Star (2014): Tinatin Dalakishvili, Severija Janusauskaite

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Ganja Fiction: Di necessità virtù, ci insegnavano i nostri nonni. E se ne deve essere ricordato anche il giovane regista Mirko Virgili, che ha atteso per diverso tempo e invano le risposte dei nostri distributori per il suo Ganja Fiction, titolo destinato a divenire cult tra le nuove generazioni. Di fronte all'impossibilità di approdare in sala, Ganja Fiction ha trovato spazio nel web, dove è interamente disponibile e gratis (cosa di non poco conto) dallo scorso 6 aprile. A nulla vale la scritta "Attenzione: il film contiene linguaggio volgare, scene di violenza esplicita, scene di nudo parziale e attività sessuale non esplicita. Non adatto ai minori di 14 anni", le visualizzazioni volano. 

Love: Il nuovo lavoro di Gaspar Noé ha suscitato con il suo poster disgusto in qualcuno dei nostri cari utenti. Eppure, ci ritorniamo sopra. Il motivo? Possiamo anticiparli (in anteprima mondiale) la trama di quello che era stato descritto come un film sull'amore, sul sesso e sui fluidi: «La mattina del 1° gennaio suona un telefono. Murphy, un ragazzo di 25 anni, si sveglia circondato dalla giovane moglie e dal figlio di tre anni. Poi ascolta la segreteria telefonica e trova un messaggio della madre di Electra, che chiede della figlia che non vede da tempo e a cui teme sia accaduto qualcosa di grave. Nel corso di una lunga e grigia giornata, Murphy si ritrova solo nel suo appartamento e inizia a ricordare la sua più grande storia d'amore durata due anni con Electra: una passione amorosa fatta di promesse, giochi ed eccessi, bruscamente interrotta quando, dopo aver tentato una relazione a tre, Electra è rimasta incinta».

Wax: Può un film a basso budget competere con i grandi colossi che si presentano ai festival? La risposta è sì se il film si chiama Wax - We are the X, reduce dalla vittoria a febbraio all'International Filmmaker Festival di Londra e pronto a salpare per il Phoenix Film Festival e per quello di Hong Kong. Realizzato da Lorenzo Corvino con un decimo del budget medio di ogni esordio, il film è un “on the road“ in soggettiva, un piccolo thriller generazionale incentrato sulle peripezie di tre ragazzi inviati nel Principato di Monaco per le riprese di uno spot. Nutrito il cast: Jacopo Maria Bicocchi, Gwendolyn Gourvenec, Davide Paganini, Muriel Gandois, Claudia Gallo, Francesca Ritrovato, Lily Bloom, Mathieu Milella, Andrea Renzi, Andrea Sartoretti, Rutger Hauer, Jean-Marc Barr. 

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Via dalla pazza folla: L'adattamento dell'omonimo romanzo di Thomas Hardy rappresenta la prima occasione di lavoro negli States per il dogmatico Thomas Vinterberg. Le attese erano alte, tanto che qualcuno (non noi) avanzava l'ipotesi di vederlo in concorso a Cannes. Ipotesi ampiamente disattese dal momento che l'opera avrà la sua premiere al festival di Istanbul. Non di certo un buon segno.

Intimate Enemies: Ci sono registi il cui nome fa subito pensare ai grandi festival. E' il caso ad esempio di Im Sang-soo che torna - a tre anni di distanza da The Taste of Money e a cinque dall'acclamato The Housemaid - sugli schermi coreani a maggio (Cannes all'orizzonte?) con Intimate Enemies, un thriller adrenalinico di cui è stato diffuso un primo trailer. Attenzione, però, le immagini hanno un che di già visto... Qui il trailer. 

Aurora: In Italia, purtroppo, giunge poco cinema sudamericano e il che è un peccato. Mentre gioiamo per l'acquisto di The Club di Pablo Larrain (prossimamente in sala con Bolero Film), ci rammarichiamo per non poter mai vedere in maniera legale Aurora di Rodrigo Sepulveda, un titolo che si addentra nel desiderio di maternità di una donna pronta a non fermarsi di fronte a nulla pur di dare una sepoltura e un nome a una neonata ritrovata morta. Il solo trailer è da brivido. 

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Agnieszka: Se pensavate che il bondage fosse solo una questione di sfumature di grigio e di morbosa attenzione del pubblico, vi sbagliate. Capita infatti che venga usato anche per scopi autoriali come nel caso del film di Tomasz Emil Rudzik, che lo fa praticare a un gruppo di escort poco più che ragazzine. Cinema d'autore, dicevamo. Il problema è crederci. 

Shooting Clerks: Kevin Smith non riesce a darsi pace. L'unico suo film che ha incassato qualche dollaro e che è passato alla storia del cinema è Clerks. Commessi. Non pago di averne realizzato un poco soddisfacente trailer e in attesa di un terzo capitolo per cui cerca fondi, ha pensato di produrre un documentario che racconta come è nato il primo film. Ma andare avanti e gettarsi il passato alle spalle, no? Cercare di riprendersi dal fiasco dei recenti Tusk e Red State non è facile ma si può...

True Detective 2: Finalmente la HBO si è sbottonata. Sono arrivati online un primo teaser trailer della seconda stagione di True Detective, le prime foto e la trama ufficiale. Cast totalmente cambiato rispetto alla prima stagione (ma perché scegliere proprio il deludente Vincent Vaughn rimane ancora un mistero) e storia che ruota intorno a un bizzarro omicidio che riunisce su un percorso di cospirazioni e tradimenti sullo sfondo dei paesaggi bruciati della California tre ufficiali di polizia (Colin Farrell, Rachel McAdams e Taylor Kitsch) e un criminale (Vaughn, per l'appunto). Speriamo bene ma nel dubbio un rosso all'idea di non fermarsi al primo intenso capitolo.

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Mad Max: Fury Road: L'attesa per le nuove avventure di Mad Max, che saranno fuori concorso a Cannes, è alta. I fan di tutto il mondo sono però rimasti delusi dall'ultimo poster rilasciato. Il motivo? Beh, il concept è lo stesso di quello usato per la locandina dell'ultimo capitolo di Lo Hobbit. Vedere per credere...

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Star: Da un po' di tempo si erano perse le tracce della regista russa Anna Melikyan, apprezzata con il suo Mars - Dove nascono i sogni. A ben undici anni di distanza da allora, la Melikyan ha pensato bene di rileggere la fiaba di Cenerentola, di adattarla al presente e di presentarci un novello Cenerentolo con tanto di matrigna e "principessa". Tanti i nudi in scena ma immaginiamo che le tette mostrate da una regista femminista russa non facciano scalpore. O no?

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