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Il Semaforo - Numero 46
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Luz Cipriota

 Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Cosmos: Il nuovo lavoro del maestro polacco Andrzej Zulawski era atteso prima a Cannes e poi a Venezia. A sorpresa, però, sbarca in concorso al festival di Locarno. La trama tra mistico, gotico e triangolo sentimentale, gioca intorno alla figura del misterioso Wiltold e di due donne ancora più misteriose. Cast delle grandi occasioni, su cui svetta la figura della lanciatissima Victoria Guerra, già vista al fianco di John Malkovich in Casanova Variations. In anteprima, per FilmTv.it, una clip. 

 

Chant d'hiver: Otar Iosselliani non ha bisogno di alcuna presentazione. Fermo da ben cinque anni, il regista franco-giorgiano è pronto a presentare a Locarno la sua ultima fatica: Chant d'hiver, su cui vige un assoluto riserbo. Al momento poco si sa sulla trama. Sappiamo solo che ruota intorno alle assurdità delle rivoluzioni e che il cast del film è formato da attori non professionisti, ad eccezione di Michel Piccoli e Pierre Etaix. Sulla fiducia, però, promuoviamo di già l'opera.

scena

Chant d'hiver (2015): scena

 

 

Asino Vola: Tra i grandi eventi in Piazza Grande, Locarno dà ospitalità anche ad Asino Vola, opera prima di Marcello Fonte e Paolo Tripodi, che narra le avventure solitarie e fantastiche del piccolo Maurizio, aspirante musicista. In anteprima, grazie all'ufficio stampa del festival, le prime immagini.  

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Onda su onda: Rocco Papaleo è tornato sul set per la sua terza regia, il cui fulcro è l'amicizia tra un cuoco solitario e un esuberante cantante. In sala con la Warner nel prossimo febbraio, l'opera è interpretata dallo stesso Papaleo con Alessandro Gassmann e la bomba sexy Luz Cipriota, star argentina intravista in Itala nella morigerata (ma di successo) fiction Terra ribelle di Cinzia Th Torrini.

 

L'abbiamo fatta grossa: E, a proposito di riprese, sono in corso anche quelle del nuovo film di Carlo Verdone che dirige e affianca Antonio qualunquemente Albanese. Anche in questo caso, la storia ruota intorno a un improbabile legame: quello tra un attore teatrale traumatizzato e un investigatore squattrinato, alle prese con una valigetta contenente un milione di euro ritrovata per caso. Attendesi fiduciosi.

 

Rai 3 Doc: Iniziata lo scorso 16 luglio con la trasmissione di India's Daughter, la serie di documentari del mercoledì sera di Raitre propone una serie di titoli che, per noncuranza, i redattori di palinsesti non elencano nemmeno. Pensa però il Semaforo a colmare la lacuna e a darvi i prossimi appuntamenti: 22/07 Toto and His Sisters, 29/07 Io sono Yoav, 05/08 Romeo e Giulietta, 12/08 La femme a la camera, 19/08 Waste Mandala, 26/08 Il colore dell'erba, 02/09 Blood Brother, 10/09 The Queen of Silence, 17/09 Stato interessante, 24/09 Drone. Nella barra laterale, le schede di ogni singolo titolo.

scena

Romeo e Giulietta (2015): scena

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 The Adventures of RoboRex: Abbiamo visto squali volare dal cielo spazzato dai tornati, dinosauri contro coccodrilli o superanaconde, Rocco Siffredi recitare e Neill Blomkamp diventare un pessimo regista. Questa però ancora ci mancava: la nuova frontiera della fantascienza per famiglie sono i cani robot protagonisti dell'opera di tale Stephen Shimek. Che ci crediate o no, presto sugli schermi delle nostre tv. 

 

Affair of State: Dopo la fantascienza per famiglie, ecco quella sentimentale. I tedeschi sono maestri dei tv movie,prodotti in tutte le salse e con tutte le trame possibili e immaginabili. Del resto, noi italiani grazie alla Rai e a Mediaset siamo divoratori di tv movie teutonici e ci aspettiamo presto il zuccherinoso Affair of State, dove l'affare di stato è quello tra la cancelliera tedesca e il presidente francese. Angela Merkel e François Hollande? No, fortunatamente no. Questi son più belli: Veronica Ferres e Philippe Caroit.

 

Un'occasione da Dio: La Eagle Pictures distribuirà il 3 settembre il nuovo film dell'ex Monty Python Terry Jones (a proposito, il disperso The Zero Theorem di Terry Gilliam arriverà in dvd italiano molto presto grazie a Minerva Pictures). L'attesa per la commedia è molto alta e c'è chi vorrebbe vederlo in originale per godersi la voce di Robin Williams che doppia il cane coprotagonista. Intanto, provocano "orrore" le prime foto di Simon Pegg in abiti femminili... non proprio un bel vedere...

 

Simon Pegg

Un'occasione da Dio (2015): Simon Pegg

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22 minutes: Italia 1 è in questo momento una rete allo sbando, senza un'identità precisa e con uno share che nelle 24 ore a stento raggiunge il 6% (sono lontani i tempi del 13%). La colpa è dei due direttori del canale che si sono susseguiti negli ultimi tempi, incapaci di carpire i gusti del target di rete. Ora ci si appella addirittura agli action movie russidi quarta categoria, quando l'unica cosa russa che lo spettatore medio conosce è l'insalata.

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Bella e perduta: Il nuovo documentario firmato da Pietro Marcello è l'unico film italiano in concorso a Locarno. Ispirato alla figura di Tommaso Cestrone, il pastore che ha "salvato" la Reggia borbonica di Carditello, Bella e perduta si presenta a noi in anteprima con un primo estratto esclusivo, reso disponibile dall'ufficio stampa di Locarno. «Ho imparato a guardare l'Italia contemplando il suo paesaggio dai treni, riscoprendo di volta in volta la sua bellezza e la sua rovina. Spesso ho pensato di realizzare un film itinerante che attraversasse la provincia per provare a raccontare l’Italia: bella, sì, ma perduta. Anche Leopardi la descriveva come una donna che piange con la testa tra le mani per il peso della sua storia, per il male atavico di essere troppo bella. Quando mi sono imbattuto nella Reggia di Carditello e nella favola – perché di favola si tratta – di Tommaso, “l’angelo di Carditello”, il pastore che con immensi sacrifici ha deciso di dedicare tanti anni della sua vita alla cura di un bene artistico abbandonato, ho visto una potente metafora di ciò che sentivo la necessità di raccontare: dopo la morte di Tommaso, prematura e improvvisa, Bella e perduta – nato inizialmente come un “viaggio in Italia” destinato a toccare altre tappe – è diventato un altro film, sposando fiaba e documentario, sogno e realtà. Carditello è l'emblema della bellezza perduta e della lotta del singolo, dell'orfano che non si arrende a un meccanismo incancrenito di distruzione e disfacimento; e allo stesso tempo questa storia così radicata nella Storia del nostro Paese indaga un tema, quello del rapporto tra uomo e natura, mai così universale, a ogni latitudine», spiega Marcello. 

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