...that I was old...". 

Daenerys : I'm a Queen, not a Butcher.
Daario : All rulers are either butchers or meat.

Lady Olenna ad High Sparrow : Don’t spar with me, little fellow.

La più grande battaglia sul set di Dorne si svolge nello spazio irraggiungibile ma attraversabile tra una cella e l'altra delle sue prigioni, e porta con sé un altro tassello (smorzabile e spiegabile) che va a comporre il vasto Mosaico delle Coincidenze : perché Bronn si sente male proprio in ''quel'' momento ? Per esempio perché il veleno con cui è stata spennellata la lama della serpentella si chiama Long Farewell e non T'ammazzo Subito. E poi ''quel'' momento, se fosse spostato vario tempo in avanti o in dietro, resterebbe comunque, agli occhi di chi non vuol vedere, ''quel'' momento : in realtà poteva accadere molto prima o molto dopo, ma le risultanze sarebbero state le stesse. Tyene, eccitando Bronn ( ma va detto che è Bronn ad iniziare l'approccio, cantando : in caso contrario, in assenza di interazioni, Tyene lo avrebbe salvato ugualmente ? ), ne aumenta la pressione del flusso sanguigno velocizzando l'effetto del veleno : accade quel che accade (l'effetto del veleno) mentre accade quel che accade (l'interazione Bronn-Tyene).  

1.

2a.
D&D ( o B&W che dir si voglia ) non sembrano volersi calare nella parte dell'Esattore di Lavoro verso GRRM : il rubicondo barbuto ha detto loro a grandi linee come deve andare a finire la storia, poi, come a quel punto ci si arrivi, sopr'a quali svariati e diversi cadaveri si debba segnare il passo per poi accelerare...  

2b.
George R. R. Martin minaccia di decapitare uno spoiler[atore].
Lo scrittore di Fantasy dice che ''infilzerà su un palo'' la testa di un dipendente Amazon che ha spedito per sbaglio in anticipo alcune copie di “A Dance With Dragons”.
The Guardian - 4 Luglio 2011

...mi sentii d'improvviso esausto. Davanti a me incombevano : il caso di un impiegato di libreria che aveva messo dei libri di fantascienza nella parte del negozio dedicata alla letteratura, il caso di un conduttore di talk show radiofonico che aveva omesso di leggere un romanzo prima di intervistarne l'autore e, Dio mi aiuti, i casi di un'intera comunità di fanzinari seriali.
“Dichiaro sospesa la seduta per un'ora”, annunciai.
Mi ritirai nelle mie stanze per chiudere gli occhi ed ascoltare un audiolibro, prestando grande attenzione ad evitare che le creazioni della mia immaginazione non sostituissero le fisionomie degli attori che hanno interpretato la versione cinematografica del racconto uscita di recente.

Paul Di Filippo  -  “ Judge, Jury and Lexecutioner ”  -  F&SF  -  Gen.-Feb. 2012
Edizione Italiana : F&SF, Anno II, N. 6 – Dic.'13-Gen.'14 – Elara [ racconto contenuto nella rubrica curata dallo stesso autore : “Plumage from Pegasus” ( traduzione di Armando Corridore ) ].