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Il Semaforo - Numero 40
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Grigoriy Fesenko, Yana Novikova

The Tribe (2014): Grigoriy Fesenko, Yana Novikova

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Rabid Dogs: Il nuovo lavoro di Eric Hannezo con protagonisti Virginie Ledoyen, Lambert Wilson e Guillaume Gouix, sarà presentato al Festival di Cannes nella sezione Cinema Classics. Sebbene sia un film del 2015, si trova lì in omaggio al nostro Mario Bava: il film infatti altro non è che il remake - aggiornato e riveduto - di Cani arrabbiati (alias Semaforo rosso).

Virginie Ledoyen

Rabid Dogs (2015): Virginie Ledoyen

 

 

The Tribe: Se avete apprezzato La famiglia Bélier, statene lontani. Pur condividendo con la commedia francese il tema del sordo-mutismo, l'opera di Myroslav Slaboshpytskkiy, presentata alla Semaine de la Critique 2014, offre un ritratto duro e crudele di un mondo in cui silenzio rima con violenza e crudeltà. Plauso a Officine Ubu per il coraggio dimostrato con l'acquisto e la distribuzione in sala del titolo.

 

La glace et le ciel: Il Festival di Cannes ha finalmente annunciato il suo titolo di chiusura. A parte coloro che hanno storto il naso per un altro film battente bandiera francese dopo quello di apertura, va sottolineata la scelta coraggiosa di far chiudere la rassegna a un documentario (omaggio al nostro amato pianeta Terra) che segue gli studi del mitico Claude Lorius sui ghiacci dell'Antartide.

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Irrational Man: L'ennesimo film (il 53°, se non abbiamo perso i conti) di Woody Allen sarà presentato fuori concorso al prossimo Festival di Cannes. Interpretato da Joaquin Phoenix e Emma Stone, il lungometraggio si è rivelato attraverso le immagini del primo trailer, ricevendo però un'accoglienza tiepida tiepida. Il motivo? La trama, all'apparenza scontata: Professore di filosofia, Abe Lucas è un uomo emotivamente devastato che ha perso ogni gioia di vivere. Poco dopo il suo arrivo presso l'università di una piccola cittadina, Abe instaura due legami. Il primo è con Rita Richards, una collega in cerca di compagnia che tenta di fargli dimenticare il suo disastroso matrimonio. Il secondo, invece, è con Jill Pollard, la sua migliore studentessa che diventa anche la sua migliore amica. L'interesse tra docente e allieva cresce rapidamente e, in seguito a una decisione cruciale, Abe è nuovamente in grado di godersi a pieno l'esistenza. La sua scelta innesca però una serie di eventi che marcheranno lui, Jill e Rita, per sempre. 

 

Martyrs: Era il 2008 quando Pascal Laugier irrompeva con l'horror Martyrs, considerato a oggi uno dei capisaldi del nuovo cinema dell'orrore. Sette anni dopo, lo stesso film viene rivisto - grazie ai produttori di Paranormal Activity e L'evocazione - dai fratelli Goetz, chiamati alla prova del nove dopo l'ottimo Scenic Route. In anteprima, una delle primissime immagini promozionali.

 

Mad Max: Fury Road: Un tempo scalava grattacieli e montagne per gli spot di una nota compagnia telefonica, era onnipresente ed è stata resa in qualche modo immortale da un cinepanettone di Neri Parenti (con Nino D'Angelo che ne storpiava indelebilmente il nome). Poi di lei si son perse le tracce, è tornata nella natia Australia e si è reinventata, tanto da trovare ruolo e spazio nel nuovo Mad Max. Trattasi di Megan Gale, ancora in splendida foto come dimostrano i nuovi scatti di scena del film. Attendesi al varco la sua prova attoriale.

Megan Gale

Mad Max: Fury Road (2015): Megan Gale

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Love: Finalmente ci siamo. Il porno in 3D di Gaspar Noé (uno che fa seriamente, altro che i buffoni danesi) è pronto a mostrarsi tra le proiezioni speciali del Festival di Cannes e, non pago di un primo poster "indecente", ne sforna un altro vietato ai minori. Si cerca chi abbia il coraggio di pubblicarlo. Noi, al momento, ci rinunciamo (chi vuole, può vederlo qui: attenzione, però, potrebbe disturbarvi... e molto).

 

Diamante nero: Il titolista pazzo ha colpito ancora. A farne le spese questa volta è l'ultimo lavoro di Céline Sciamma, distribuito in sala dal prossimo 18 giugno. L'asettico Bande de filles (banda di ragazze) è diventato il più colorato Diamante nero... ci asteniamo da ogni imprecazione.

 

Visita ou Memórias e Confissões: Il lavoro inedito del compianto Manoel de Oliveira (realizzato nel 1982 e tenuto segreto per sua precisa volontà fino al momento della sua morte) verrà finalmente presentato durante il Festival di Cannes. Il rosso, però, va alla redazione di Film Tv rivista, che distrattamente nell'ultimo numero in edicola, a pagina 4, propone un epic fail destinato a far discutere: a Oliveira, la rubrica curata da Aiello appioppa la definizione di "maestro del cinema spagnolo". Touché. Ma un direttore non dovrebbe leggere tutte le castronerie che pubblica il suo giornale?

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Youth - La giovinezza: Mercoledì scorso Francia e Italia hanno svelato le loro rispettive locandine per il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino. Al di là delle sottili differenze (in una Caine somiglia a Servillo e nell'altra no; il richiamo all'Oscar per La grande bellezza in solo una delle due e i colori) e dei riferimenti a un tema caro alla pittura (Susanna e i vecchioni), salta all'occhio un "piccolo" particolare: l'oscuramento nella versione italiana (per decenza o pudicizia?) del fondoschiena di Madalina Ghenea. Attendesi notizie in merito.

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The Neon Demon: Nicolas Winding Refn è tornato da un paio di settimane al lavoro, dedicandosi a un progetto horror in stile puro. Protagonista, nei panni di un'aspirante modella, la bellissima Elle Fanning. Come già fatto sui social network di FilmTv.it, eccovi in esclusiva mondiale la prima immagine ufficiale.

 

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