ho visto "FARGO LA SERIE" e senza paura di essere smentito da nessuno, posso tranquillamente affermare che è una delle serie più belle mai viste(e non ne ho viste tante comunque). credevo che FARGO IL FILM fosse intoccabile, ma i fratelli coen che ci vedono bene e da lontano, hanno visto bene quando hanno dato l'ok e hanno deciso di partecipare, producendo. FARGO LA SERIE è scritta in punta di penna dal maestro noah hawley. come nel film ci si aspetta una commedia e ci si ritrova a vederne di tutte, senza riuscire a capire cosa aspettarsi. si è molto più incisivi e crudeli con un sorriso che è già un ghigno, piuttosto che un fastidiosissimo senso di marcio squallore senza fondo che ha pervaso la prima puntata di TRUE DETECTIVE LA SECONDA SERIE. non è possibile credere che lorne malvo sia quel mostro(coeniano) che è fino a quando non lo si vede interpretare dall'infinito billy bob thornton. non c'è aggettivo con cui definirlo e bisogna ascoltarlo in originale e vederlo fino all'ultima strabiliante momento che sta in scena. ma non ci potrebbe essere lester nygaard senza quell'uomo estremamente comune che è lo splendido martin freeman. l'ho amato da quando ricky gervais ha creato il "tremendo" THE OFFICE e non si può immaginare a che abisso arriva fino a quando non si vedono gli ultimi momenti dell'ultima puntata. ma poi ci sono allison tollman, suo padre il magnifico keith carradine, lo strepitoso bob odenkirk, tutto sempre giocato sul filo del ridicolo, del ridicolmente grottesco e del grottescamente terrificante. perchè mai come in questa serie, si capisce come un mostro possa aspettare dentro ognuno di noi. lo so non si dovrebbe giudicare una serie dalla prima puntata, ma TRUE DETEC. 2 mi ha lasciato una sgradevole sensazione di ripetizione, senza i grandi attori che c'erano di là. insomma con tutto il bene che posso volere a quel manzo da monta che è colin farrell, tutti sappiamo quanto possa essere granitico e statico. taylor kitsch, siamo sicuri che sia all'altezza  dell'incarico quando spinge la sua fottuta moto a fari spenti su di una highway los-angelina per sfidare se stesso? e rachel macadams non sarà vittima dei soliti triti clichè della detective piena di problemi col dito medio sempre pronto a scattare?.... e poi mio dio quanto bevono tutti!!!! non so, veramente non so. mi toccherà obbligarmi a scendere a patti con lo sceneggiatore e riaffondare nei meandri di quella fogna che una mattina di tanti anni fa vide il cadavere di una giovane donna tagliato in due. ZOMBI NATION invece per il momento è una gradevole grigliata cazzara a base di morti putrescenti veloci come degli sputnik in cui i soliti sopravvissuti devono attraversare il continente per portare il paziente ZERO che contiene nel proprio sangue l'antidoto all'infezione che trasforma i morti in divoratori centometristi di carne umana viva. non male. diverte. i personaggi sono goffamente tagliati con l'accetta e si prospetta come l'appuntamento di questa estate che passerò a casa. invece graditissima sorpresa è TRANSPARENT. dolce, fine, gentile, femminile(e non me ne vogliano le graziose utenti) carico di quella sensibilità che spesso e volentieri le contraddistingue. il serial(almeno nelle prime 4 puntate visionate)è ben scritto e recitato con trasporto da attori motivati, in particolare il mitico caratterista jeffrey tambor che aveva bisogno di arrivare a 70 anni per avere il ruolo della vita. anche doppiato(purtroppo il canale offre la versione originale ma senza sottotitoli)non perde un grammo della sua coinvolgente emotività. famiglia problematica(altrimenti il pathos?!!!), senza problemi di soldi si ritrova ad affrontare un impegnativo cambiamento. anche TOGETHERNESS alla fine non è male. le prime due puntate facevano presagire male. il ciccione attore che non sfonda simpatico con la battuta sempre pronta e la sorella bella ma sfortunata in amore interpretata da amanda peet, attrice anche lei alla ricerca "del" ruolo. le puntate 3 e 4 invece fanno ricredere e il serial s'impenna. insomma la tv americana offre molto e in alcuni casi anche capolavori difficili da scordare. per esempio.... puntate 5 e 6 di TRANSSSSssss....PARENT. sono del parere(tutto mio?...)che quando una scena a margine di una puntata diviene un momento magico, ci si trovi di fronte ad un grande momento; grande serie. bordo piscina, moppa e figlia maggiore che si stringono in un abbraccio affettuoso mediato dalla sigaretta... ripensano al momentaccio di poco prima.... sembrava essere una serata magica e interviene il tassello disturbante che riporta tutti(HELLO!!!????.... C'E' NESSUNO!!!???...)coi piedi ben ripiantati in terra.... i piedi della figlia che si incrociano con quelli di moppa nell'acqua, apprezzamento della figlia sullo smalto di moppa... colgo l'occasione per ringraziare ufficialmente chi ha doppiato la serie, perchè lo ha fatto egregiamente. purtroppo invece qualcosa stona in TOGETHERNESS. la serie ideata, scritta e interpretata dai fratelli duplass sa in più di un'occasione di stantito. voglio pensare che i fratellini abbiano voluto dipingere un ritratto poco benevolo di certa upperclass losangelina, perchè se così non fosse, pecca di un colesteroloso e tossico politicamente corretto veramente fuori tempo massimo. per ora il personaggio più azzeccato è quello della sorella tina, interpretato con disinvolta sbadataggine da amanda peet. "impara a considerare gli altri..." e "se vuoi bene ad una persona devi dimostrarglielo ed esserci per questa persona" sono tra i consigli dati da una formalmente nel ruolo melanie linskey alla sorella rimasta all'adolescenza e alle sperimentazioni sessuali di quell'età. ancora più fastidioso è il marito brett, mark duplass, depresse e represso a livelli cronici. entrambi i coniugi appena entrati in analisi(tesori!!!! CAZZO!!!! dopo solo una seduta siete già da buttare!!!!???)trovano qualcun'altro con cui!!!!????. le puntate 5(kick the can) e 6(ghost in chains) sono piuttosto maldestramente elementari e sovrabbondantemente VECCHI.... Bò?!... non so staremo a vedere. pare che TOGETHERNESS sia giunto al termine della prima serie dopo solo 8 episodi. alla fine i fratelli duplass hanno giochicchiato senza veramente aver saputo affondare in quella che sembra essere il loro habitat. la los angeles della gente che non sta male, con lavori creativi i grado di mantenere la famiglia in quartieri carini. non è finita "bene" la serie, ci sono un sacco di cose in sospeso e duplass e la linskey che interpretano la coppia della serie non sono stati messi in grado dalla sceneggiatura di rendere come potevano il disagio di una crisi molto più profonda di quanto avrebbero mai anche lontanemente creduto scherzandoci sopra. accorgersi di essere nel pieno di una pozza di catrame e di non riuscire a saltarcene fuori fa paura, ma confido in una seconda serie, piena di aggiustamenti e accorgimenti. se TRANSPARENT va con le vele spianate in un terreno deliziosamente cesellato da mani accorte e sapienti e per di più recitato egregiamente da un cast di quasi signori sconosciuti(per me), ZOMBI NATION  invece è la rivelazione che credevo non potesse mai essere almeno fino all'ottava puntata. si perde per strada un'inaspettato personaggio, e lo humour è si basato sugli horror demenziali buttati in ridere, ma mai sciocchino da angolino della bocca che si alza appena e da 3 puntini. ci sono gag come quello di doc intrappolato in una tromba della scala con uno zombi che sorprende. c'è lo strepitoso scherzo giostrato magistralmente in sceneggiatura e in regia che coinvolge cittadino z e c'è un titolo come TSUNAMI DI ZOMBI che porta alla memoria il recente SHARKNADO, ma senza la svogliatezza furbastra del tutto. si scherza con gli zombi è ovvio e come potrebbe essere altrimenti. dopo romero, dopo gli zombacci italici del tempo che fu, dopo shaun of the dead e walking dead, la fama cazzara della asylum, riesce a partorire un gustoso prodotto che stupisce di puntata in puntata e del tutto in positivo. si parla di effetti speciali, di fotografia, di MUSICA, di recitazione e di scrittura!!!! insomma ZOMBI NATION è veramente un prodotto vincente offerto ai sovvenzionatori di sky in questa terribile afa estiva. anche se la fine della serie va un pò in calare, la qualità rimane comunque al di sopra della media per un prodotto che (ripeto alla sfinimento)aveva tutte le carte per essere il solito zombi fast food usa e getta. innanzittutto grazie al personaggio di murphy si è riuscito ad aggiungere qualcosa di nuovo al putrefatto deambulante e claudicante. gli sceneggiatori burloni si divertono a tormentare i cadaveri con nuovi intermezzi spiritosi che non hanno sicuramente bisogno di alleggerire la situazione, bensì rassicurare i fruitori della asylum che LORO sono sempre gli stessi. si è aggiunto en passant un'orso grizzly zombi(EH NO BELLI MIEI, QUESTO NON LO AVEVATE VISTO E/O PREVISTO!!!!) e la guest appereance nell'episodio con l'orso di un'appesantita kelly mcgillis in versione sisters of mercy un pò lesbo-kombat invero. KELLITA SMITH, la roberta warren della serie, è una strepitosa bambolina di mogano alta appunto come una bambolina, ma con due tette che avrebbero fatto la contentezza di certo cinema de-genere degli anni che furono e la settimana prossima si arriverà alla conclusione della prima serie. speriamo bene, perchè comunque è una serie che ha saputo infettare egregiamente il costipato genere zombi entertainment con considerazioni e sviluppi per niente banali e idioti. si ride e si scherza, ma lì nell'apocalisse si muore e il pericolo è sempre dietro l'angolo.... e da un mondo di cadaveri maleodoranti e marcescenti, passiamo invece alle prime puntate della seconda serie di TRUE DETECTIVE.... la prima puntata non mi aveva convinto per niente. ho ricuperato la terza e la quarta, perdendo per strada la seconda(pace) e devo dire che mi devo ricredere. innanzittutto il casting scombiccherato sta dando i suoi frutti. vince vaughn commediante un pò allo sbando ha avuto la sua chance e ce la sta mettendo tutta. sembra di essere nella los angeles di BALCK DAHLIA o di CHINATOWN, gli zombi non esistono, ma c'è ben di peggio. soldi, droga e affari in una città che sta per esplodere. nella quarta puntata vista in lingua originale c'è una lunga scena action che lascia basiti e sconvolti per come è stata girata bene e per la spietatezza nei confronti della mancanza di umanità. colin farrell e rachel macadams hanno dato un senso al loro schifoso e schifato disincanto, su taylor kitsch ancora qualche riserva ma confido negli sviluppi futuri. non male kelly reilly. sono curioso di assistere agli eventi... e poi ecco che arrivano sempre loro.... maledetti sentimenti... TRANSSSSPARENT è arrivato alla fine. la prima serie.... peccato ci avrei fatto tutta l'estate, perchè era da un pò che non vedevo l'ora che arrivasse il giorno in cui lo trasmettevano... subito dopo c'era TOGETHERNESS che anche lì coi sentimenti mica si scherza. è strano come ci si vada giù di vanga coi SENTIMENTI(pensatemi che muovo la testa scimmiottando la parola "sentimenti" come fosse una persona)quando ci si sente feriti e si vuole fare del male.... ora muovo il pugno davanti a me come per una vendetta cosmica che dovrà arrivare.... TRANSPARENT è una serie bellissima, dove la famiglia è complicata perchè nonostante la famiglia è un tutt'uno, ogni appartenente alla famiglia è un tassello a se stante..... mai e poi mai un tassello saprà tutto dell'altro e per carità non centra un cazzo che qui si parla di cambiamento d'orientamento e di travestitismo e quant'altro.... si può discutere a tavola davanti ad una caraffa di cocktail appena fatto della futura morte di un tassello aggiunto e/o "minore" della """FAMIGLIA""" come se niente fosse, si litiga, ci si vomita e sputa addosso, si rifiuta il genitore o il figlio, ma poi il nucleo si ricompatta attorno ad un tavolo con delle sedie e che finale ragazzi.... "e perchè queste splendide persone, nel nome di gesù ti preghiamo!!!" .... "ossignore...." seconda stagione ti prego arriva in fretta.