Parlare di Rita Hayworth e Glenn Ford è estremamente difficile. Entrambi hanno avuto una carriera pazzesca, entrambi hanno avuto una vita sentimentale piena, entrambi talentuosi e veri divi del loro tempo. Mi perderei a citare titoli di film che hanno fatto la storia del cinema, date e nomi di altri attori, registi e produttori che hanno toccato le loro vite per alcuni anni; mi perderei in in gossip e scandali, in divorzi e figli amareggiati. Il web, i rotocalchi del tempo, le biografie e le enciclopedie sono pieni di queste notizie.
Quello di cui voglio parlare in poche righe è il profondo legame che ha unito questi due grandi attori per più di quarant'anni. Iniziata come grande passione, diventato amore, proseguito fino alla morte di Rita come una amicizia unica e indissolubile.
Rita e Glenn si conoscono sul set di “Seduzione”-1940 di Charles Vidor, si innamorano e cominciano quella che poteva essere un'avventura come tante. In seguito gireranno altri 3 film, diventando una coppia cinematografica tra le più amate dal pubblico.
Glenn Ford è un donnaiolo, le sue amanti sono anche le più belle e brave attrici dell'epoca, Rita pare essere solo una delle tante. Anche Rita dal canto suo non è una che rimane ad aspettare le telefonate a casa. Già sposata con il produttore e suo bigmalione Edward C. judson, sposerà in seconde nozze nel '43 Orson Wells.
Intanto nel '46 Glenn e Rita si ritrovano in “Gilda” sempre di Charles Vidor. La passione riprende vita tra i due attori, la loro intesa e quella che oggi viene chiamata “chimica”, traspare in modo inequivocabile sullo schermo. Rita si trasforma in Gilda, diventando suo malgrado una icona di seduzione. “Ogni uomo che ho conosciuto è venuto a letto con Gilda e si è risvegliato con me!”, dirà in seguito Rita Hayworth. Finzione e realtà si mescolano sul set di Gilda, passione, amore, risentimento sono le emozioni che Glenn e Rita provano l'uno per l'altra, diventano una coppia fuori e dentro i loro personaggi.
“Il grande amore della mia vita? Rita Hayworth. L'ho amata tanto, la mia carissima Gilda, sul set e fuori, anche se litigavamo spesso per la sua gelosia...Ed una volta, per farmi un dispetto, sapendo che non sopportavo la puzza dell'aglio, ne ingoiò uno intero a pezzettini, prima di una lunga scena di baci, obbligandomi a baciarla con quella puzza....”
Pare che il famoso schiaffo che Jhonny da a Gilda non fosse del tutto “recitato”.
(qui Glenn fa visita a Rita sul set de "La signora di Shanghai"-1948 di Orson Wells)
“Rita la conoscevo bene...era una donna timida e l'amavo enormemente. Ho dovuto essere brutale con lei e non è stato facile. Con lei ho capito che tra odio e amore c'è un confine labile, sottile. L'amo enormemente, anche ora che è morta”, questo quello che rilascia Glenn Ford ad una intervista per la rivista “Gente” poco tempo dopo la morte di Rita Hayworth, in occasione di una delle sue ultime apparizioni per un premio ricevuto a Taormina nel 1987.
“Sì, il più grande amore della mia vita”, continua sempre l'intervista “in quel film dovevo innamorarmi di lei, ma io ne ero innamorato cotto da tempo, nella vita. Erano passati cinque anni dai nostri primi incontri e ci accorgemmo alle prime scene che nulla era cambiato, che ci amavamo ancora e ancora più di prima. Lei era già sposata con Orson Wells ed io, sposato da poco, ero diventato padre un paio di mesi prima chi iniziasse la lavorazione del film. Ci vedevamo anche fuori dal set, di nascosto, perché i baci di scena non ci bastavano, non potevano bastarci”.
La storia tra Glenn e Rita continua così, fino alla morte di Rita. In una recente biografia su Glenn Ford scritta dal figlio Peter pare addirittura che Rita durante i primi anni del loro amore, fosse rimasta incinta e che avesse abortito in Francia.
Dopo i turbolenti anni '50, cominciano quelli dell'immancabile declino professionale, per Rita in particolar modo. La legge del successo è implacabile, soprattutto per chi è stata bellissima e un sex simbol come Rita Hayworth. I due attori hanno consolidato il loro rapporto di amore in uno ancora più speciale: di amicizia. Vivono in due case quasi comunicanti in Miami, si vedono tutti i giorni. Glenn starà accanto alla sua Rita anche nei momenti più cupi della sua vita. Rita si ammala di Alzheimer e muore nel maggio del 1987 a 69 anni. Glenn è uno degli uomini che porta la bara in spalla durante il suo funerale.
Glenn Ford lavora fino al 1991 (Intuizioni Mortali-1991 di Raw Nerve), a seguito di un attacco cardiaco lascerà le scene per ritirarsi a vita privata, muore il 30 agosto del 2006 a 90 anni.
Lascio questo post con un ultimo ricordo toccante di Glenn per Rita.
“Rita, in amore, era un fiume sempre in piena. Feroce pure nei dispetti, certo; ma sapeva essere ed era una donna innamorata dolcissima. Sì, è stata lei il grande amore, l'unico vero grande amore della mia vita. Mogli e amanti si possono dimenticare, ma il vero amore non si dimentica mai. La ricordo in due momenti più belli del film, la mia adorabile Gilda: quando, vestita di raso nero, cantava “Amado mio”, con quella sua voce struggente che sapeva chiedere e chiedeva amore; e quando, cantando “Put the Blame on Mame”, si sfilava un guanto per il singolarissimo “spogliarello” che sarebbe poi entrato nella storia del cinema. Un fascino irresistibile, il suo. A lei bastava togliersi un guanto per essere sexi, stupendamente e meravigliosamente sexi.
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